Kuindzhi Arkhip Ivanovich Maestro della pittura di paesaggio Arkhip Ivanovich Kuindzhi Riproduzioni di dipinti di Arkhip Ivanovich Kuindzhi

Arkhip Ivanovich Kuindzhi (alla nascita di Kuyumdzhi; (15 (27) gennaio 1841, secondo un'altra versione 1842, la città di Karasu (Karasevka), distretto di Mariupol, provincia di Ekaterinoslav, Impero russo - 11 (24) luglio 1910, San . Pietroburgo, Impero russo) - Artista russo di origine Urum, maestro della pittura di paesaggio.

Arkhip Kuindzhi (tradotto dal cognome turco Urum Kuyumdzhi significa "orafo") è nato a Mariupol (l'odierna regione ucraina di Donetsk) nel quartiere di Karasu, nella famiglia di un povero calzolaio. Nella metrica, è stato elencato sotto il nome Yemendzhi - "lavoratore". Il ragazzo ha perso presto i suoi genitori ed è stato allevato dalla zia e dallo zio paterno. Con l'aiuto dei parenti, Arkhip imparò la grammatica greca da un insegnante di greco, poi, dopo i compiti, frequentò per qualche tempo la scuola cittadina. Secondo i ricordi dei suoi compagni, studiava male, ma anche allora amava dipingere e dipingere su qualsiasi materiale adatto: muri, recinzioni e ritagli di carta.

Il ragazzo viveva in grande povertà, quindi fin dalla prima infanzia fu impiegato - oche al pascolo, prestò servizio con l'appaltatore Chabanenko nella costruzione della chiesa, dove fu incaricato di tenere registri di mattoni, poi prestò servizio con il commerciante di grano Amoretti. Fu quest'ultimo (secondo un'altra versione, fu un suo conoscente, il mercante di grano Durante) che una volta notò i disegni di Arkhip e gli consigliò di recarsi in Crimea dal famoso pittore Ivan Konstantinovich Aivazovsky. Nell'estate del 1855, Kuindzhi arrivò a Feodosia e cercò di diventare apprendista dell'artista, ma gli fu solo ordinato di macinare la vernice e dipingere la recinzione. Un piccolo aiuto nella pittura è stato fornito ad Arkhip Ivanovich solo da un giovane parente di Aivazovsky, che ha copiato i dipinti del maestro e poi lo ha visitato. Dopo due mesi di vita a Feodosia, Arkhip è tornato a Mariupol, dove ha iniziato a lavorare come ritoccatore per un fotografo locale, ma pochi mesi dopo è partito per Odessa, dove ha ripreso a ritoccare. Tre anni dopo, nel 1860, il giovane partì per Taganrog, dove fino al 1865 lavorò come ritoccatore nello studio fotografico di S. S. Isakovich (via Petrovskaya, 82). Allo stesso tempo, ha cercato di aprire il proprio studio fotografico, ma senza successo.

Nel 1865 Kuindzhi decise di entrare all'Accademia delle arti e partì per San Pietroburgo, tuttavia i primi due tentativi fallirono. Infine, ha creato il dipinto "Tatar saklya in Crimea", scritto sotto l'evidente influenza di Aivazovsky, che non è sopravvissuto fino ad oggi, che ha esposto in una mostra accademica nel 1868. Di conseguenza, il 15 settembre, il Consiglio dell'Accademia delle arti ha assegnato a Kuindzhi il titolo di artista libero. Tuttavia, solo dopo aver presentato domanda al Consiglio Accademico, gli fu consentito di sostenere gli esami in materie maggiori e speciali per ottenere il diploma. Nel 1870, Kuindzhi ricevette il titolo di artista non di classe e al terzo tentativo divenne volontario presso l'Accademia Imperiale delle Arti. In quel momento, incontrò gli Erranti, tra i quali I. N. Kramskoy e I. E. Repin. Questa conoscenza ha avuto una grande influenza sul lavoro di Kuindzhi, segnando l'inizio della sua percezione realistica della realtà.

La passione per le idee degli Erranti portò Kuindzhi a creare opere come "Autumn thaw" (1872, State Russian Museum, San Pietroburgo), per le quali ricevette il titolo di artista di classe, "The Forgotten Village" (1874, State Tretyakov Galleria, Mosca), "Tratto Chumatsky a Mariupol" (1875, Galleria Statale Tretyakov, Mosca). Questi dipinti erano dominati dall'idea sociale, dal desiderio di esprimere i propri sentimenti civici, quindi erano dipinti con colori scuri e cupi. È vero, l'ultima immagine si è distinta tra loro e altri paesaggi erranti con una gamma di colori più diversificata e complicate soluzioni cromatiche, che hanno in qualche modo alleviato la sensazione di pesantezza e ottusità e hanno introdotto nell'opera un tocco di simpatia per gli eroi raffigurati. Tutte queste opere sono state esposte nell'ambito delle mostre dell'Associazione dei Viandanti e hanno avuto un grande successo. Cominciarono a parlare di Kuindzhi e del suo lavoro e, credendo nelle proprie forze, smise di frequentare le lezioni all'Accademia.

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L'artista Arkhip Kuindzhi è un maestro della pittura di paesaggio famoso in tutto il mondo, autore di dipinti straordinari con un destino straordinario. Tuttavia, il suo destino è molto simile a quello della maggior parte degli artisti russi del diciannovesimo secolo.

Biografia dell'artista Arkhip Ivanovich Kuindzhi

Arkhip Kuinzhi

Non ci sono informazioni affidabili sulla data e sul luogo di nascita di Arkhip Ivanovich. Qualcuno sostiene che il futuro artista sia nato nel gennaio 1841, secondo altre fonti questo evento ebbe luogo nel 1842.

