Combatti i mulini a vento. Cosa significa il fraseologismo per combattere i mulini a vento? Grazie Don Chisciotte
) - combattere senza successo con ostacoli reali o senza precedenti, solo immaginari (un accenno a Don Chisciotte, che ha combattuto con nemici giganti e mulini a vento senza precedenti) (Grande dizionario esplicativo e fraseologico (1904) )
Combatti con i mulini a vento(trans.) - contro un nemico immaginario). (Dizionario esplicativo della lingua russa (1992), N. Yu. Shvedova, "The Mill")
Un'espressione dal romanzo "Don Chisciotte" (1605 - 1614) dello scrittore spagnolo Miguel Cervantes de Saavedra (1547 - 1616). C'è un episodio in questo romanzo in cui un cavaliere (Don Chisciotte) si precipitò con una lancia ai mulini a vento, vedendovi dei giganti.
Esempi
Duncan Clark
"Alibaba. La storia dell'ascesa mondiale" (2016), tradotto da Sarychev K. M., cap. 2:
"Come un moderno Don Chisciotte, Jack si diverte lotta contro i mulini a vento dalla vendita al dettaglio alla rendicontazione finanziaria, all'intrattenimento, alla sanità e altro ancora"
(1829 - 1906)
"" (1871), Il caso di David e Nikolai Chkhotua e altri (caso Tiflis):
"Confesso che non capisco questo alibi, e per i seguenti motivi: penso che questa prova non sia una prova, che assomigli la ruota del mulino a vento, con la quale l'accusa ha combattuto seriamente, ignaro che si tratta di un oggetto inanimato."
(1860 - 1904)
(1887), d.1 yavl. 5:
"Tesoro, non combattere da solo con migliaia, non combattere i mulini a vento, non battere la fronte contro i muri ... Possa Dio proteggerti da tutti i tipi di famiglie razionali, scuole insolite, discorsi caldi ... Chiuditi nel tuo guscio e compi la tua piccola azione data da Dio ... Questo è più caldo, più onesto e più sano .. "
(1823 - 1886)
"Posto redditizio" 4, 7. Zhadov:
Combattere i mulini a vento è quando è insensato e futile cercare di aspettarsi e cercare giustizia da coloro che non vogliono e non possono fornirla."Oh, che noia! No, è meglio... con cosa combattere con i mulini a vento".
Questa espressione è stata coniata dal famoso scrittore spagnolo Miguel Cervantes de Saavedra (1547-1616) e l'ha applicata nel suo popolare romanzo " L'astuto hidalgo Don Chisciotte"
"Immediatamente davanti ai loro occhi apparvero venti o trenta mulini a vento, che si trovavano su un vasto campo. E don Chisciotte appena li vide, disse al suo buon amico:
- Questo è un evento molto significativo che il destino ci ha regalato. Guarda là, mio scudiero Sancho Panza - ci sono venti, se non di più, terribili giganti in lontananza - intendo sfidare ciascuno di loro a duello e sconfiggerli tutti. I trofei che otteniamo dai corpi di questi mostri diventeranno la base del nostro benessere. Sarà una battaglia leale: distruggere questo disgustoso seme dalla faccia della terra, questa impresa sarà gradita a nostro Signore.
"E dove hai trovato i terribili giganti?" domandò Sancio Panza.
- Sì, eccoli qui, davanti a noi, che agitano le loro mani forti e grandi, - rispose il suo padrone con tutta la gravità. “Guarda attentamente Sancho alle loro mani, penso che alcuni di loro raggiungano una lunghezza di diverse miglia.
"Sì, di cosa stai parlando, caro signore", iniziò a obiettare con fervore il suo scudiero, quelli che vedi in questo campo non sono affatto giganti, ma i mulini più ordinari, e quelle che ti sembrano le loro mani sono le loro ali, che sotto l'azione del vento mettono in moto le macine.
