In che anno è nato Ivan Alekseevich Bunin. Quando è nato e morto Bunin? Ivan Bunin: anni di vita

Il nome dello scrittore Ivan Bunin è ben noto non solo in Russia, ma anche ben oltre i suoi confini. Grazie alle sue stesse opere, il primo vincitore russo nel campo della letteratura ha guadagnato fama mondiale durante la sua vita! Per capire meglio da cosa è stata guidata questa persona durante la creazione dei suoi capolavori unici, dovresti studiare la biografia di Ivan Bunin e la sua visione di molte cose nella vita.

Brevi cenni biografici della prima infanzia

Il futuro grande scrittore nacque nel 1870, il 22 ottobre. Voronezh divenne la sua patria. La famiglia di Bunin non era ricca: suo padre divenne un proprietario terriero impoverito, quindi, fin dalla prima infanzia, la piccola Vanja subì molte privazioni materiali.

La biografia di Ivan Bunin è molto insolita, e questo si è manifestato fin dal primo periodo della sua vita. Anche durante l'infanzia, era molto orgoglioso di essere nato in una famiglia nobile. Allo stesso tempo, Vanya ha cercato di non concentrarsi sulle difficoltà materiali.

Come evidenziato dalla biografia di Ivan Bunin, nel 1881 entrò in prima classe. Ivan Alekseevich ha iniziato la sua scuola allo Yelets Gymnasium. Tuttavia, a causa della difficile situazione finanziaria dei suoi genitori, fu costretto a lasciare la scuola già nel 1886 e continuare ad apprendere le basi della scienza a casa. È grazie allo studio a casa che la giovane Vanya conosce il lavoro di scrittori famosi come A. V. Koltsov e I. S. Nikitin.

Una serie di fatti interessanti e divertenti sull'inizio della carriera di Bunin

Ivan Bunin ha iniziato a scrivere le sue prime poesie all'età di 17 anni. Fu allora che fece il suo debutto creativo, che si rivelò un grande successo. Non c'è da stupirsi che la carta stampata abbia pubblicato le opere del giovane autore. Ma poi i loro redattori difficilmente avrebbero potuto immaginare quanto in futuro Bunin attendesse incredibili successi nel campo della letteratura!

All'età di 19 anni, Ivan Alekseevich si trasferì a Orel e trovò lavoro in un giornale dal nome eloquente "Orlovsky Vestnik".

Nel 1903 e nel 1909 Ivan Bunin, la cui biografia è presentata all'attenzione del lettore nell'articolo, riceve il Premio Pushkin. E il 1 ° novembre 1909 fu eletto accademico onorario all'Accademia delle scienze di San Pietroburgo, specializzata in letteratura raffinata.

Eventi importanti della vita personale

La vita personale di Ivan Bunin è piena di molti punti interessanti a cui dovresti prestare attenzione. Nella vita di un grande scrittore c'erano 4 donne per le quali provava teneri sentimenti. E ognuno di loro ha avuto un certo ruolo nel suo destino! Prestiamo attenzione a ciascuno di essi:

1. Varvara Pashchenko - Bunin Ivan Alekseevich l'ha incontrata all'età di 19 anni. Ciò è accaduto nell'edificio della redazione del quotidiano Orlovsky Vestnik. Ma con Varvara, che aveva un anno più di lui, Ivan Alekseevich viveva in un matrimonio civile. Le difficoltà nella loro relazione sono iniziate a causa del fatto che Bunin semplicemente non poteva fornirle il tenore di vita materiale a cui aspirava, di conseguenza Varvara Pashchenko lo ha tradito con un ricco proprietario terriero.
2. Anna Tsakni nel 1898 divenne la moglie legale di un famoso scrittore russo. L'ha incontrata a Odessa durante le vacanze ed è rimasto semplicemente colpito dalla sua naturale bellezza. Tuttavia, la vita familiare si è rapidamente incrinata a causa del fatto che Anna Tsakni ha sempre sognato di tornare nella sua città natale, Odessa. Pertanto, l'intera vita di Mosca era un peso per lei e accusava suo marito di indifferenza nei suoi confronti e insensibilità.
3. Vera Muromtseva è l'amata donna di Bunin Ivan Alekseevich, con la quale ha vissuto più a lungo - 46 anni. Hanno formalizzato la loro relazione solo nel 1922, 16 anni dopo essersi incontrati. E Ivan Alekseevich ha incontrato la sua futura moglie nel 1906, durante una serata letteraria. Dopo il matrimonio, lo scrittore e sua moglie si sono trasferiti a vivere nel sud della Francia.
4. Galina Kuznetsova viveva accanto alla moglie dello scrittore, Vera Muromtseva, e non era affatto imbarazzata da questo fatto, come la stessa moglie di Ivan Alekseevich. In totale, ha vissuto per 10 anni in una villa francese.

Opinioni politiche dello scrittore

Le opinioni politiche di molte persone hanno avuto un impatto significativo sull'opinione pubblica. Pertanto, alcune pubblicazioni di giornali hanno dedicato loro molto tempo.

Nonostante il fatto che, in misura maggiore, Ivan Alekseevich dovesse svolgere il proprio lavoro fuori dalla Russia, ha sempre amato la sua patria e ha compreso il significato della parola "patriota". Tuttavia, Bunin era estraneo all'appartenenza a un particolare partito. Ma in una delle sue interviste, lo scrittore una volta ha affermato che l'idea di un sistema socialdemocratico gli è più vicina nello spirito.

Tragedia della vita personale

Nel 1905, Bunin Ivan Alekseevich provò un forte dolore: suo figlio Nikolai, che Anna Tsakni gli aveva dato, morì. Questo fatto può sicuramente essere attribuito alla tragedia della vita personale dello scrittore. Tuttavia, come risulta dalla biografia, Ivan Bunin ha tenuto duro, ha saputo sopportare il dolore della perdita e regalare, nonostante un evento così triste, tante "perle" letterarie al mondo intero! Cos'altro si sa della vita del classico russo?

Ivan Bunin: fatti interessanti della vita

Bunin si è molto rammaricato di essersi diplomato in sole 4 classi del ginnasio e di non aver potuto ricevere un'istruzione sistematica. Ma questo fatto non gli ha affatto impedito di lasciare un segno considerevole nell'opera letteraria mondiale.

Per un lungo periodo di tempo Ivan Alekseevich dovette rimanere in esilio. E per tutto questo tempo ha sognato di tornare in patria. Bunin in realtà ha amato questo sogno fino alla sua morte, ma è rimasto irrealizzabile.

All'età di 17 anni, quando scrisse la sua prima poesia, Ivan Bunin cercò di imitare i suoi grandi predecessori: Pushkin e Lermontov. Forse il loro lavoro ha avuto una grande influenza sul giovane scrittore ed è diventato uno stimolo a creare le proprie opere.

Ora, poche persone sanno che nella prima infanzia lo scrittore Ivan Bunin è stato avvelenato dal giusquiamo. Poi la sua tata lo ha salvato da morte certa, che ha dato da bere al piccolo latte Vanja in tempo.

Lo scrittore ha cercato di determinare l'aspetto di una persona dagli arti, così come dalla parte posteriore della testa.

Bunin Ivan Alekseevich era appassionato di collezionare varie scatole e bottiglie. Allo stesso tempo, ha custodito ferocemente per molti anni tutte le sue "mostre"!

Questi e altri fatti interessanti caratterizzano Bunin come una persona straordinaria, capace non solo di realizzare il suo talento nel campo della letteratura, ma anche di prendere parte attiva a molti campi di attività.