Approssimativamente le stesse informazioni "affidabili" sono disponibili sul nome del pittore. Nella metrica sulla nascita di un bambino appare il cognome Emendzhi (tradotto come "lavoratore"), e successivamente Emendzhi si trasformò in Kuindzhi (tradotto da Urum - orafo).

Questa è la stessa versione sulle radici greche dell'artista. Piuttosto, è possibile, con un alto grado di certezza, parlare di radici tartare.

Il fratello dell'artista ha preso il nome Zolotarev.

Tuttavia, lo stesso Arkhip Ivanovich si è sempre definito russo.

Ora torniamo all'infanzia dell'artista.

L'artista Arkhip Kuindzhi è nato nella famiglia di un povero calzolaio. Nella prima infanzia, Arkhip Ivanovich divenne orfano e visse nella famiglia di suo zio. La famiglia era molto povera e il ragazzo lavorava fin dalla prima infanzia: pastore di oche, lavorava nell'edilizia, serviva in una panetteria.

Ha studiato privatamente con un insegnante di greco e per qualche tempo ha frequentato le lezioni in una vera scuola. Successivamente, i compagni di Arkhip hanno ricordato che faceva male e l'unico argomento che affascinava il ragazzo era il disegno. Kuindzhi ha disegnato non solo su carta, ma anche sui muri degli edifici, sul recinto della scuola, ecc.

Il panettiere Amoretti, per il quale lavorava Kuindzhi, vide i disegni di Arkhip e consigliò a Kuindzhi di andare da Ivan Aivazovsky in Crimea e diventare uno studente del famoso artista.

Nell'estate del 1855, il futuro artista raggiunse a piedi Feodosia. Per niente vicino. I paesaggi della Crimea hanno semplicemente affascinato Arkhip. Ma Aivazovsky non era in Crimea in quel momento, e Kuindzhi chiese aiuto ad Adof Fessler, che lavorava per Aivazovsky come copista. Fessler era in sintonia con il desiderio di Arkhip di studiare e divenne il primo vero insegnante di pittura nella vita del ragazzo.

Kuindzhi rimase a casa di Aivazovsky per diversi mesi: studiò e attese il ritorno del famoso artista. Tuttavia, Aivazovsky non vedeva talento in un ragazzo modesto e timido e si rifiutava di prendere lezioni con Kuindzhi. Aivazovsky ha incaricato Arkhip di mescolare i colori e ha ordinato ... di dipingere il recinto intorno a casa sua.

Deluso e semplicemente distrutto da un'accoglienza così fredda, Kuindzhi partì per tornare in una panetteria a Mariupol.

Tuttavia, a Mariupol, Arkhip ha trovato lavoro come ritoccatore presso un fotografo locale. Arkhip ha lavorato in uno studio fotografico per diversi mesi, ha messo da parte dei soldi e si è trasferito a Odessa, dove ha nuovamente trovato lavoro come ritoccatore, ma già con un fotografo di Odessa. Poi c'era Taganrog e ancora il lavoro di un ritoccatore. Arkhip ha anche provato ad aprire il suo studio fotografico, ma senza successo.

Ci sono voluti 10 anni per ritoccare le foto di altre persone, per sperimentare il fallimento che lo ha colpito con Aivazovsky. E infine, nel 1865, Kuindzhi decise di entrare all'Accademia Imperiale delle Arti.

Pietroburgo ha incontrato il futuro artista molto freddamente: due tentativi di entrare nell'accademia sono finiti tristemente. Sembrava che i fallimenti avrebbero spezzato Arkhip, ma non abbandonò la pittura e nel 1868 offrì il suo dipinto "Tatar saklya in Crimea" per una mostra accademica.

Il 15 settembre 1868, il Consiglio dell'Accademia delle arti conferì ad Arkhip Ivanovich Kuindzhi il titolo di artista libero.

Tuttavia, l'artista ha dovuto richiedere allo stesso Consiglio il permesso di sostenere gli esami per il diploma.

Due anni dopo, nel 1870, Kuindzhi ricevette il titolo di artista non di classe.

Tre volte l'artista ha superato gli esami per il diritto a diventare volontario dell'Accademia e, alla fine, ha ottenuto questo diritto.

Durante questo periodo, Arkhip Ivanovich divenne amico di I.E. Repin e I.N. Kramsky. Questo incontro ha avuto un ruolo importante nel destino creativo dell'artista: è stato portato via dalle idee del vagabondaggio. E il risultato di questa passione è stato il dipinto "Autumn thaw", "Forgotten village" e "Chumatsky tract in Mariupol". Gli ultimi due dipinti sono finiti molto rapidamente nella Galleria Tretyakov e per il "disgelo autunnale" Arkhip Kuindzhi è stato insignito del titolo di artista di classe.

villaggio dimenticato

Tratto Chumatsky a Mariupol

disgelo autunnale

Tutte e tre le opere sono state esposte alla mostra dell'Associazione dei vagabondi e hanno fatto colpo: hanno iniziato a parlare di Kuindzhi e delle sue opere.

L'artista, infine, ha creduto nel suo talento, nella sua forza. E ha smesso di frequentare le lezioni all'Accademia.

Tuttavia, Kuindzhi non era così portato via dalle idee del vagabondaggio da abbandonare completamente la visione del suo percorso nella pittura.

All'inizio degli anni Settanta l'artista visitava spesso l'isola di Valaam (era il luogo preferito dai paesaggisti di San Pietroburgo) e dipingeva due paesaggi molto interessanti: "Sull'isola di Valaam" e "Lago Ladoga".

