Una mostra unica sul territorio della Chiesa di Cristo Salvatore. Nel tesoro del tempio di Cristo Salvatore sono stati esposti reperti provenienti dai tesori degli oligarchi

Il 14 novembre è stato aperto a Mosca un nuovo spazio espositivo unico, l'Art Center, creato con la partecipazione del nipote della musa Salvador Dali, Gala. Grazie alle ultime tecnologie, il museo crea una sinergia ologramma - una combinazione di percezione visiva, cinetica, sonora e intellettuale delle opere d'arte classiche.

L'apertura del "Centro delle Arti" è stata contrassegnata da un'esposizione epocale di belle arti russe dei più grandi maestri del passato: "Tesori artistici della Russia". La concentrazione di capolavori per metro quadrato qui è così alta che la mostra promette di diventare non solo un evento culturale di rilievo nella capitale, ma anche uno shock personale anche per lo spettatore più sofisticato. Inoltre, queste tele non sono mai state esposte in musei o mostrate al grande pubblico.

La mostra è sostenuta dalla Fondazione della Cattedrale di Cristo Salvatore, nonché dal Ministero della Cultura della Federazione Russa, dal Dipartimento dei mass media e della pubblicità della città di Mosca, dal Dipartimento per le politiche nazionali, le relazioni interregionali e il turismo della Città di Mosca, l'Assessorato alla Cultura della Città di Mosca. Curatore della mostra - Andrian Melnikov, collezionista, gallerista, membro della Confederazione internazionale degli antiquari e dei mercanti d'arte
(C.I.N.O.A).

Esposizione della mostra “Tesori artistici della Russia: dalle icone all'Art Nouveau. The Best of Russian Collections” è davvero unico. Collezionisti, esperti e intenditori d'arte si sono uniti per un progetto nobile e su larga scala.

Per molti anni i dipinti dei più grandi maestri russi sono stati accuratamente nascosti da occhi indiscreti, mentre i cataclismi storici si susseguivano: prima guerra mondiale, rivoluzione, emigrazione, repressione, seconda guerra mondiale, tempi instabili. Ora, per tutta la durata della mostra, i capolavori usciranno finalmente dall'ombra e i visitatori avranno un'opportunità unica di contemplare una collezione così preziosa.

Il nome della mostra - "Artistic Treasures of Russia" - ci rimanda a uno dei più grandi periodici del passato, dedicato all'arte russa. La rivista con lo stesso nome fu pubblicata prima della rivoluzione su iniziativa della Società Imperiale per l'Incoraggiamento degli Artisti. I più brillanti rappresentanti della cultura dell'epoca, scrittori, artisti e mecenati si unirono per pubblicare la rivista. Hanno proclamato come obiettivo il risveglio dell'interesse per il patrimonio di antichi maestri domestici, lo sviluppo della cultura artistica e l'attrazione delle masse nel campo dell'arte.

Dopo più di cento anni, la cerchia dei collezionisti russi ha continuato l'opera d'arte e le associazioni educative a cavallo tra il XIX e il XX secolo, interrotte da eventi storici.

Più di trecento mostre attendono lo spettatore, compresi i dipinti non più famosi degli artisti più famosi: Vasnetsov, Nesterov, Shishkin, Levitan, Kuindzhi, Aivazovsky, Petrov-Vodkin. Senza dubbio, lussuosi oggetti d'arredo appartenuti a rappresentanti della famiglia imperiale e di brillanti famiglie nobiliari, accuratamente conservati e tramandati di generazione in generazione, nonché icone preziose, che, dopo quasi un secolo di peregrinazioni, sono tornate in patria per appariranno davanti al pubblico in tutto il loro splendore, saranno anche stupore. .

Naturalmente, la mostra è in grado di sorprendere sia il non iniziato che lo spettatore sofisticato. Grazie all'approccio non accademico all'esposizione di mostre accademiche, lo spazio espositivo non è affatto come un museo. Il nipote della musa di Salvador Dalì, Gala, designer e architetto Julien Boaretto, ha contribuito a rendere armonioso lo spazio.