Famose collezioni e opere di Bunin Ivan Alekseevich

Le opere più grandi che Ivan Bunin è riuscito a scrivere nella sua vita sono le storie "Mitina Lyubov", "Village", "Sukhodol", così come il romanzo "Arseniev's Life". È stato per il romanzo che Ivan Alekseevich ha ricevuto il premio Nobel.

La raccolta di Ivan Alekseevich Bunin "Dark Alleys" è molto interessante per il lettore. Contiene storie che toccano il tema dell'amore. Lo scrittore vi ha lavorato nel periodo dal 1937 al 1945, cioè esattamente quando era in esilio.

Molto apprezzati anche i campioni del lavoro di Ivan Bunin, che sono stati inseriti nella raccolta "Cursed Days". Descrive gli eventi rivoluzionari del 1917 e tutto l'aspetto storico che portavano in sé.

Poesie popolari di Ivan Alekseevich Bunin

In ciascuna delle sue poesie, Bunin ha espresso chiaramente alcuni pensieri. Ad esempio, nella famosa opera "Childhood" il lettore conosce i pensieri del bambino riguardo al mondo che lo circonda. Un bambino di dieci anni riflette su quanto sia maestosa la natura intorno e quanto sia piccolo e insignificante in questo universo.

Nel verso "Notte e giorno", il poeta descrive magistralmente i diversi momenti della giornata e sottolinea che tutto sta gradualmente cambiando nella vita umana, e solo Dio rimane eterno.

La natura è descritta in modo interessante nell'opera “Rafts”, così come il duro lavoro di chi ogni giorno trasporta persone sulla sponda opposta del fiume.

premio Nobel

Il Premio Nobel è stato assegnato a Ivan Bunin per il suo romanzo "La vita di Arseniev", che in realtà raccontava la vita dello scrittore stesso. Nonostante il fatto che questo libro sia stato pubblicato nel 1930, Ivan Alekseevich ha cercato di "riversare la sua anima" e i suoi sentimenti su certe situazioni della vita in esso.

Ufficialmente, il Premio Nobel per la letteratura fu assegnato a Bunin il 10 dicembre 1933, ovvero 3 anni dopo l'uscita del suo famoso romanzo. Ha ricevuto questo premio onorario dalle mani del re svedese Gustav V stesso.

È interessante notare che per la prima volta nella storia il Premio Nobel è stato assegnato a una persona ufficialmente in esilio. Fino a quel momento, nessun genio che ne divenne il proprietario era in esilio. Ivan Alekseevich Bunin è appena diventato questo "pioniere", che è stato notato dalla comunità letteraria mondiale con un così prezioso incoraggiamento.

In totale, i vincitori del Premio Nobel avrebbero dovuto ricevere 715.000 franchi in contanti. Sembrerebbe una quantità davvero impressionante. Ma lo scrittore Ivan Alekseevich Bunin lo ha rapidamente sperperato, poiché ha fornito assistenza finanziaria agli emigranti russi, che lo hanno bombardato con molte lettere diverse.

Morte dello scrittore

La morte è arrivata a Ivan Bunin piuttosto inaspettatamente. Il suo cuore si fermò durante il sonno e questo triste evento accadde l'8 novembre 1953. Fu in questo giorno che Ivan Alekseevich era a Parigi e non poteva nemmeno immaginare la sua morte imminente.

Sicuramente Bunin sognava di vivere a lungo e un giorno morire nella sua terra natale, tra i suoi parenti e un gran numero di amici. Ma il destino ha decretato un po 'diverso, a seguito del quale lo scrittore ha trascorso la maggior parte della sua vita in esilio. Tuttavia, grazie alla sua insuperabile creatività, ha effettivamente assicurato l'immortalità al suo nome. I capolavori letterari scritti da Bunin saranno ricordati per molte altre generazioni di persone. Una persona creativa come lui guadagna fama mondiale e diventa un riflesso storico dell'epoca in cui ha creato!

Ivan Bunin fu sepolto in uno dei cimiteri in Francia (Saint-Genevieve-des-Bois). Ecco una biografia così ricca e interessante di Ivan Bunin. Qual è il suo ruolo nella letteratura mondiale?

Il ruolo di Bunin nella letteratura mondiale

Possiamo tranquillamente affermare che Ivan Bunin (1870-1953) ha lasciato un segno notevole nella letteratura mondiale. Grazie a virtù come l'ingegnosità e la sensibilità verbale, che il poeta possedeva, era eccellente nel creare le immagini letterarie più adatte nelle sue opere.

Per sua natura, Ivan Alekseevich Bunin era un realista, ma, nonostante ciò, ha abilmente integrato le sue storie con qualcosa di affascinante e insolito. L'unicità di Ivan Alekseevich risiedeva nel fatto che non si considerava un membro di nessun noto gruppo letterario e una "tendenza" che era fondamentale a suo avviso.

Tutte le migliori storie di Bunin erano dedicate alla Russia e raccontavano tutto ciò che collegava lo scrittore con essa. Forse è stato grazie a questi fatti che le storie di Ivan Alekseevich erano molto apprezzate dai lettori russi.

Sfortunatamente, il lavoro di Bunin non è stato completamente esplorato dai nostri contemporanei. La ricerca scientifica sul linguaggio e lo stile dello scrittore deve ancora arrivare. La sua influenza sulla letteratura russa del XX secolo non è stata ancora rivelata, forse perché, come Pushkin, Ivan Alekseevich è unico. C'è una via d'uscita da questa situazione: rivolgersi ancora e ancora ai testi di Bunin, ai documenti, agli archivi e ai ricordi dei suoi contemporanei.

"Un secolo dopo, dice
Poeta - e le sue sillabe suonano -
In autunno dipinto di cremisi.
E il cimitero dorme tristemente,
Dove giace in una terra straniera.
E tristemente sembra blu dall'alto ... "
Da una poesia di Tamara Khanzhina in memoria di Bunin

Biografia

Un fatto sorprendente, ma questa persona talentuosa, brillante, istruita e sofisticata non ha ricevuto una buona educazione in gioventù. La maggior parte della conoscenza e dell'interesse per la letteratura, la filosofia e la psicologia è stata instillata in Ivan Bunin dal fratello maggiore, che si è laureato con lode all'università e ha lavorato molto con il ragazzo. Forse è stato grazie a suo fratello Yuliy Bunin che ha potuto rivelare il suo talento letterario.

La biografia di Bunin può essere letta come un romanzo con una trama avvincente. Nel corso della sua vita, Bunin ha cambiato città, paesi e, non è un segreto, donne. Una cosa è rimasta invariata: la sua passione per la letteratura. Ha pubblicato la sua prima poesia all'età di 16 anni e già a 25 ha brillato nei circoli letterari di entrambe le capitali della Russia. La prima moglie di Bunin era una greca Anna Tsakni, ma questo matrimonio non durò a lungo, l'unico figlio di Bunin morì all'età di cinque anni e dopo un po 'lo scrittore incontrò la donna principale della sua vita: Vera Muromtseva. Fu con lei, che in seguito divenne la moglie ufficiale di Bunin, che lo scrittore emigrò in Francia, non riuscendo ad accettare il potere bolscevico.

Mentre viveva in Francia, Bunin ha continuato a scrivere, dove ha creato le sue opere migliori. Ma non ha smesso di pensare alla Russia, di desiderarla, di vivere duramente la sua rinuncia. Tuttavia, queste esperienze hanno solo giovato al suo lavoro, non è per niente che le storie, le poesie e le storie di Bunin sono oggi considerate l'eredità d'oro della letteratura russa. Per l'abilità con cui ha sviluppato le tradizioni della prosa classica russa, l'ottantenne Bunin è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura, il primo degli scrittori russi. Per tutti gli anni dell'emigrazione, accanto a Bunin c'era sua moglie, Vera, che ha sopportato con fermezza sia la natura difficile del marito che i suoi hobby. Fino all'ultimo giorno, è rimasta la sua vera amica, e non solo sua moglie.