Sull'isola di Valaam

Lago Ladoga

Non pensi che in pochi anni di creatività siano stati dipinti solo due paesaggi. "Sull'isola di Valaam" e "Lago Ladoga" sono diventati un'altra tappa del lavoro dell'artista: è stata una svolta nel paesaggio itinerante, o meglio un allontanamento dal movimento itinerante. Natura realistica con elementi romantici. E il vagabondaggio non implica romanticismo.

Il 1873 fu un anno di grande successo per l'artista. Questo è il successo dei paesaggi di Valaam e l'esposizione del dipinto "Snow" alla mostra della Society for the Encouragement of Artists. E ancora un enorme successo. Nel 1874, il dipinto "Snow" ricevette una medaglia di bronzo in una mostra internazionale a Londra.

Nel 1875 l'artista parte per la Francia, ma è impegnato, in misura maggiore, non nella pittura, ma nell'ordinare un frac da sposa. Fin dall'infanzia, anni poveri, Arkhip era innamorato della figlia di un ricco mercante di Mariupol, Vera Ketcherdzhi-Shapovalova. E poi è successo un miracolo: la bella (ei suoi genitori) hanno accettato questo matrimonio.

Dopo il matrimonio, i giovani partono per Valaam. In questo felice anno, l'artista ha dipinto "La steppa" e la sua famosa "Notte ucraina". Gli storici dell'arte affermano che il periodo romantico nel lavoro dell'artista è iniziato con la "Notte ucraina". E penso che il periodo romantico sia iniziato con il matrimonio e l'apparizione nella vita dell'artista della sua fede.

Notte ucraina

Steppa. Niva

Nel 1875 Kuindzhi fu accettato nell'Associazione degli Erranti, ma era già lontano dalle idee degli Erranti. Non vuole aprire le ulcere e interpretare la vita. Kuindzhi ha una visione diversa della pittura e del suo posto: mostrare la bellezza e godersi la bellezza.

Nel 1878, la giovane coppia si recò a Parigi per l'Esposizione Universale. Le opere di Kuindzhi deliziano i parigini e gli ospiti della mostra. I critici di tutto il mondo parlano e scrivono del talentuoso artista russo.

Di ritorno dalla mostra, Arkhip Ivanovich inizia a scrivere "Serata in Ucraina". Dipingerà questo quadro per 23 anni.

Serata in Ucraina

Nel marzo 1879 A.I. Kuindzhi interrompe finalmente la sua relazione con l'Associazione degli Erranti. Il motivo della rottura è stato un articolo di autore sconosciuto su uno dei giornali. L'autore è stato molto critico nei confronti del lavoro degli Erranti, ma Kuindzhi è stato sottoposto a critiche dispregiative speciali. Divenne presto chiaro che l'autore dell'articolo era M.K. Klodt.

All'incontro, Kuindzhi ha chiesto che Klodt fosse espulso dai ranghi degli Erranti, ma l'incontro ha rifiutato di soddisfare questa richiesta. E poi ha lasciato l'Associazione. AI Kuinzhi.

E presto Kuindzhi organizzò, nella Society for the Encouragement of Artists, una mostra di un solo dipinto. Il pittore ha pensato a questa insolita mostra nei minimi dettagli: le finestre della sala erano drappeggiate e il quadro (era "La notte al chiaro di luna sul Dnepr") era illuminato da un raggio di luce elettrica.

Notte di luna sul Dnepr

La mostra è stata un successo senza precedenti e ha suscitato un vero scalpore nel mondo.

Purtroppo, l'immagine è stata dipinta con vernici a base di bitume. Successivamente, si è scoperto che le vernici per asfalto si decompongono e si scuriscono sotto l'intensa influenza della luce e dell'aria.

Il dipinto è stato acquistato dal Granduca Konstantin, che si è semplicemente innamorato di questo paesaggio e ha deciso di portarlo con sé in un viaggio intorno al mondo. Sotto l'influenza dell'aria e della luce del mare, la composizione dei colori è cambiata ... E oggi abbiamo l'opportunità di ammirare non la bellezza incontaminata che tanto impressionava il pubblico 150 anni fa, ma solo gli echi della bellezza. Tuttavia, gli storici dell'arte affermano che anche oggi l'immagine colpisce per la sua profondità, potenza e bellezza.

Ispirato dal successo di Kuindzhi nel 1881, organizza una mostra di un dipinto per il boschetto di betulle. E ancora successo.

Boschetto di betulle

Nel 1882 la mostra del dipinto "Dnepr al mattino" finì con un fallimento. Scetticismo pubblico, ottime recensioni di storici e critici d'arte.

Dnepr al mattino

Nello stesso anno l'artista organizza una mostra di due dipinti: "Birch Grove" e "Moonlight Night on the Dnieper". E per molti anni si ritira nel suo laboratorio.

Cosa è successo e perché l'artista ha scelto l'isolamento volontario al culmine della sua fama? Non c'è risposta a questa domanda.

Nel 1886, non lontano dal villaggio di Kikeneiz (in Crimea), la famiglia Kuindzhi acquistò 245 acri di terra, costruì una capanna in questo sito e godette di una serena felicità. Qualche tempo dopo, in questo luogo appare una piccola tenuta di famiglia, Sara Kikeneis.

Molti anni dopo, l'artista porterà i suoi studenti nella tenuta all'aria aperta.

Nel 1901 Kuindzhi rinunciò alla clausura volontaria e mostrò, dapprima solo a studenti e amici, e poi al pubblico, quattro dei suoi dipinti: la "Serata in Ucraina" completata, il nuovo "Cristo nell'orto del Getsemani", il terzo versione di "Birch Grove" e già una volta mostrata senza successo "Dnepr al mattino".