In questo momento, puoi vedere solo un avventuriero inesperto, - Don Chisciotte è caduto, - quando guardi da vicino, vedrai giganti. E se hai paura, allora dammi la via e prega per me, e io solo entrerò in una battaglia spietata con loro.
Con queste parole, e senza prestare attenzione alle esortazioni del suo scudiero, che gli chiedeva di fermarsi e di non fare cose stupide, perché avrebbe combattuto non con i giganti, ma con i più comuni mulini a vento. Dopo aver dato gli speroni al suo amato cavallo Ronzinante, si precipitò verso i giganti, nei quali credeva incondizionatamente. Avvicinandosi a loro, e non vedendo i mulini davanti a lui, cominciò ad esclamare ad alta voce:
- Ferma mostri vili e pericolosi! Vedi che solo un degno cavaliere ti ha attaccato.
In questo preciso momento, la brezza prima debole si rafforzò e si trasformò in un vento rafficato, e notando che le grandi ali del vento iniziarono a girare, Don Chisciotte disse:
- Agita le mani! Se ne avessi molti di più del gigante Briareo, anche allora non mi sarei ritirato dalla gloriosa battaglia!
Esclamando queste parole, chiese subito protezione alla sua padrona Dulcinea, lo pregò di aiutarlo a sopportare prove così dure e, alzato lo scudo, gettò al galoppo il suo cavallo, volando fino al mulino sufficiente per una lancia, lo conficcò nell'ala del mulino più vicina a lui, tuttavia, in questo Nello stesso tempo, soffiò un vento molto forte e l'ala si contrasse con tale forza che rimasero solo schegge dalla lancia e dall'ala, catturando sia il cavaliere che il cavallo, che si trovavano in una posizione molto comica, dopo poco li buttarono a terra.
<...>
— Taci, Sancio, disse don Chisciotte. - Voglio sottolineare che le circostanze militari tendono a cambiare rapidamente. Inoltre, credo, e non senza ragione, che il furbo Freston, questo è l'uomo che mi ha rubato la stanza insieme ai libri, sia stato in grado di trasformare i miei giganti in mulini a vento per togliermi la vittoria - mi odia ferocemente. Ma prima o poi, la sua magia malvagia non resisterà al potere della lama del mio cavaliere"
La fonte originale dell'immagine è il romanzo (1615) "Don Chisciotte" dello scrittore spagnolo Miguel Cervantes de Saavedra (1547-1616). L'eroe dell'opera, Don Chisciotte della Mancia, prende i mulini a vento per un distaccamento di cavalieri ed entra in battaglia con loro con conseguenze deplorevoli per se stesso.
Ironia della sorte: sulla lotta con ostacoli immaginari e inverosimili.
Dizionario enciclopedico di parole ed espressioni alate. - M.: "Lokid-Press". Vadim Serov. 2003 .
Guarda cos'è "Lotta con i mulini a vento" in altri dizionari:
Combatti i mulini a vento- Ferro. È inutile sprecare tempo e fatica nella lotta contro un pericolo immaginario. Parlare di arte e stile, considerando tali libri, in cui non ci sono tracce di arte e stile, significherebbe combattere con i mulini a vento (Zhukovsky. Sulla critica). Da… … Dizionario fraseologico della lingua letteraria russa
combattere i mulini a vento- Combatti (combatti) con i mulini a vento Combatti con nemici immaginari; sprecare energia senza meta Secondo un episodio del romanzo di M. Cervantes Don Chisciotte (1605 1614), il cui eroe combatteva con i mulini a vento, pensando di combattere contro i giganti ... Dizionario di molte espressioni
- (inosk.) lotta senza successo con ostacoli reali o senza precedenti, solo immaginari (un accenno a Don Chisciotte, che ha combattuto con nemici senza precedenti - giganti e mulini a vento) cfr. Loro (persone realizzate) non vogliono combattere con ... ...
Combatti con i mulini a vento (innok.) Combatti senza successo con ostacoli reali, o senza precedenti, solo immaginari (un accenno a Don Chisciotte, che ha combattuto giganti e mulini a vento con nemici senza precedenti). mer Loro (compresi ...