Mentre era in Francia, Bunin pensava costantemente di tornare in Russia. Ma vedendo cosa stava succedendo ai suoi compatrioti che credevano nella benevolenza del governo sovietico e tornarono a casa, lo scrittore abbandonò questa idea anno dopo anno. La morte di Bunin è avvenuta nell'84 ° anno della sua vita nel suo modesto appartamento a Parigi. La causa della morte di Bunin, secondo il medico, era tutta una serie di malattie: insufficienza cardiaca, asma cardiaco e sclerosi polmonare. Il funerale di Bunin si è tenuto in una chiesa russa a Parigi, quindi il corpo è stato posto in una bara di zinco in una cripta temporanea: la moglie di Bunin sperava di poter ancora seppellire suo marito in Russia. Ma, ahimè, ciò non fu permesso e il 30 gennaio 1954 ebbe luogo il funerale di Bunin con il trasferimento della sua bara da una cripta temporanea. La tomba di Bunin si trova nel cimitero russo di Sainte-Genevieve-des-Bois vicino a Parigi.

Le mogli di Bunin: la prima moglie Anna (a sinistra) e la seconda moglie Vera (a destra)

linea della vita

10 ottobre 1870 Data di nascita di Ivan Alekseevich Bunin.
1881 Ingresso alla palestra Yelets.
1892 Trasferitosi a Poltava, lavora sui giornali "Poltava Gubernskie Vedomosti", "Kievlyanin".
1895 Successo nella società letteraria di Mosca e San Pietroburgo, conoscenza di Cechov.
1898 Matrimonio con Anna Tsakni.
1900 Separazione con Tsakni, viaggio in Europa.
1901 Rilascio della raccolta di poesie di Bunin "Falling Leaves".
1903 Bunin riceve il Premio Pushkin.
1906 L'inizio di una relazione con Vera Muromtseva.
1909 Bunin è stato insignito del Premio Pushkin, eletto accademico onorario dell'Accademia delle scienze di San Pietroburgo nella categoria della letteratura raffinata.
1915 Pubblicazione delle opere complete di Bunin in appendice alla rivista Niva.
1918 Trasferirsi a Odessa.
1920 Emigrazione in Francia, a Parigi.
1922 Matrimonio ufficiale con Vera Muromtseva.
1924 Scrittura della storia di Bunin "L'amore di Mitya".
1933 Bunin riceve il premio Nobel per la letteratura.
1934-1936 Pubblicazione delle opere raccolte di Bunin a Berlino.
1939 Trasferirsi a Grasse.
1945 Ritorno a Parigi.
1953 Completamento della raccolta di racconti di Bunin "Dark Alleys".
8 novembre 1953 Data della morte di Bunin.
12 novembre 1953 Servizio funebre, deposizione della salma in una cripta provvisoria.
30 gennaio 1954 Funerale di Bunin (sepoltura).

Luoghi memorabili

1. Il villaggio di Ozerki, l'ex tenuta dei Bunin, dove lo scrittore trascorse la sua infanzia.
2. La casa di Bunin a Voronezh, dove è nato e ha vissuto i primi tre anni della sua vita.
3. Museo letterario e commemorativo di Bunin a Yelets, nella casa in cui Bunin alloggiava da studente delle superiori.
4. La casa-museo di Bunin a Efremov, dove Bunin visse e lavorò periodicamente nel 1906-1910. e su cui è installata una targa commemorativa in memoria di Bunin.
5. Accademia delle scienze di San Pietroburgo, di cui Bunin è stato eletto accademico onorario.
6. La casa di Bunin a Odessa, dove vissero Bunin e Muromtseva nel 1918-1920. prima di partire per la Francia.
7. La casa di Bunin a Parigi, dove visse periodicamente dal 1922 al 1953. e dove è morto.
8. Casa Bunin a Grasse, villa "Jannette", all'ingresso della quale è posta una targa commemorativa in memoria di Bunin.
9. Casa Bunin a Grasse, villa Belvedere.
10. Monumento a Bunin a Mosca.
11. Monumento a Bunin a Orel.
12. Monumento a Bunin a Voronezh.
13. Cimitero di Sainte-Genevieve-des-Bois, dove è sepolto Bunin.

Episodi di vita

Bunin possedeva non solo talento letterario, ma anche recitativo. Aveva un'espressione facciale molto ricca, si muoveva e ballava bene, era un ottimo cavaliere. È noto che lo stesso Konstantin Stanislavsky ha invitato Bunin a interpretare il ruolo di Amleto in teatro, ma ha rifiutato.

Negli ultimi anni della sua vita, Ivan Bunin ha vissuto praticamente in povertà. I soldi che ha ricevuto come premio Nobel, lo scrittore li ha immediatamente spesi in feste e ricevimenti, aiutando gli emigranti, e poi li ha investiti senza successo in alcuni affari e si è completamente esaurito.

È noto che Ivan Bunin, come molti scrittori, teneva un diario. Fece la sua ultima annotazione il 2 maggio 1953, pochi mesi prima della sua morte, che, a quanto pare, aveva già previsto a causa del deterioramento della salute: “È ancora sorprendente fino al tetano! Dopo un po ', per un tempo molto breve, non sarò - e le azioni e i destini di tutto, tutto mi saranno sconosciuti!

Patto

“Che gioia esistere! Solo per vedere, almeno per vedere solo questo fumo e questa luce. Se non avessi braccia e gambe e potessi solo sedermi su una panchina e guardare il sole che tramonta, allora ne sarei felice. Hai solo bisogno di vedere e respirare.

Film documentario dedicato a Ivan Bunin, dal ciclo "Geniuses and Villains"

condoglianze

"La grande montagna era lo zar Ivan!"
Don-Aminado (Aminodav Peisakhovich Shpolyansky), poeta satirico

“Lo scrittore è stato straordinario. Ed era una persona straordinaria".
Mark Aldanov, scrittore di prosa, pubblicista

“Bunin è un fenomeno raro. Nella nostra letteratura, in termini di linguaggio, questo è il picco sopra il quale nessuno può salire.
Sergei Voronin, scrittore di prosa

“Per tutta la vita Bunin ha aspettato la felicità, ha scritto sulla felicità umana, ha cercato modi per raggiungerla. L'ha trovato nella sua poesia, nella prosa, nell'amore per la vita e per la sua patria, e ha detto grandi parole che la felicità è data solo a chi sa. Bunin ha vissuto una vita difficile, a volte contraddittoria. Ha visto molto, sapeva molto, ha amato e odiato molto, ha lavorato molto, a volte si è sbagliato crudelmente, ma per tutta la vita il suo amore più grande, tenero e immutabile è stato il suo paese natale, la Russia.
Konstantin Paustovsky, scrittore

Molti lettori sanno quando è nato e morto Bunin. E quanti ricordano che fu un grande poeta e romanziere russo a scrivere del crollo della nobiltà russa? E, probabilmente, poche persone sanno che Ivan Alekseevich è diventato il primo scrittore russo a ricevere il premio Nobel nel 1833. E per capire come ha ottenuto tali risultati, devi familiarizzare un po 'con la sua biografia.

Anni d'infanzia del futuro vincitore

Nel 1870, il futuro scrittore Ivan Bunin nacque a Voronezh, nella tenuta dei suoi genitori. Il nonno di Ivan Alekseevich era un proprietario terriero abbastanza prospero. Ma dopo la morte di sua moglie, iniziò a sprecare la sua fortuna senza senso. E quel poco che gli restava, il padre di Bunin beveva e perdeva al tavolo da gioco. A cavallo del secolo, la fortuna della famiglia era praticamente esaurita. Il futuro scrittore Bunin fin dalla prima infanzia ha assistito al crescente impoverimento della famiglia.