Cristo nell'orto del Getsemani

Il pubblico era assolutamente felice!

Nel novembre 1901 l'artista organizza una grande mostra pubblica di opere. Questa è stata l'ultima mostra. Più I.A. Kuindzhi non ha mostrato al pubblico le sue opere.

Dopo la mostra di novembre, sono state dipinte "Rainbow", "Red Sunset", "Night" e altre opere dell'artista. Ma il pubblico ha visto questi dipinti dopo la morte del pittore.

Se l'artista non ha esposto il suo lavoro, con quale reddito viveva?

Al culmine della sua fama e del suo benessere finanziario, Kuindzhi acquistò una grande casa a San Pietroburgo (sull'isola Vasilyevsky), la ristrutturò e trasformò la casa in una casa redditizia, ad es. destinato all'affitto di appartamenti, come si direbbe adesso. Questa casa ha dato all'artista un reddito molto dignitoso. Nel 1904 Kuindzhi donò 100.000 rubli all'Accademia per l'emissione di 24 premi annuali. Ci sono state anche altre donazioni significative.

E la famiglia Kuindzhi viveva abbastanza modestamente.

Nell'estate del 1910, in Crimea, l'artista si ammalò di polmonite. Su insistenza dei medici, la moglie ha trasportato il marito malato a San Pietroburgo, ma i medici erano impotenti. Nel luglio 1910 l'artista morì. Fu sepolto nel cimitero di Smolensk a San Pietroburgo.

E Vera Leontievna Kuindzhi è sopravvissuta a suo marito di 10 anni. Morì nel 1920 di fame.

Ho raccolto una piccola galleria del lavoro dell'artista. Spero che apprezzerai il lavoro del grande paesaggista russo.

Dipinti di Arkhip Ivanovich Kuindzhi

Dopo la pioggia

Gola di Darial. Notte al chiaro di luna

effetto tramonto

Mare. Crimea

Pesca nel Mar Nero

Cipressi in riva al mare. Crimea

Elbrus in serata

Elbrus. Notte al chiaro di luna

Lago della Foresta. Nuvola

Vista della Cattedrale di Sant'Isacco al chiaro di luna

Tramonto nella steppa

Macchie di chiaro di luna nella foresta. Inverno

Giardino floreale. Caucaso

Non ci sono artisti di talento nella storia che avrebbero vissuto una vita ordinaria, inespressiva, piena di felicità e successo. Questo perché il talento è sempre lo stesso, sempre in anticipo sui tempi, sempre bisognoso di persone affini. Ma sullo sfondo generale difficile e tragico, la vita di Kuindzhi sembra piuttosto felice e di successo. Ma questo è solo a prima vista.

Il figlio del calzolaio greco Kuindzhi Arkhip divenne presto orfano. Le famiglie greche sono numerose, quindi il futuro artista è riuscito a scappare dal rifugio. È stato allevato a casa di suo zio e non si sentiva almeno privato di qualcosa. Non ha mai ricevuto un'istruzione sistematica, nonostante il fatto che i suoi tutori abbiano fatto sforzi per garantire che Arkhip ricevesse un'istruzione. Il ragazzo era interessato a una sola cosa al mondo: dipingere o disegnare. I suoi fratelli sul banco di scuola hanno ricordato che nulla poteva strappare Arkhip dal suo passatempo preferito. Come base per i suoi esperimenti artistici, il giovane Kuindzhi ha utilizzato tutto ciò che ha attirato la sua attenzione: recinzioni, muri, una spiaggia sabbiosa, cartelloni pubblicitari. Non c'era tempo per lo studio.

La famiglia in cui è stato allevato Arkhip Kuindzhi era numerosa, ma per niente ricca. Pertanto, il futuro grande maestro era abituato a lavorare fin dalla tenera età. Ha lavorato nei cantieri, nei negozi, nelle panetterie. Fu nella pasticceria che il proprietario, amico del custode, attirò l'attenzione sulla sua passione per il disegno. Su suo consiglio, Arkhip va in Crimea, ad Aivazovsky, per chiedere uno studente.

Non ho visto inclinazioni speciali in un adolescente giovane e sfacciato e gli ho suggerito di dipingere la recinzione e in generale di aiutare nelle faccende domestiche. Solo il fratello del grande pittore marino discese alla formazione di Arkhip. Ha dato diverse lezioni al giovane greco. Tre anni di permanenza nello studio di Aivazovsky non sono passati senza senso. Kuindzhi (il cambio di nome era dovuto al suo suono turco, che non rendeva la vita più facile a un artista in Russia) imparò a mescolare i colori e persino a creare le proprie sfumature, che guadagnarono rispetto anche dal grande maestro.

All'età di 17 anni, ad Arkhip fu accennato che era ora di iniziare una vita indipendente. Ha fatto proprio questo, trovando lavoro nell'officina di... un fotografo! Per cinque anni, Kuindzhi ha ritoccato meticolosamente i negativi di un famoso fotografo. I successi in questo difficile compito furono così brillanti che ad Arkhip fu fortemente consigliato di pensare di aprire il proprio studio fotografico. L'uomo d'affari di Arkhip non ha funzionato, ma è nata un'idea ...

Nel 1865, all'età di 24 anni, Kuindzhi partì per San Pietroburgo. Sta cercando di entrare all'accademia d'arte. Senza successo. Anche il tentativo successivo fu vano. Per la terza volta, Kuindzhi è andato agli esami, portando con sé il suo primo dipinto indipendente. Il comitato di selezione, dopo aver studiato attentamente la tela (il dipinto non è stato conservato, si conosce solo il nome - "Tatar saklya in Crimea"), è giunto alla conclusione che l'autore potrebbe benissimo ricevere il titolo di "artista libero" . Il titolo ha fornito opportunità, ma non ha fornito reddito. È noto che Kuindzhi fu ammesso all'Accademia solo due anni dopo.