Razg. Non approvato Combattere nemici immaginari, sprecare energia senza meta. BTS 123, 532 BMS 1998, 371; FSRYA, 241 ... Grande dizionario di detti russi
combattere i mulini a vento- disapprovato. combattere nemici immaginari; inutile spreco di energia. Dal romanzo dello scrittore spagnolo M. Cervantes "L'astuto Hidalgo Don Chisciotte della Mancia" (1605-1615). Il povero nobile Don Chisciotte, dopo aver letto romanzi cavallereschi, si immaginava ... ... Manuale di fraseologia
combatti, combatti con i mulini a vento- vedi mulino ... Dizionario di molte espressioni
- (stravagante difensore di visioni superate, o immaginarie o reali oppresse) cfr. Rogozhin, che ricevette il nome di Don Chisciotte, era un eccentrico, di cui ce n'erano pochi al mondo anche a quel tempo, e nella nostra epoca stereotipata non se ne trova nemmeno uno. Lui… … Il grande dizionario fraseologico esplicativo di Michelson
Don Chisciotte (uno stravagante difensore di visioni superate, immaginarie o reali oppresse). mer Rogozhin, che ha ricevuto il nome Donquixote, era un eccentrico, di cui c'erano pochi al mondo anche a quel tempo, ma nella nostra epoca stereotipata ... ... Il grande dizionario fraseologico esplicativo di Michelson (ortografia originale)
Mulini a vento in Siberia (foto di S. M. Prokudin Gorsky, 1912) Un mulino a vento è un meccanismo aerodinamico che esegue un lavoro meccanico dovuto all'energia eolica catturata dal tetto ... Wikipedia
Libri
- Don Chisciotte della Mancia (CDmp3), Cervantes Miguel de Saavedra. L'audiolibro è una rivisitazione del più grande romanzo rinascimentale, L'astuto Hidalgo Don Chisciotte della Mancia, dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes Saavedra. Povero nobile Don...
- Don Chisciotte della Mancia (audiolibro MP3), Miguel de Cervantes. L'audiolibro è una rivisitazione del più grande romanzo rinascimentale, L'astuto Hidalgo Don Chisciotte della Mancia, dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes Saavedra. Povero nobile Don...
La fonte dell'espressione è il romanzo dello scrittore spagnolo Miguel Cervantes de Saavedra (1547-1616) " L'astuto hidalgo Don Chisciotte della Mancia».
“Allora si aprirono loro gli occhi o trenta o quaranta mulini a vento che stavano in mezzo al campo, e non appena don Chisciotte li vide, si rivolse al suo scudiero con queste parole:
“Il destino ci guida nel miglior modo possibile. Guarda, amico Sancho Panza: ci sono trenta, se non di più, giganti mostruosi - ho intenzione di entrare in battaglia con loro e ucciderli tutti fino a un uomo, i trofei che otterremo saranno la base della nostra prosperità. Questa è una guerra giusta: spazzare via il seme malvagio dalla faccia della terra significa servire Dio fedelmente.
Dove vedi i giganti? domandò Sancio Panza.
"Sì, eccoli, con mani enormi", rispose il suo padrone. “Alcuni di loro hanno braccia lunghe quasi due miglia.
— Perdonatemi, señor, obiettò Sancio, «quel che vedete là non son giganti, ma mulini a vento; quello che prendi per le loro mani sono ali: girano al vento e mettono in moto le macine.
- Ora puoi vedere un avventuriero inesperto, - disse Don Chisciotte, - questi sono giganti. E se hai paura, allontanati e prega, e nel frattempo entrerò in una battaglia crudele e impari con loro.