Ivan Alekseevich trascorse la maggior parte della sua infanzia nella tenuta di famiglia, dove conobbe la vita dei contadini. Nel 1881 entrò nella scuola pubblica di Yelets, ma dopo cinque anni di studio fu espulso per difficoltà economiche della famiglia e fu costretto a tornare a casa.

Debutto nella creatività o Nuove conoscenze

All'età di diciassette anni, Ivan Alekseevich ha fatto il suo debutto come poeta. La sua poesia è apparsa sulla rivista di San Pietroburgo "Motherland". Nel 1889 Ivan Bunin seguì il fratello maggiore, che ebbe un'enorme influenza su di lui, a Kharkov. Lì occupa prima la posizione di funzionario, poi viene assunto come assistente redattore nel quotidiano locale Orlovsky Vestnik.

Ivan Alekseevich continua a scrivere e molti dei suoi racconti sono stati pubblicati su alcuni giornali e riviste. Questo periodo comprende anche la sua lunga relazione con un'impiegata del giornale dove lavorava, Varvara Pashchenko. Dopo un po ', si sono trasferiti insieme a Poltava. Bunin inizia una corrispondenza attiva con Anton Cechov e nel tempo diventano amici molto intimi. E nel 1894 Ivan Alekseevich incontrò Leo Tolstoy. Ammirava le opere di Lev Nikolaevich, ma le loro opinioni sociali e morali erano molto diverse.

Enorme popolarità e riconoscimento pubblico

Quando Bunin è nato e morto, ovviamente, devi sapere, ma è anche interessante sapere quando è stato pubblicato il suo primo libro. Ed è stato pubblicato nel 1891 in Orel. Il libro consisteva in poesie scritte tra il 1887 e il 1891. Inoltre, alcuni articoli, saggi e racconti di Ivan Alekseevich, precedentemente pubblicati su giornali e riviste locali, iniziarono ad apparire sui periodici di San Pietroburgo.

Con più di cento poesie pubblicate da Ivan, è diventato piuttosto popolare tra una vasta gamma di lettori. Nello stesso periodo, la traduzione dell'opera "The Song of Hiawatha" ha ricevuto il Premio Pushkin, nonché la medaglia d'oro dell'Accademia delle scienze russa. Molti critici e colleghi hanno apprezzato la rarità del suo talento, raffinatezza e lucidità di pensiero.

Nel 1899, Bunin sposò Anna Nikolaevna Tsakni. Era la figlia di un ricco greco di Odessa. Sfortunatamente, il matrimonio fu breve e l'unico figlio morì all'età di cinque anni. E già nel 1906 Ivan Alekseevich vive in un matrimonio civile con Vera Nikolaevna Muromtseva. Non solo i fatti su quando Bunin è nato e morto sono interessanti nel loro significato, ma anche le informazioni sulla sua vita personale e sul suo percorso creativo sono di grande valore per coloro che studiano la personalità di Ivan Bunin.

Transizione dalla poesia alla prosa

All'inizio del secolo, Ivan Alekseevich ha compiuto un grande passaggio dalla poesia alla prosa, che ha iniziato a cambiare forma e consistenza, è diventata più ricca lessicalmente. Nel 1900 fu pubblicata la storia "Mele Antonov", che in seguito fu inclusa anche nei libri di testo di letteratura e fu considerata il primo vero capolavoro di Bunin.

I contemporanei hanno commentato il lavoro in modo ambiguo. Qualcuno ha sottolineato l'eccezionale accuratezza del linguaggio, una sottile descrizione della natura e un'analisi psicologica dettagliata, mentre altri hanno visto in quest'opera una sorta di nostalgia per il passato della nobiltà russa. Tuttavia, la prosa di Bunin sta diventando molto popolare.

Opere famose, o la storia della propria famiglia

Nel 1910 Ivan Alekseevich fu eletto uno dei dodici membri a pieno titolo dell'Accademia delle scienze russa. E proprio l'anno successivo ha pubblicato il suo primo romanzo a grandezza naturale, The Village, dove descrive la cupa vita di campagna, che ritrae come completa stupidità, crudeltà e violenza. E nel 1911 fu pubblicato il suo secondo romanzo, Sukhodol.

Qui delinea lo stato deplorevole della comunità rurale russa. C'è anche una rappresentazione nostalgica della decadente nobiltà russa basata sulla storia vera della sua stessa famiglia. Ancora una volta, la prosa di Bunin ha diviso i critici letterari nell'esprimere le loro opinioni. I socialdemocratici hanno notato la sua assoluta onestà nelle opere, ma molti altri sono rimasti molto scioccati dalla negatività dell'autore.

L'inizio della guerra o la paura per il futuro dello stato

Quindi Bunin e Muromtseva trascorsero con Maxim Gorky tre inverni dal 1912 al 1914. Lì incontrò Fyodor Chaliapin e Leonid Andreev. Ivan Alekseevich divideva il suo tempo tra l'essere a Mosca e la tenuta di famiglia. Era costantemente perseguitato dall'ansia per il futuro della Russia. Ivan Bunin continua a scrivere in questo momento? Poesia o prosa? E in che modo la rivoluzione ha influenzato il suo lavoro?

Ivan Alekseevich continua a lavorare sodo. Nell'inverno del 1914 completò un nuovo volume di poesie e prosa intitolato The Cup of Life. E già all'inizio dell'anno successivo fu pubblicato e ricevette anche ampi riconoscimenti. Nello stesso anno fu pubblicato "The Gentleman from San Francisco". Forse la più famosa delle storie scritte da Bunin. Gli anni di vita trascorsi in Russia stavano volgendo al termine. Si avvicinava una rivoluzione che avrebbe costretto il grande scrittore a lasciare la sua terra natale.

Rivoluzione e Ivan Alekseevich

Ivan Alekseevich ha assistito al terrore e alla distruzione causati dai comunisti durante l'anno russo. Nell'aprile di quell'anno ruppe ogni legame con Gorky, che non avrebbe mai ripristinato, e il 21 maggio 1918 Ivan Bunin e Muromtseva ricevettero il permesso ufficiale di lasciare Mosca. Si sono trasferiti a Odessa. Qui Ivan Alekseevich visse per due anni nella speranza che i Bianchi potessero ristabilire l'ordine. Ma presto il caos rivoluzionario si diffuse in tutto lo stato.

Nel febbraio 1920, Bunin emigrò a bordo dell'ultima nave francese partita da Odessa con altri russi anticomunisti, stabilendosi infine a Grasse, nel sud della Francia. Superando lentamente e dolorosamente lo stress psicologico, Ivan Alekseevich torna alla sua scrittura. Ivan Bunin non può vivere senza carta e penna.

Gli anni della sua vita trascorsi all'estero sono segnati anche dalle numerose pubblicazioni e dai nuovi capolavori letterari. Pubblica le sue opere pre-rivoluzionarie, romanzi, contribuisce regolarmente alla stampa emigrata russa. Tuttavia, era molto difficile abituarsi al nuovo mondo e credeva che la sua musa fosse persa per sempre.

Quando è nato e morto Bunin?

Ivan Alekseevich è diventato il primo scrittore russo a ricevere il Premio Nobel nel 1933. Ha ricevuto congratulazioni da un numero enorme di intellettuali in tutto il mondo, ma non una parola dalla Russia sovietica, dove il suo nome e i suoi libri erano stati banditi. Durante l'emigrazione, Bunin scrisse molte opere famose, tra cui i giorni maledetti, che divennero piuttosto popolari, in cui lo scrittore descrive in dettaglio il potere sovietico.