L'accademia non è stata completata. Non appena l'abilità di Kuindzhi è stata riconosciuta dal pubblico e dalla critica, Arkhip ha considerato la sua educazione completata. Gli anni '70 del XIX secolo divennero il periodo di massimo splendore del lavoro dell'artista. Ogni nuova opera veniva accolta con straordinaria ammirazione. La critica soffocata dalla gioia, il pubblico si è riversato nella mostra.

Fu in quel momento che cadde il felice matrimonio di Kuindzhi con la figlia di un ricco mercante, l'unione trionfante del gruppo Wanderers, la ricerca di nuove sfumature e modi di rappresentare la luce. È stata la capacità di trasmettere la luce nei dipinti di Kuindzhi ad attrarre e sorprendere di più. L'artista è stato il primo ad allestire mono-mostre in stanze buie, ottenendo effetti sorprendenti con l'ausilio di un raggio di luce elettrica diretto sul quadro.

La società si aspettava solo capolavori dal maestro e niente di più. Un decennio di duro lavoro ha esaurito l'artista. Il suo dipinto "Dnepr in the Morning" non ha suscitato scalpore, le critiche hanno accettato l'opera con molta freddezza. Per Kuindzhi, questa è stata una tragedia. L'artista rompe con gli "erranti" e cessa di esporre quadri. Il ritiro è durato 20 anni...

Per tutto questo tempo, Kuindzhi ha lavorato sodo, insegnando in un corso all'Accademia, ma non esponendo una sola opera. I ricercatori sono ancora perplessi sulle ragioni di un così lungo "silenzio". Vengono proposte varie versioni: da una banale crisi creativa a un'intensa ricerca di un nuovo stile. Una cosa è nota, durante questo periodo l'artista crea circa duecento schizzi, che oggi sono accettati come opere finite ed esempi impeccabili dell'impressionismo russo.

All'inizio del XX secolo, il "silenzio" è rotto. Il maestro espone più opere contemporaneamente e fa colpo. Gli ultimi anni della vita di Kuindzhi sono insolitamente movimentati. Lavora all'Accademia, viaggia spesso all'aria aperta ed è attivamente coinvolto in opere di beneficenza.

La generosità di Kuindzhi è ammirevole. Finanzia i viaggi di lavoro di giovani artisti in Europa, istituisce borse di studio per gli studenti dell'Accademia e crea un proprio fondo. Furono anni di riconoscimenti, fama e prosperità.

Kuindzhi morì di polmonite, che riuscì a raccogliere nella calda estate del 1910 in Crimea.

Puoi vedere i paesaggi di uno dei più brillanti artisti domestici del XIX secolo. Preparati per la mostra e leggi l'articolo della storica dell'arte Inna Pulikova su cinque dipinti che hanno determinato il percorso creativo di Kuindzhi.

"Disgelo autunnale", 1870-1872

Arkhip Kuindzhi è nato a Mariupol in una famiglia povera di un calzolaio greco. L'anno esatto di nascita è sconosciuto: nei documenti di Kuindzhi erano indicate date diverse, dal 1840 al 1843. Rimase orfano presto e fu cresciuto da parenti da parte di suo padre. Kuindzhi amava disegnare fin dall'infanzia e un giorno i suoi disegni furono notati da un commerciante di grano per il quale lavorava Arkhip. Ha invitato il giovane artista ad andare a Feodosia da Ivan Aivazovsky e gli ha fornito una lettera di raccomandazione. Tuttavia, il famoso pittore non ha preso il ragazzo come studente.

Dopo aver lavorato per qualche tempo come ritoccatore in negozi di fotografia in diverse città, Kuindzhi si è trasferito a San Pietroburgo. I ricercatori non sono d'accordo sul fatto che fosse uno studente ufficiale dell'Accademia delle arti, tuttavia confermano che nel 1868 Kuindzhi presentò le sue opere a una mostra accademica. Quindi il Consiglio dell'Accademia lo ha riconosciuto degno del titolo di artista libero e, due anni dopo, di artista fuori classe.

Alla fine degli anni '60 dell'Ottocento incontrò gli Erranti e scrisse una serie di opere influenzate dalla loro idea di rappresentare la realtà così com'è. Il paesaggio di genere "Autumn Thaw", scritto in quel periodo, gli ha conferito il titolo di artista di classe.

"Sull'isola di Valaam", 1873

All'inizio degli anni 1870, molti artisti furono attratti dalla natura aspra e bella dell'isola di Valaam sul lago Ladoga. Anche Kuindzhi ha visitato lì: vedute romantiche del nord russo sono apparse nei suoi dipinti "Lago Ladoga" e "Valaam". In questo momento, si è completamente allontanato dalle tradizioni classiche e dall'imitazione dell'antichità, dall'idealizzazione dell'immagine della natura. In una certa misura, ciò è stato facilitato dalla crescente popolarità delle scienze naturali e dall'approccio scientifico allo studio della natura in Russia in quel momento. Nel 1873 Kuindzhi lavorò al dipinto "Sull'isola di Valaam", voci su cui, prima del suo completamento, iniziarono a diffondersi tra gli artisti di San Pietroburgo.