Con l'ultima parola, non ascoltando la voce di Sancho, che lo avvertì che non avrebbe combattuto con i giganti, ma, senza dubbio, con i mulini a vento, Don Chisciotte diede a Ronzinante gli speroni. Era assolutamente sicuro che fossero giganti, e quindi, non prestando attenzione alle grida dello scudiero e non vedendo cosa c'era davanti a lui, sebbene fosse molto vicino ai mulini, esclamò ad alta voce:
"Fermate, creature codarde e vili!" Dopotutto, solo un cavaliere ti attacca.
In quel momento soffiò una leggera brezza, e notando che le enormi ali dei mulini a vento cominciavano a girare, Don Chisciotte esclamò:
- Saluta, agita le mani! Se ne avessi di più del gigante Briareo, allora dovresti pagare!
Detto questo, si abbandonò completamente alla protezione della sua amante Dulcinea, si rivolse a lei supplicandola di aiutarlo a sopportare una prova così difficile, e, riparandosi con uno scudo e mettendo Ronzinante al galoppo, affondò una lancia nel ala del mulino più vicino; ma in quel momento il vento fece girare l'ala con una forza così frenetica che dalla lancia rimasero solo schegge, e l'ala, afferrando sia il cavallo che il cavaliere, che si trovò in una posizione molto miserabile, gettò a terra Don Chisciotte. Sancio Panza galoppò in suo aiuto a tutta velocità, e, avvicinandosi, si assicurò che il suo padrone non potesse muoversi, tanto pesantemente cadeva da Ronzinante.
- Dio mio! esclamò Sancio. “Non ho detto a Vostra Signoria di stare attento che fossero solo mulini a vento? Nessuno li confonderebbe, tranne quello che ha i mulini a vento che girano nella sua testa.
— Taci, amico Sancio, disse don Chisciotte. - Va notato che non c'è niente di più mutevole delle circostanze militari. Inoltre, credo, e non senza ragione, che il saggio Freston, lo stesso che ha rubato i miei libri insieme ai locali, abbia trasformato i giganti in mulini a vento per privarmi dei frutti della vittoria - mi odia così tanto. Ma prima o poi, i suoi incantesimi malvagi non resisteranno al potere della mia spada.
Penso che tutti sappiano che è pericoloso attraversare la strada con noi: il rischio di essere schiacciati è piuttosto alto. Anche i funzionari della polizia stradale sono a conoscenza del problema e quasi ogni mese una nuova soluzione da parte di queste persone compare sui media.
Cosa fa il governo per proteggere le persone?
Assicurati di installare una recinzione ove possibile, perché i pedoni suicidi si sforzano di gettarsi sotto l'auto!
Questa geniale soluzione è apparsa non molto tempo fa in GOST R 52289-2004, quindi le recinzioni sarebbero dovute apparire quasi lungo tutte le strade. Ma quest'anno è stato corretto, lasciando le recinzioni solo negli istituti per l'infanzia e nelle strade con un grande flusso di persone (1000 o più persone all'ora per marciapiede). Bene, almeno la follia si è indebolita (puoi leggere di più). Tuttavia, quando il progetto è stato discusso nell'amministrazione del distretto di Butyrsky, si è scoperto che la polizia stradale ha sostenuto con veemenza l'installazione di recinzioni, naturalmente per la sicurezza dei pedoni stessi. Cioè, anche le modifiche a GOST, che sono state scritte da specialisti di istituti di ricerca, tra l'altro, non sono un decreto per loro.
Bene, ok, cos'altro si sta facendo lì per la sicurezza?
Installazione di luci di segnalazione: 
Più luci e segni di veleno per far sembrare la transizione un albero di Natale! 
Ma non è tutto, recentemente la polizia stradale ha suggerito di installare i segnali 60 m prima degli incroci: 
Esistono molte altre misure / dichiarazioni simili, ad esempio, un'idea per dipingere le transizioni con colori vivaci vale qualcosa: 
E ora propongo di astrarre per un momento da tutte queste soluzioni innovative e pensare al motivo per cui le persone muoiono nel nostro paese?