Nato nel 1870, Ivan Alekseevich ha fatto molta strada nella vita. Sopravvisse alla Prima Guerra Mondiale, alla sanguinosa Rivoluzione Russa, agli anni della Grande Guerra Patriottica e morì l'8 novembre 1953 nel suo appartamento di Parigi. Non è mai tornato in patria.

1. Vita personale di Ivan Bunin
2. Fatti interessanti

E van Bunin ha scritto che non apparteneva a nessuna scuola letteraria. Non si considerava "né un decadente, né un simbolista, né un romantico, né un realista" - il suo lavoro si è rivelato davvero al di fuori della Silver Age. Nonostante ciò, le opere di Bunin hanno ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo e sono diventate dei classici. "Per il rigoroso talento artistico con cui ha ricreato il tipico personaggio russo in prosa letteraria" Bunin - il primo degli scrittori russi - ha ricevuto il Premio Nobel.

Creatività letteraria di Ivan Bunin

Ivan Bunin è nato il 22 ottobre 1870 a Voronezh. Tre anni e mezzo dopo, la famiglia si trasferì nella tenuta della famiglia Butyrka nella provincia di Oryol. Qui, "nel più profondo silenzio del campo", il ragazzo ha conosciuto il folklore. Di giorno lavorava con i contadini nei campi e la sera restava con loro ad ascoltare racconti popolari e leggende. Dal momento del trasloco è iniziato il percorso creativo di Bunin. Qui, all'età di otto anni, compose la sua prima poesia, seguita da saggi e racconti. Il giovane scrittore ha imitato a modo suo Alexander Pushkin o Mikhail Lermontov.

Nel 1881, la famiglia Bunin si trasferì nella tenuta di Ozerki - "un villaggio grande e piuttosto prospero con tre tenute di proprietari terrieri immerse in giardini, con diversi stagni e ampi pascoli". Nello stesso anno, Ivan Bunin è entrato nello Yelets Men's Gymnasium. Le prime impressioni della vita nella città della contea furono desolate: “Il passaggio da una vita completamente libera è stato anche brusco, dalle cure di una madre alla vita in città, al ridicolo rigore in palestra e alla dura vita di quelle case filistee e mercantili dove dovevo vivere come un freeloader ".

Bunin studiò in palestra per poco più di quattro anni: nell'inverno del 1886, dopo le vacanze, non tornò a lezione. A casa si interessò ancora di più alla letteratura. Nel 1887 Bunin pubblicò le sue poesie sul quotidiano di San Pietroburgo Rodina: “Sulla tomba di S.Ya. Nadson" e "The Village Beggar", e poco dopo - le storie "Two Wanderers" e "Nefyodka". Nel suo lavoro, si è costantemente rivolto ai ricordi dell'infanzia.

Nel 1889 Ivan Bunin si trasferì a Orel, nella Russia centrale, "dove si è formata la lingua russa più ricca e da dove provenivano quasi tutti i più grandi scrittori russi, guidati da Turgenev e Tolstoj". Qui lo scrittore diciottenne è entrato al servizio del quotidiano provinciale Orlovsky Vestnik, dove ha lavorato come correttore di bozze, ha scritto recensioni teatrali e articoli. In Orel fu pubblicata la prima raccolta di poesie di Bunin Poems, in cui il giovane poeta rifletteva su argomenti filosofici e descriveva la natura russa.

Ivan Bunin ha viaggiato molto e ha insegnato lingue straniere in viaggi all'estero. Così lo scrittore iniziò a tradurre poesie. Tra gli autori c'erano l'antico poeta greco Alkey, Saadi, Francesco Petrarca, Adam Mickiewicz, George Byron, Henry Longfellow. Parallelamente, continuò a scrivere se stesso: nel 1898 pubblicò la raccolta di poesie Under the Open Air, tre anni dopo - la raccolta di poesie Falling Leaves. Per Falling Leaves e la traduzione di The Song of Hiawatha, Henry Longfellow Bunin ha ricevuto il Premio Pushkin dell'Accademia Russa delle Scienze. Tuttavia, nell'ambiente poetico, molti consideravano il poeta un "paesaggista all'antica".

Essendo un vero e grande poeta, si distingue dal movimento generale nel campo della poesia russa.<...>Ma d'altra parte, ha un'area in cui ha raggiunto i punti finali della perfezione. Questa è l'area della pittura pura, portata ai limiti estremi accessibili agli elementi della parola.

Massimiliano Voloshin

Nel 1905 scoppiò la prima rivoluzione russa, devastanti rivolte contadine invasero il paese. Lo scrittore non ha supportato ciò che stava accadendo. Dopo gli eventi di quel tempo, Bunin ha scritto "tutta una serie di opere che raffigurano nitidamente l'anima russa, il suo peculiare intreccio, i suoi fondamenti chiari e oscuri, ma quasi sempre tragici".

Tra questi ci sono le storie "The Village" e "Dry Valley", le storie "Strength", "The Good Life", "The Prince in Princes", "Bastes Shoes".

Nel 1909, l'Accademia delle scienze assegnò a Ivan Bunin il Premio Pushkin per il terzo volume delle opere complete e la traduzione del dramma misterioso di George Byron Cain. Poco dopo, lo scrittore ricevette il titolo di accademico onorario nella categoria della letteratura raffinata e nel 1912 divenne membro onorario della Società degli amanti della letteratura russa.

Vita personale di Ivan Bunin

Il primo amore di Ivan Bunin fu Varvara Pashchenko. L'ha incontrata nella redazione del quotidiano Orlovsky Vestnik. "Alto, con lineamenti molto belli, in pince-nez", all'inizio sembrava al giovane scrittore arrogante ed eccessivamente emancipato, ma presto Bunin stava già scrivendo lettere a suo fratello, in cui dipingeva la mente ei talenti della sua amata. Tuttavia, suo padre non ha permesso a Varvara Pashchenko di sposare ufficialmente Bunin, e lei stessa non ha pensato al matrimonio con un aspirante scrittore.

Lo amo moltissimo e lo apprezzo come persona intelligente e buona, ma non avremo mai una vita familiare e tranquilla. È meglio, non importa quanto sia difficile, ora ci disperdiamo che tra un anno o sei mesi.<...>Tutto questo mi opprime inesprimibilmente, perdo energia e forza.<...>Dice incessantemente che appartengo a un ambiente volgare, che ho sia cattivi gusti che abitudini radicate - e questo è tutto vero, ma ancora una volta è strano pretendere che li scarti come vecchi guanti ... Se sapessi com'è per me è tutto difficile!

Da una lettera di Varvara Pashchenko a Yuli Bunin, fratello di Ivan Bunin

Nel 1894 Varvara Pashchenko lasciò Ivan Bunin e sposò il ricco proprietario terriero Arseny Bibikov, amico di Bunin. Lo scrittore era molto preoccupato: i fratelli maggiori temevano persino per la sua vita. L'agonia del primo amore Ivan Bunin si è poi riflessa nell'ultima parte del romanzo "La vita di Arseniev" - "Lika".

La prima moglie ufficiale dello scrittore fu Anna Tsakni. Bunin le ha chiesto di sposarlo pochi giorni dopo essersi conosciuti. Nel 1899 si sposarono. Tsakni all'epoca aveva 19 anni e Bunin 27. Tuttavia, è passato del tempo dopo il matrimonio e la vita familiare è andata storta. Tsakni ha incolpato suo marito per l'insensibilità, l'ha incolpata per la frivolezza.

È impossibile dire che sia una completa sciocca, ma la sua natura è infantilmente stupida e sicura di sé: questo è il frutto delle mie lunghe e imparziali osservazioni. Non una delle mie parole, nessuna delle mie opinioni su niente - non lo mette nemmeno sul mercato. Lei è... sottosviluppata come un cucciolo, te lo ripeto. E quindi non c'è speranza che io possa sviluppare in alcun modo la sua povera testa, nessuna speranza per altri interessi.