Tecnologie innovative, introdotte armoniosamente nell'esposizione della mostra, hanno portato la cultura della contemplazione dell'arte a un nuovo livello: ora sia l'illuminazione che l'accompagnamento sonoro delle tele aiutano lo spettatore non solo ad assorbire nuove conoscenze, ma anche a lasciare la mostra scioccata nel profondo.

Foto: Sergej Smirnov

"Centro artistico. Moscow” è, forse, la galleria d'arte privata più insolita di Mosca. Si trova sul territorio della principale cattedrale russa, la Cattedrale di Cristo Salvatore. "Centro per le Arti. Mosca” presenta una mostra di collezioni private mai mostrate al pubblico prima. Una caratteristica del Centro è che l'arte accademica viene mostrata utilizzando tecnologie innovative (illuminazione, suono, ologramma).

Nelle dodici sale del Centro per le Arti. Mosca" ospitava più di trecento mostre: questa è una raccolta di icone, tele dei più grandi rappresentanti della scuola di pittura russa, come I. I. Shishkin, I. K. Aivazovsky, M. V. Nesterov, V. M. Vasnetsov, K. P. Bryullov, A. K. Savrasov, I. I. Levitan , F. A. Vasiliev, S. F. Shchedrin, A. I. Kuindzhi, dipinti di antichi maestri di Cornelis de Heem, Jan Brueghel il Giovane, Jos de Momper, nonché una sala tematica con una mostra temporanea. Nel 2018, la sala è dedicata all'anno incrociato Russia-Giappone e presenta una collezione unica di opere d'arte decorativa e applicata del Giappone dell'era Meiji.

Oltre alla mostra, il Centro ospita un ricco programma scientifico ed educativo: sviluppo di laboratori per bambini e adulti, conferenze sull'arte, serate letterarie e musicali.

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Solo facendo interessare le masse all'arte si può contribuire allo sviluppo della cultura artistica... Benois A.N.

Tutti! Tutti! Informiamo i veri intenditori d'arte e le persone interessate agli eventi culturali di Mosca: a Mosca in via Volkhonka, casa 15, sul territorio della piazza della Cattedrale di Cristo Salvatore (sotto le scale che portano al Tempio) su Il 14 novembre 2015 è stato aperto il Moscow Art Center.

L'Arts Center non è solo un nuovo spazio espositivo, ma anche un nuovo fenomeno nella promozione dei monumenti della cultura russa e straniera. Questo è un ottimo esempio di come puoi presentare i classici al più alto livello moderno. Le nuove tecnologie sono applicate in modo molto delicato e non dominano l'esposizione, le principali sono i valori artistici delle mostre, di cui più di 300 sono presentate in mostra L'obiettivo principale del progetto è educare adulti e bambini a il campo dell'arte a un nuovo livello culturale utilizzando le nuove tecnologie. L'autore e project manager Andrian Melnikov, esperto d'arte, curatore di mostre, gallerista e collezionista, membro della Confederazione internazionale degli antiquari e dei commercianti d'arte (C.I.N.O.A) ritiene che questo sito sarà una degna aggiunta ai musei d'arte situati in via Volkhonka.

Il design dello spazio espositivo è concepito in modo tale che il visitatore abbia una sensazione di mistero e sembra che ogni passo successivo sveli il segreto di questa mostra misteriosa, dove le tele di artisti famosi prendono vita e i suoni della foresta o si sente il suono delle onde realizzate utilizzando le tecnologie della realtà aumentata. Julien Boaretto, architetto e designer francese, nipote di Gala, musa ispiratrice di Salvador Dalì, ha partecipato attivamente allo sviluppo del concept della mostra.