Ilya Repin ha scritto a Pavel Tretyakov sull'opera ancora incompiuta di Kuindzhi: "... a tutti piace terribilmente, e non oltre Kramskoy è venuto a trovarmi oggi - è felicissimo di lei". È del tutto possibile che sia stato dopo le recensioni di approvazione di molti artisti che Pavel Tretyakov abbia incaricato suo fratello Sergei, arrivato a San Pietroburgo, di acquistare il dipinto "Sull'isola di Valaam". È diventata la prima opera di Kuindzhi nella collezione della futura Galleria Tretyakov. Questo dipinto, presentato alla mostra accademica, era chiaramente più forte delle opere di altri artisti e la fama di Kuindzhi crebbe in modo esponenziale.

Anche Fyodor Dostoevskij nella rivista "Citizen" ha definito "Sull'isola di Valaam" un paesaggio nazionale.

"Notte ucraina", 1876

Collezione della Galleria Statale Tretyakov

Nel 1876, la 5a mostra degli Erranti si tenne presso l'Accademia delle Scienze non riscaldata: l'Accademia delle Arti non permise agli Erranti di guadagnare popolarità nelle sue sale, ei visitatori guardarono i dipinti senza togliersi cappelli e galosce. In questa mostra, Kuindzhi ha presentato il dipinto "Ukrainian Night", che ha letteralmente sbalordito pubblico, artisti e critici. Il paesaggio ha stupito il pubblico con il modo in cui la brillante luce della luna è raffigurata sulle pareti bianche delle capanne di fango sullo sfondo della profonda oscurità blu della notte.

Nelle recensioni del paesaggio è stato persino ascoltato un termine speciale: "punto di Kuindzhev". I critici hanno notato "notizie e un effetto di potere senza precedenti ... Nell'illusione del chiaro di luna, Kuindzhi è andato il più lontano, anche Aivazovsky". Il quotidiano Russkiye Vedomosti ha scritto che una folla è costantemente in piedi vicino all'immagine, il cui entusiasmo non ha fine. Uno dei critici d'arte più influenti di quel tempo, Vladimir Stasov, ha valutato il significato di questo lavoro come segue: "Se [Kuindzhi] scrivesse solo i suoi "Veduta della Finlandia", "Villaggio dimenticato", "Steppa", "Chumatsky Trakt", sarebbe solo un buon paesaggista, di cui se ne possono citare molti altri. Ma è stato dopo la "notte ucraina", secondo Stasov, che "ha intrapreso la sua strada estremamente originale".

"Boschetto di betulle", 1879

Collezione della Galleria Statale Tretyakov

Le opere di Arkhip Kuindzhi hanno continuato a suscitare ammirazione tra i visitatori delle sue mostre. Hanno discusso delle leggi dell'ottica, del chiaro di luna, hanno cercato di capire come si crea un bagliore sorprendente nei suoi dipinti. Anche l'Accademia delle Arti ha riconosciuto il successo dell'artista, ma non gli ha conferito il titolo di accademico, limitandosi al titolo di artista di 1° grado. Nel 1878 Kuindzhi, insieme alla moglie Vera, si recò a Parigi all'Esposizione Mondiale, dove presentò diversi paesaggi nella sezione dell'arte russa. La stampa francese non li ha ignorati - ha scritto il critico Edmond Duranty, che ha difeso gli impressionisti: “Kuindzhi è senza dubbio il più curioso, il più interessante tra i giovani pittori russi. La nazionalità originaria si fa sentire in lui ancor più che negli altri..

Le opere di Kuindzhi sono state molto apprezzate dai suoi colleghi. Nel 1879, l'apertura della settima mostra degli Erranti fu deliberatamente ritardata di una settimana in modo che l'artista potesse completare i tre grandi dipinti promessi agli organizzatori.

Uno di questi dipinti - "Birch Grove" - ​​​​ha permesso di apprezzare il nuovo Kuindzhi, che ha lavorato magistralmente con il colore nello spirito degli impressionisti e dei post-impressionisti. Anche Alexander Benois lo ha notato, chiamando Kuindzhi "Monet russo".

"Notte di luna sul Dnepr", 1880

Collezione del Museo di Stato Russo

Il dipinto "Moonlight Night on the Dnieper" è stato dipinto da Arkhip Kuindzhi nel momento in cui ha finalmente lasciato l'Associazione delle mostre itineranti: la necessità di inserirsi in un programma specifico di questa associazione ha incatenato l'artista. I dipinti di Kuindzhi erano estremamente popolari. Ad esempio, nell'inverno del 1881, l'autore ha mostrato a tutti nel suo studio "Moonlight Night on the Dnieper", che ha affascinato il pubblico con l'argenteo chiaro di luna, aprendolo per due ore la domenica. Quindi per il quadro - un caso senza precedenti in Russia - è stata organizzata una mostra nella sala della Society for the Encouragement of Arts, dove è stata esposta solo questa tela.

L'artista Yakov Minchenkov ha ricordato: "... la sala espositiva non ha accolto il pubblico, si è formata una coda e le carrozze dei visitatori si sono trascinate lungo l'intera via Morskaya." Il dipinto è stato acquisito dal Granduca Konstantin Nikolaevich, che ha scattato "Moonlight Night ..."- nonostante la persuasione di Turgenev - con lui in giro per il mondo. Ciò non ha giovato all'immagine: i suoi colori hanno iniziato a scurirsi.

Alla ricerca di nuove spettacolari soluzioni cromatiche, Kuindzhi ha sperimentato vernici, vari pigmenti e ha studiato l'effetto della luce sui materiali. Le sue sperimentazioni, che suscitarono grande interesse tra i suoi colleghi, non furono però supportate da altri artisti, che temevano (giustamente) la fragilità dei nuovi accostamenti cromatici.