Da una lettera di Ivan Bunin a suo fratello Yuliy Bunin

Nel 1900 Ivan Bunin lasciò Anna Tsakni, che a quel tempo era incinta. Pochi anni dopo la nascita del figlio dello scrittore si ammalò gravemente e morì. Ivan Bunin non aveva più figli.

La seconda e ultima moglie di Ivan Bunin era Vera Muromtseva. Lo scrittore la incontrò nel 1906 a una serata letteraria. Insieme trascorrevano quasi tutti i giorni, andavano a mostre, letture letterarie. Un anno dopo iniziarono a vivere insieme, ma non potevano legalizzare la loro relazione: Anna Tsakni non ha divorziato da Bunin.

Ivan Bunin e Vera Muromtseva si sposarono solo nel 1922, a Parigi. Insieme hanno vissuto per quasi mezzo secolo. Vera Muromtseva è diventata una devota amica di Bunin per tutta la vita, insieme hanno attraversato tutte le difficoltà dell'emigrazione e della guerra.

La vita in esilio e il Premio Nobel

Bunin ha percepito la Rivoluzione d'Ottobre e la Guerra Civile come una catastrofe nella vita del Paese e dei compatrioti. Da Pietrogrado si trasferì prima a Mosca, poi a Odessa. Parallelamente, teneva un diario in cui scriveva molto sul potere distruttivo della rivoluzione russa e sul potere dei bolscevichi. Successivamente, un libro con questi ricordi è stato pubblicato all'estero con il titolo Cursed Days.

"Dopo aver bevuto la coppa dell'indicibile sofferenza mentale", all'inizio del 1920 Bunin lasciò la Russia. Insieme alla moglie salpò su un piroscafo greco da Odessa a Costantinopoli, da lì - via Sofia e Belgrado - a Parigi. A quel tempo, nella capitale francese vivevano giornalisti emigrati russi e scrittori in esilio, motivo per cui veniva spesso chiamato il "distretto della letteratura russa".

Tutto ciò che restava in URSS sembrava estraneo e ostile allo scrittore. All'estero iniziò a svolgere attività sociali e politiche e divenne presto una delle figure principali dell'opposizione emigrante. Nel 1920 Bunin divenne membro dell'Unione di scrittori e giornalisti russi di Parigi, scrisse al quotidiano politico e letterario Vozrozhdenie e invocò la lotta contro il bolscevismo. A casa, per la sua posizione antisovietica, lo scrittore era soprannominato la Guardia Bianca.

All'estero, Bunin iniziò a pubblicare raccolte delle sue opere pre-rivoluzionarie. I critici europei hanno accolto cordialmente questi libri.

Bunin è un vero talento russo, sanguinante, irregolare e allo stesso tempo coraggioso e grande. Il suo libro contiene diverse storie degne di forza di Dostoevskij.

Rivista mensile francese di arte e letteratura La Nervie, dicembre 1921

Durante gli anni dell'emigrazione Bunin ha lavorato sodo, i suoi libri sono stati pubblicati quasi ogni anno. Ha scritto le storie "La rosa di Gerico", "L'amore di Mitina", "Il colpo di sole", "L'albero di Dio". Nelle sue opere, Bunin ha cercato di combinare linguaggio poetico e prosa, quindi i dettagli figurativi del secondo piano hanno occupato un posto importante in essi. Ad esempio, in "Sunstroke" l'autore ha descritto in modo pittoresco il paesaggio incandescente del Volga.

Nel 1933 Ivan Bunin completò l'opera più significativa del periodo di creatività all'estero: il romanzo "La vita di Arseniev". Fu per lui che nello stesso anno Bunin ricevette il Premio Nobel per la letteratura. Il nome dell'autore divenne famoso in tutto il mondo, ma la sua fama fu oscurata dal fatto che nella Russia sovietica questo risultato fu messo a tacere e le sue opere non furono pubblicate.

I fondi ricevuti dall'Accademia svedese non hanno arricchito Bunin. Ha dato una parte significativa del premio ai bisognosi.

Non appena ho ricevuto il premio, ho dovuto regalare circa 120.000 franchi. Sì, non so come gestire i soldi. Ora questo è particolarmente difficile. Sai quante lettere ho ricevuto chiedendo aiuto? Nel più breve tempo sono arrivate fino a 2000 lettere di questo tipo.

Ivan Bunin

Gli ultimi anni di vita e la morte di Bunin

La seconda guerra mondiale trovò i Bunin nella città francese di Grasse. A quel punto, i soldi del Premio Nobel erano finiti e la famiglia doveva vivere alla giornata.

Dita screpolate dal freddo, nessun bagno, nessun lavaggio dei piedi, zuppe nauseabonde di rape bianche Ero "ricco" - ora, per volontà del destino, sono diventato improvvisamente povero, come Giobbe. Era "famoso in tutto il mondo" - ora nessuno al mondo ne ha bisogno - il mondo non dipende da me!

Ivan Bunin

Nel frattempo, Bunin ha continuato a lavorare. Lo scrittore di 74 anni ha annotato nel suo diario: "Signore, prolunga la mia forza per la mia vita solitaria e povera in questa bellezza e lavoro!" Nel 1944 completò la raccolta Dark Alleys, che comprendeva 38 storie. Tra questi - "Clean Monday", "Ballad", "Muse", "Business cards". Successivamente, nove anni dopo, ha integrato la raccolta con altri due racconti, "In primavera, in Giudea" e "Pernottamento". L'autore stesso considerava la storia "Dark Alleys" la sua opera migliore.

La guerra riconciliò lo scrittore con l'odiato regime bolscevico. Tutto è andato nel dimenticatoio, la madrepatria è venuta alla ribalta. Bunin ha acquistato una mappa del mondo e vi ha annotato il corso delle ostilità, di cui ha letto sui giornali. Celebrò la sconfitta dell'esercito nazista a Stalingrado come una vittoria personale, e durante i giorni della riunione di Teheran, sorpreso di se stesso, scrisse nel suo diario: "No, pensi a cosa è successo: Stalin sta volando in Persia e io tremo tanto che Dio non voglia che gli succeda qualcosa per strada". Alla fine della guerra, lo scrittore pensava spesso di tornare in patria.

Nel maggio 1945 i Bunin arrivarono a Parigi, dove celebrarono il giorno della vittoria sulla Germania nazista. Qui, nel 1946, vennero a conoscenza del ripristino della cittadinanza dell'URSS e vollero persino tornare. In una lettera allo scrittore di prosa Mark Aldanov, Bunin ha scritto: “Ma anche qui ci aspetta un'esistenza mendicante, dolorosa, ansiosa. Quindi, dopotutto, rimane solo una cosa: casa. Questo, come puoi sentire, vogliono davvero e promettono montagne d'oro in tutti i sensi. Ma come si decide? Aspetta, ci penserò..." Ma dopo il decreto "Sulle riviste" Zvezda "e" Leningrado "del 1946, in cui il Comitato centrale dell'URSS criticava il lavoro di Mikhail Zoshchenko e Anna Akhmatova, lo scrittore cambiò idea sul ritorno.

Ivan Bunin morì a Parigi l'8 novembre 1953. Lo scrittore fu sepolto nel cimitero di Sainte-Genevieve-des-Bois.