Personalmente, vedo solo una ragione per questo: i conducenti semplicemente non vedono i pedoni. Ma non li vedono a causa di due fattori: al buio è semplicemente difficile distinguere una persona da lontano (perché è buio), ma non c'è illuminazione; il conducente non ha il tempo di reagire a causa dell'elevata velocità.
Certo, ci sono pecore che semplicemente non lasciano passare le persone, perché è così bravo a guidare un'auto, ma mi sembra che siano una minoranza e devono solo togliersi i diritti.
Il primo motivo per combattere è abbastanza semplice: devi installare luci sulle zebre. E questa semplice idea sembra aver raggiunto anche lo Stato. organi. Ad esempio, questo incrocio sul Boulevard Ring, tra l'altro, è dotato di lanterne:
E il percorso Novosibirsk-Tomsk: 
Anche risolvere la seconda domanda non è un compito eccellente: devi solo rallentare il conducente. Questo può essere fatto in due modi: ridurre il limite di velocità e/o mettere qualche tipo di ostacolo (ovvero una soluzione amministrativa o fisica). Ma invece, per qualche motivo, al contrario, aumentiamo il limite di velocità nelle città. Penso che tu capisca che sto parlando dell'iniziativa del vice Lysakov, quando l'anno scorso la velocità di movimento consentita è aumentata di altri 10 km / h, e ora in una zona residenziale in Russia puoi guidare a una velocità di 80 km / h . Questo nonostante il fatto che in tutto il mondo il limite di velocità nelle città sia di 50 o addirittura 30 km/h. È stato svolto molto lavoro scientifico, secondo il quale è stato stabilito che a una tale velocità è meno probabile un esito fatale per un pedone: 
Ma per qualche ragione, né i valorosi agenti della polizia stradale, né altri organismi cercano di ridurre il limite di velocità nelle città. Naturalmente, le persone continuano a morire perché i conducenti non hanno il tempo di reagire.
Anche calmare il movimento nel nostro paese non è particolarmente praticato. Nella migliore delle ipotesi, installano dossi davanti alle scuole o in luoghi dove le persone muoiono costantemente. Raggiungere che mettono un semaforo in generale è un compito dal regno della fantasia, perché rallentano il flusso! In effetti, lascia che le persone muoiano meglio in tali transizioni, ma la velocità media sarà più alta: 
È proprio a causa di un fraintendimento del rapporto tra la velocità di un'auto e la vita di una persona che abbiamo vari tipi di luci lampeggianti ai semafori, terribili segnali velenosi e così via - questo viene fatto in modo che il guidatore ad alta velocità presta attenzione alla zebra. Non sarò sorpreso se presto proporranno di rendere gli stessi segnali di attraversamento pedonale due o tre volte più grandi, perché "i conducenti non distinguono questo segnale in velocità". Oppure gli attraversamenti terrestri saranno del tutto vietati e gli attraversamenti sotterranei / aerei saranno rivettati ovunque per umiliare e distruggere i pedoni come classe di cittadini.
Soprattutto in questa situazione piace alla polizia stradale. In generale, forse mi sbaglio, ma nei paesi normali la polizia stradale non è responsabile dell'installazione di semafori / dossi artificiali / recinzioni sulle strade, perché la loro funzione è monitorare il rispetto della legge e gli specialisti dell'ufficio del sindaco sono responsabili dell'infrastruttura. E giustamente, perché un agente di polizia deve avere una formazione legale, che, beh, non ha assolutamente nulla a che fare con la sicurezza stradale, ma non con noi. Forse è per questo che la polizia si offre di affrontare cose ovvie in modi idioti: traggono tali conclusioni sulla base della loro esperienza di vita e non su calcoli scientifici.
In generale, se la situazione non cambia radicalmente, allora sono più che sicuro che:
1) continueranno ad apparire soluzioni "brillanti" al problema;
2) le persone moriranno ancora agli incroci.
PS Non mi sono soffermato a calmare il movimento, perché voglio scrivere presto un post a parte.
PS puoi leggere di più sulle conseguenze negative dell'aumento del limite di velocità