Nel 1882, all'apice del successo e della popolarità, Arkhip Kuindzhi interruppe il suo lavoro ufficiale di artista e smise di esporre. Tutte le opere realizzate negli anni rimanenti (circa 500 dipinti) divennero note solo dopo la sua morte. Kuindzhi era finanziariamente indipendente, i suoi dipinti furono venduti, il che gli permise di acquistare la tenuta Sara-Kikeneiz in Crimea per 245 acri. Ha viaggiato per il Caucaso, insegnato e preso parte al complesso processo di rinnovamento dell'Accademia delle Arti.

L'ultima mostra delle opere di Kuindzhi ebbe luogo nel 1901. Dopo la morte dell'artista nel 1910, secondo il testamento in cui si prendeva cura di tutte le persone a lui vicine, il suo capitale (453.300 rubli) e l'intero patrimonio artistico, stimato in mezzo milione di rubli, furono trasferiti al Società intitolata a A.I. Kuinzhi.

La tenacia di un povero ragazzo greco, che, nonostante tutte le circostanze, è diventato l'orgoglio della pittura russa, è sorprendente. Una breve biografia di Kuindzhi parla dello straordinario talento, determinazione e anima generosa del grande pittore.

Infanzia e giovinezza

La sorpresa è già un tale dettaglio che la data esatta della nascita di Kuindzhi non è stata stabilita. La biografia inizia con esitazione: 1841 o 1842. Non importa, ma è strano. Allo stesso modo insolito, la traduzione del suo cognome, che significava orafo, si rifletterà in tutta la sua attività di pittore. Arkhip è rimasto orfano presto. È stato allevato da parenti poveri. Studiando senza diligenza, disegnava continuamente su tutti i frammenti di carta che gli capitavano solo a portata di mano.

La povertà e la povertà lo costrinsero a pascolare oche, lavorare come contabile di mattoni e poi come commerciante di pane. Ma c'era una sete da disegnare, che lo ha portato a Feodosia. Il quattordicenne Kuindzhi, la cui biografia era appena iniziata, sognava di diventare uno studente del grande IK Aivazovsky. Ma non ha funzionato: gli è stato affidato solo il compito di macinare le vernici e dipingere la recinzione. Tornò nella sua nativa Mariupol e divenne un ritoccatore, non dipingendo, ma qualcosa di simile. Fino all'età di 24 anni si è precipitato lungo la costa del Mar Nero, lavorando lo stesso.

Pietroburgo

All'Accademia delle arti nessuno aspettava Kuindzhi a braccia aperte. La biografia a San Pietroburgo è iniziata con tentativi infruttuosi di imparare l'alta arte. Semplicemente non è stato accettato nell'Accademia. Ma tre anni dopo, ha dipinto un quadro che ha esposto alla mostra dell'Accademia. Poi è stato finalmente notato, insignito del titolo di artista libero e persino autorizzato a superare gli esami nella sua specialità. La biografia di Kuindzhi, che ha ricevuto un diploma, è stata arricchita dalla sua conoscenza con gli Erranti. Nel 1875 espose la sua opera "Tratto Chumatsky a Mariupol".

Non ha ancora quel Kuindzhi, che rappresentiamo tutti in opere indipendenti più mature. Questa è una tela realistica, caratteristica degli Erranti: colore cupo, sporco impraticabile. Tutto è ispirato al tema della vita senza speranza delle persone, tanto amato dagli Erranti. Ma è stato notato e, credendo in se stesso e allontanandosi dalla "Partnership", Kuindzhi, la cui biografia è ancora instabile, parte per gli schizzi a nord.

Sviluppo

Crea paesaggi "Sull'isola di Valaam", "Lago Ladoga", che attirano l'attenzione del pubblico. Arkhip Kuindzhi, la cui biografia è in aumento, può permettersi di sposare una ragazza che ama da tempo. Un anno dopo, espone un'immagine che ha colpito non solo il pubblico, ma anche sofisticati colleghi artisti: "Ukrainian Night".

Questo è un punto di svolta nella creatività visibile a tutti, un'innovazione esotica insita solo in lui. Ora Kuindzhi inizierà a pensare a tutto: sia i temi che lo stile di scrittura, sviluppando autonomamente i suoi risultati, studiando a fondo vernici, colori ed effetti di luce, godendosi il loro meraviglioso gioco. Nel 1878, in una mostra a Parigi, dove arrivò Kuindzhi con la giovane moglie, stupì il pubblico francese con una mostra delle sue opere. È stato riconosciuto come il pittore più russo e più originale. Nello stesso anno, ha iniziato a lavorare su cui avrebbe lavorato per 23 anni - "Serata in Ucraina". In Francia studiò l'impressionismo e, sotto la sua influenza, scrisse in seguito tre paesaggi: "Nord", "Bosco di betulle" e "Dopo la pioggia".

Attesa da tempo, come un ascesso, è avvenuta l'uscita dalla "Partnership of the Wanderers", dopodiché Kuindzhi espone un dipinto: "Moonlight Night on the Dnieper". È stata un'esplosione. Non c'è da stupirsi che l'artista abbia sperimentato così tanto con i colori e l'illuminazione, che ha reso speciale in mostra, oscurando la sala ed evidenziando la sua tela con la luce. Ma l'ignoranza della chimica ha giocato un brutto scherzo al lavoro: nel tempo i colori si sono scuriti e ora non fa un'impressione iniziale, sebbene sia ancora bello.

Questa è già una nuova fase della creatività, è nato l'artista-filosofo Arkhip Ivanovich Kuindzhi. La biografia parla delle sue riflessioni sulla realtà, su altri modi di esprimerla sulla tela. Cerca di comprendere la profondità del mondo materiale. Ricorda che una volta era solo un orfano poco istruito, quasi impoverito che non si era laureato all'Accademia delle arti. A quali altezze di spirito, con talento e diligenza, può elevarsi una persona!