1. Nella sua giovinezza, Ivan Bunin era un tolstoiano. Ha sognato "su una vita pulita, sana, "gentile" in mezzo alla natura, con le proprie fatiche, in abiti semplici". Lo scrittore ha visitato gli insediamenti dei seguaci del classico russo vicino a Poltava. Nel 1894 incontrò lo stesso Leo Tolstoy. Questo incontro ha prodotto su Bunin "esperienza straordinaria". Tolstoj consigliò al giovane scrittore di non "prendersela comoda", ma di agire sempre secondo coscienza: “Vuoi vivere una vita semplice e lavorativa? Va bene, ma non sforzarti, non farne un'uniforme, in qualsiasi vita puoi essere una brava persona "..

2. Bunin amava viaggiare. Ha viaggiato in tutto il sud della Russia, è stato in molti paesi orientali, conosceva bene l'Europa, ha vagato per Ceylon e l'Africa. Nei suoi viaggi "occupato di questioni psicologiche, religiose, storiche", "ha cercato di scrutare i volti del mondo e lasciare in esso il conio della sua anima". Bunin ha creato alcune delle sue opere sotto l'influenza delle impressioni di viaggio. Ad esempio, mentre viaggiava su un piroscafo dall'Italia, ha avuto l'idea per il racconto "The Gentleman from San Francisco", e dopo un viaggio a Ceylon ha composto il racconto "Brothers".

3. Bunin era indignato dagli scrittori cittadini che parlavano della campagna nelle loro opere. Molti di loro non erano mai stati in campagna e non capivano di cosa scrivevano.

Un noto poeta ... ha detto nelle sue poesie che stava camminando, "smantellando le spighe di miglio", mentre una pianta del genere non esiste in natura: c'è, come sapete, il miglio, il cui chicco è il miglio , e le orecchie (più precisamente le pannocchie) crescono così in basso che è impossibile smontarle a mano mentre si è in movimento; un altro (Balmont) paragonava alla passione l'albanella reale, uccello serale della razza dei gufi, dal piumaggio canuto, misteriosamente silenzioso, lento e del tutto silenzioso durante i voli (“e la passione lasciata come un albanella volante”), ammirava il fioritura della piantaggine (“la piantaggine è tutta in fiore!”), anche se la piantaggine, che cresce sulle strade dei campi con piccole foglie verdi, non fiorisce mai.

Ivan Bunin

4. Nel 1918 fu emanato un decreto "Sull'introduzione di una nuova ortografia", che modificò le regole di ortografia ed escluse diverse lettere dall'alfabeto russo. Bunin non accettò questa riforma e continuò a scrivere secondo la vecchia ortografia. Ha insistito affinché "Dark Alleys" fosse pubblicato secondo le regole pre-rivoluzionarie, ma l'editore ha pubblicato il libro secondo nuove regole e ha messo l'autore di fronte al fatto compiuto. Lo scrittore ha persino rifiutato alla casa editrice americana intitolata a Cechov di pubblicare i suoi libri nella nuova ortografia.

5. Ivan Bunin era molto sensibile al suo aspetto. La scrittrice Nina Berberova nella sua autobiografia ha ricordato come Bunin sostenesse di essere più bello di Alexander Blok. E Vladimir Nabokov ha notato che Bunin era molto preoccupato per i cambiamenti legati all'età: “Quando l'ho incontrato, era dolorosamente preso dal proprio invecchiamento. Fin dalle prime parole che ci siamo detti, ha notato con piacere che si teneva più dritto di me, sebbene avesse trent'anni in più..

6. Ivan Bunin aveva una lettera non amata - "f". Ha cercato di usarlo il meno possibile, quindi nei suoi libri non c'erano quasi eroi nel cui nome sarebbe stata presente questa lettera. Il cronista letterario Alexander Bakhrakh ha ricordato come gli disse Bunin: “Sai, mi hanno quasi chiamato Philip. Cosa potrebbe ancora accadere - "Philip Bunin". Come suona vile! Probabilmente non lo pubblicherei"..

7. In URSS, il primo dopo la rivoluzione, le opere raccolte in cinque volumi di Bunin, accorciate e ripulite dalla censura, furono pubblicate solo nel 1956. Non includeva "Cursed Days", lettere e diari dello scrittore: questo giornalismo è stato il motivo principale per mettere a tacere il lavoro dell'autore nella sua terra natale. Fu solo durante la perestrojka che le opere proibite dell'autore furono pubblicate integralmente.

Ivan Alekseevich Bunin - l'ultimo classico della Russia pre-rivoluzionaria e il primo vincitore russo del principale premio letterario - il Premio. Alfredo Nobel. Le sue opere, diventate il fondo d'oro della cultura artistica, sono state tradotte in tutte le lingue europee e filmate molte volte. Tra questi: "The Life of Arsenyev", "Mitya's Love", "Sunstroke", "The Gentleman from San Francisco", "Antonov's Apples".

Infanzia

Il futuro genio letterario nacque il 22 ottobre 1870 a Voronezh. Suo padre, impoverito per mancanza di qualità imprenditoriali, dipendenza dal gioco di carte e dall'alcol, apparteneva a un'antica famiglia nobile, che diede alla patria molte menti eccezionali, tra cui il coryphaeus della parola russa Vasily Zhukovsky. Alexey Nikolaevich Bunin era una persona generosa e artisticamente dotata.

La madre, Lyudmila Alexandrovna Chubarova, proveniva da una famiglia principesca (secondo la leggenda di famiglia), si distingueva per una natura compiacente, poetica e gentile, al contrario di una moglie irascibile e giocosa.

In totale, la coppia ha avuto 9 figli, ma quattro sono sopravvissuti: Julius, Zhenya, Maria e Ivan. Quando Vanya aveva 4 anni, la famiglia dovette tornare per motivi finanziari nel loro "nobile nido" impoverito - Butyrka nella regione di Oryol.

Vanechka era conosciuta come la preferita di sua madre, possedendo una natura sottile e impressionabile simile. Ha imparato a leggere presto, stupito dalla sua immaginazione, curiosità, ha composto il suo primo verso all'età di 7-8 anni.

Nel 1881 fu mandato allo Yelets Gymnasium, dove studiò per 5 anni senza conseguire un certificato: il giovane aveva talmente nostalgia di casa che studiò male e alla fine fu rimandato a casa.

Successivamente, la mancanza di istruzione formale lo ha depresso, ma non gli ha impedito di essere conosciuto come un grande scrittore. Il giovane ha compreso il programma del ginnasio sotto la guida del fratello maggiore Julius di 10 anni, che si è laureato con lode all'università e ha avuto un'influenza speciale sulla formazione della personalità di suo fratello. Tra gli idoli letterari di Ivan c'erano Pushkin, Fet, Tyutchev, Lermontov, Semyon Nadson.

L'inizio del cammino

Nel 1887 iniziò il percorso letterario di Bunin. Nella pubblicazione "Rodina" sono state pubblicate le sue poesie "Over the grave of S. Ya. Nadson" e "The Village Beggar". Nel 1889 lasciò la tenuta, avendo ricevuto da Orel un'offerta per prendere il posto del capo del giornale locale. In precedenza, è andato a Kharkov da suo fratello Julius, dove ha lavorato in un'istituzione zemstvo, e poi ha visitato il sud in Crimea.

Durante la sua collaborazione con Orlovsky Vestnik, ha pubblicato il suo libro poetico d'esordio, Poems, pubblicato nelle pubblicazioni Observer, Niva, Vestnik Evropy, ottenendo recensioni favorevoli da eminenti scrittori, tra cui Cechov.

Ivan Bunin - Poesie

Nel 1892 lo scrittore si trasferì a Poltava, dove, sotto il patrocinio di Yulia, ottenne un lavoro nel dipartimento statistico dell'ente di autogoverno provinciale. Parlò molto con liberi pensatori-populisti, visitò gli insediamenti di Tolstoj, nel 1894 incontrò il loro fondatore Leo Tolstoj, riflettendo le sue idee nel racconto "Alla dacia".

Realizzazioni creative

Un anno dopo, entrò nei circoli letterari di San Pietroburgo, poi Mosca, si avvicinò ad Alexander Kuprin, Valery Bryusov, Konstantin Balmont, incontrò Anton Cechov, Nikolai Teleshov e lavorò fruttuosamente. Tra i suoi amici intimi c'erano anche molti artisti, musicisti, tra cui Sergei Rachmaninoff. L'arte ha sempre attratto Ivan Alekseevich. Fin dall'infanzia, è stato dotato di una maggiore sensibilità e suscettibilità ai suoni, ai colori, che hanno influenzato le caratteristiche della creatività, il suo pittoresco espressivo.

Nel 1896 fu pubblicata la sua traduzione di Song of Geyawat di Henry Longfellow, ed è ancora riconosciuta come insuperabile. Successivamente ha tradotto Saadi, T. Shevchenko, F. Petrarca, A. Mickiewicz. Nel 1900 apparvero "Epitaph" e le famose "mele Antonov", che gli diedero una vera fama letteraria. Anche Falling Leaves fu accolto calorosamente, portando nel 1903 il prestigioso Premio Pushkin dell'Accademia delle Scienze (o meglio, la metà, assegnato insieme a Peter Weinberg).

Ivan Bunin - Foglie che cadono

Dopo 6 anni, lo scrittore è stato nuovamente insignito di questo premio letterario (per i volumi 3 e 4 delle Opere complete in 5 volumi), condividendolo questa volta con Alexander Kuprin. Quasi contemporaneamente, è diventato il più giovane (39 anni) detentore del titolo accademico di "accademico onorario" presso l'Accademia delle scienze di San Pietroburgo.

Sviluppo dell'attività creativa

Dopo gli eventi rivoluzionari del 1905, il tema prevalente delle opere del maestro della penna, invece del "requiem" della vita padronale, era il dramma della parte storica del paese. Ma è rimasto fedele al suo stile e ai precetti della grande letteratura, rifiutando ogni avanguardia e modernismo: ha comunque scritto in modo realistico, conciso, riflettendo poeticamente la natura e rivelando le sottigliezze psicologiche dei personaggi. I capolavori indiscussi di questo periodo includono "The Village", "Dry Valley", dove l'autore ha scioccato i lettori con immagini terrificanti della vita contadina senza abbellimenti, nonché storie piene di significato filosofico: "The Good Life", "Brothers", "John Rydalets", "Mr. Francisco", "Cup of Life", "Grammatica dell'amore".

Nel 1907, lo scrittore e sua moglie fecero il loro amato primo "vagabondo", visitando l'Egitto. Successivamente, ha viaggiato molto con piacere in diversi paesi (Turchia, Ceylon, Romania, Italia, Siria, Palestina). I colleghi che partecipavano al circolo letterario e artistico "Mercoledì", di cui divenne membro, gli diedero addirittura il soprannome di "fidget". Le impressioni dei viaggi si riflettevano nel libro "Shadow of a Bird", pubblicato nel 1931 a Parigi.

Non ha favorito i bolscevichi ei loro leader, ha percepito il colpo di stato come l'inizio della morte del suo stato natale e come una tragedia personale, catturando il terrore in corso nel suo libro diario Cursed Days. Nel 1918 lasciò Mosca, trasferendosi a Odessa, e due anni dopo fu costretto a lasciare per sempre la sua patria.

All'estero

Nel 1920 lo scrittore si stabilì in Francia, trascorrendo la stagione calda nel sud-est del paese nella città medievale di Grasse e i mesi invernali a Parigi. Il distacco dalla terra natia e la sofferenza psichica hanno paradossalmente influito positivamente sul suo lavoro.

In esilio scrive dieci nuovi libri, veri e propri gioielli della letteratura mondiale. Tra questi: "The Rose of Jericho", che comprendeva poesie e opere in prosa create sulla base di viaggi in Oriente, "Mitina's Love" su un giovane morto per un amore infelice, "Sunstroke", che descriveva la passione nata come un'ossessione e intuizione. Anche i suoi romanzi brevi, inclusi nella raccolta "L'albero di Dio", sono diventati opere uniche.

"L'amore di Mitya" - ​​I. Bunin

Nel 1933, lo scrittore che raggiunse l'Olimpo letterario ricevette il premio Alfred Nobel. La scelta del Comitato è stata ampiamente influenzata dall'apparizione della sua brillante opera "La vita di Arseniev", dove ha ricreato in modo lirico, audace e profondo il suo passato e la sua patria.

Durante la seconda guerra mondiale, lo scrittore visse a Grasse, soffrendo di problemi finanziari. Non ha sostenuto le idee di una certa parte dell'emigrazione russa, pronta ad accogliere i nazisti, capace di distruggere il bolscevismo, al contrario, ha accolto con favore le realizzazioni delle forze armate sovietiche. Nel 1943 fu pubblicata la raccolta di racconti "Dark Alleys" su pensieri, sentimenti e amore, venati di tristezza, riconosciuti come l'apice della breve prosa dello scrittore.

Dopo la guerra, lo scrittore si trasferì nuovamente a Parigi, dove ricevette un'offerta dal capo dell'ambasciata sovietica A. Bogomolov per partire per l'URSS. Secondo K. Simonov, lo scrittore voleva davvero andare, ma la sua età e l'attaccamento alla Francia lo hanno fermato.

Vita personale di Ivan Bunin

L'amore mezzo infantile dello scrittore era Emilia, una giovane governante dei vicini. Ha dedicato diversi capitoli alla descrizione di questo sentimento in The Life of Arseniev. E la sua prima moglie di diritto comune fu Varya Pashchenko, figlia di un medico abbastanza benestante, diplomata al ginnasio Yelets, correttrice di bozze per l'Oryol Bulletin. Ha conquistato il diciannovenne Ivan con la sua intelligenza e bellezza. Ma la ragazza voleva avere un compagno di vita più ricco nelle vicinanze e nel 1894 lo lasciò.

La musa successiva, la greca Anna Tsakni, figlia dell'Odessa proprietaria della "Southern Review", la scrittrice si incontrò nel 1898. Si sono sposati, ma la convivenza dei giovani non ha funzionato. Voleva creare a Mosca e sua moglie decise di tornare nella sua nativa Odessa. Quando lei, già incinta, se ne andò, lo scrittore soffrì molto. Nel 1900 nacque il loro figlio Kolenka, morto all'età di 5 anni a causa della scarlattina.

Un'altra prescelta della scrittrice era Vera Muromtseva, una bellezza altamente istruita, nipote del capo della Duma di Stato. I giovani si incontrarono a Mosca nel 1906. Poiché inizialmente Tsakni non acconsentì a concedere il divorzio, riuscirono a sposarsi solo nel 1922 e vissero insieme per 46 anni. Ha chiamato suo marito Jan, lo amava moltissimo e perdonava persino l'infedeltà.

L'ultima amante dello scrittore è stata la poetessa russa Galina Kuznetsova. La loro tempestosa storia d'amore iniziò nel 1926. Un anno dopo, la giovane passione lasciò il marito e iniziò a vivere nella famiglia Bunin, scioccando la società degli emigranti russi. Ma nel 1933 portò un'altra sorpresa a coloro che la circondavano: iniziò una relazione amorosa con Margarita, la sorella del filosofo e critico letterario Fyodor Stepunov. In relazione a questa svolta degli eventi, lo scrittore, secondo le memorie dei suoi contemporanei, era in uno stato di assoluta disperazione.

Lo scrittore è morto all'età di 84 anni. Fu sepolto nel cimitero di Sainte-Genevieve-des-Bois.