Riservatezza

Nel 1881-1882, Kuindzhi organizzò altre due mostre, durante le quali mostrò Birch Grove, che rimbombava rumorosamente tra gli amanti dell'arte, e Dnepr in the Morning. Questo lavoro è stato accolto con grande moderazione. Successivamente il pittore si ritirò dalla vita pubblica per quasi vent'anni. La biografia non può dare una spiegazione per l'isolamento di una persona così famosa come l'artista Kuindzhi. Allo zenit della fama, scompare dal campo visivo del pubblico e della critica.

Lavorare da soli

Kuindzhi lavora creando nuove vernici che devono essere stabili e non cambiare il loro aspetto nel tempo e sotto l'influenza dell'aria. Scrive sempre più nuovi lavori, cercando una direzione stilistica diversa. Nel 1886 acquista un pezzo di terra in Crimea, dove, vivendo con la moglie e gli studenti, lavora nella stagione calda, seguendo l'esempio degli impressionisti, all'aria aperta e scrive “Veduta del mare e della costa. Crimea", "Costa del mare. Veduta della Crimea”, “Crimea. Yayla”, “Pendio della montagna. Crimea" e molto altro. Questo è un Kuindzhi completamente diverso, pieno di luce, sole e brezza salata di un mare calmo.

Caucaso

Nel 1888, su invito di uno degli Erranti, Kuindzhi visitò il Caucaso e da lì portò nuove impressioni e schizzi, sui quali continuò a lavorare a San Pietroburgo. Ha riflesso il maestoso Caucaso dipingendo una serie di dipinti: “Elbrus di giorno”, “Elbrus. Notte al chiaro di luna”, “Cime innevate”, “Cime innevate. Caucaso".

Questa è una breve enumerazione delle sue opere, in cui comprende filosoficamente la grandiosità del mondo circostante. Questo è completamente diverso, aggiornato sia tecnicamente che internamente da Kuindzhi, quando un romantico si fonde con un filosofo. I critici ritengono che sia stato il periodo caucasico di Kuindzhi a influenzare le opere di N. K. Roerich in Himalaya. Dopotutto, il Kuindzhi Caucasus è simbolico. Questo è il più alto ideale irraggiungibile, incredibilmente bello allo stesso tempo.

Nuova mostra

Nel 1901 l'artista esce dalla solitudine e mostra ai suoi amici e studenti l'opera iniziata ventitré anni fa - "Serata in Ucraina", così come le opere "Cristo nell'orto del Getsemani" (1901), "Bosco di betulle "(1901). In generale, a questo punto il pittore aveva realizzato circa cinquecento opere. Negli stessi anni crea vedute di Mosca dalle Sparrow Hills. Prendendo un tema, lo sviluppa appieno, e poi, rivolgendosi ad un altro, crea anche un ciclo di quadri collegati tra loro, senza ripetersi e sorprendendo quando si guardano le sue opere in sequenza. Sorprendentemente diversi non sono solo i temi, ma anche le loro soluzioni cromatiche.

Le mostre realizzate da Kuindzhi hanno nuovamente portato il pubblico in uno stato di entusiasmo, sono ricominciate le controversie e le discussioni su di lui, ma l'artista ha chiuso di nuovo. Le ragioni di questo comportamento di Kuindzhi, una breve biografia, come i suoi contemporanei, non possono fornire. Forse l'artista è stanco di chiacchiere vuote, perché ha sessant'anni. È vero, secondo i nostri standard, non è così tanto, ma poi hanno pensato in modo leggermente diverso.

L'anno scorso

Per dieci anni, Kuindzhi ha creato tutte le nuove tele. Il capolavoro assoluto di quel tempo è il dipinto "Arcobaleno". È nel Museo Russo. Kuindzhi ha lavorato a questo lavoro per cinque anni. Lungo un campo enorme, non ancora invaso, la strada si snoda in modo intricato. Sopra di loro si stendeva il cielo, che occupava i due terzi della tela, con uno scintillante arcobaleno. Tutto è estremamente semplice, ma tale semplicità è data da grande abilità, osservazione e pensiero. Già scritto "Red Sunset" e "Night" (1905-1908).

Morte di un artista

Mentre era in Crimea nell'estate del 1910, si ammalò di polmonite. È ancora una malattia formidabile, per lungo tempo invalidante una persona. E poi non c'erano antibiotici. Con il permesso dei medici, la moglie amorevole e premurosa ha trasportato il paziente a San Pietroburgo, ma gli sforzi dei medici non hanno aiutato. Un cuore malato non poteva sopportarlo e morì nel luglio 1910. Ora la sua tomba è sull'Alexander Nevsky Lavra.

Beneficenza

Uscendo dalle classi inferiori della società più insicure, l'artista, non appena i fondi iniziarono a permetterlo, iniziò a dedicarsi a opere di beneficenza, donando enormi somme di denaro per quei tempi (cento, centocinquantamila rubli) sia all'Accademia delle Arti e della Società degli Artisti. A. I. Kuindzhi per i premi annuali. Ha donato la sua proprietà in Crimea alla stessa società. L'artista stesso e sua moglie si accontentavano di poco, vivevano in modo semplice e modesto. Dopo la sua morte, ha ricevuto la pensione nominata da Arkhip Ivanovich e l'artista ha distribuito tutta la sua fortuna tra i parenti e la Società degli artisti.

Arkhip Kuindzhi ha attraversato un percorso di vita così difficile. Una breve biografia parla dello straordinario talento, determinazione e animo generoso del grande pittore.