La prima mostra nel nuovo spazio espositivo "Art Center "Mosca" è stata l'esposizione "Tesori artistici della Russia", che è una continuazione delle tradizioni della leggendaria rivista omonima, il cui primo numero è stato pubblicato nel 1902 sotto la direzione di Alexander Nikolaevich Benois. E il progetto di oggi è una continuazione di queste tradizioni, il cui compito principale è "la promozione sistematica dei monumenti della cultura russa, la maggior parte dei quali a quel tempo erano poco conosciuti. In una relazione che delinea il programma della rivista, Benois dimostra che solo interessando l'arte delle masse si può contribuire allo sviluppo della cultura artistica. Questo compito è svolto dai musei.

Il nuovo progetto creato da Andrian Melnikov non solo adempie a questo compito, ma lo eleva anche a un nuovo livello moderno, utilizzando tutti gli sviluppi innovativi nel campo della multimedialità e delle nuove tecnologie oggi disponibili. L'esposizione della mostra presenta opere di famosi maestri poco conosciuti dal grande pubblico: Bakst L. S., Bryullov K. P., Vasnetsov V. M., Vereshchagin V. V., Baron Klodt von Jurgensburg, Kuindzhi A. I., Savrasova A. K. .e molti altri. Inoltre, le tele dei dipinti non sono protette dal vetro, il che migliora sicuramente la percezione delle tele da parte dello spettatore, le rende più profonde e realistiche, e l'illuminazione individuale del dipinto crea la sensazione di essere uno contro uno con l'artista, capisci meglio il concetto della sua pittura. La saturazione con le immagini di un secolo passato è sottilmente collegata dalle moderne tecnologie con oggi: è la rinascita dei dipinti con l'ausilio di gadget moderni e l'opportunità di ascoltare il rumore o sentire gli odori del mare o della foresta. Grazie all'uso elegante e discreto delle tecnologie multimediali, la mostra interesserà tutte le generazioni, compresi i giovani che non possono immaginare la propria vita senza gadget e smartphone. Ci sono dipinti di artisti per i più sofisticati intenditori di pittura e per lo spettatore inesperto.

La mostra si compone di diverse sale: "Nature of the Crimea"; tre sale dell'Iconografia, dove le icone dei grandi maestri della fine dell'Ottocento e del primo Novecento sono presentate in cornici di straordinaria bellezza; Tesoro con oggetti appartenenti alla famiglia reale; "Maestro del sole e della luce Ivan Schultze"; "Scene di battaglia" che consentono di valutare la portata degli eventi storici in corso; Sala Ivan Aivazovsky; Sala della pittura secolare con dipinti di Karl Bryullov, Alexei Kharlamov, Fyodor Matveev, Boris Kustodiev, Vasily Perov, Ilya Repin - artisti richiesti nei circoli aristocratici a cavallo tra il XIX e il XX secolo; La sala del teatro, che espone dipinti di Mikhail Nesterov, Henryk Semiradsky, Vasily Vereshchagin, Kuzma Petrov-Vodkin e altri. C'è un palcoscenico teatrale qui, che ospiterà tutti i tipi di azioni artistiche legate alle trame dei dipinti presentati in mostra: opera, balletto, teatro utilizzando tecnologie moderne che non sono ancora disponibili in altri musei; Sala "Tradizioni e Fede" qui si trovano dipinti con soggetti sul tema della storia nazionale, ritratti delle famiglie reali e imperiali, bozzetti per i dipinti di templi, paesaggi con chiese. Il posto centrale è occupato dalla tela di Grigory Semyonovich Sedov "La conversione del granduca Vladimir al cristianesimo" (1866) con icone con scene del Giudizio Universale su entrambi i lati della tela. L'immagine è doppiata; Hall of the Wanderers - tele dell'Associazione delle mostre d'arte itineranti: questi sono Mikhail Nesterov, Alexei Bogolyubov, Ilya Repin, Alexei Savrasov, Alexander Kiselev, Vladimir Makovsky; Sala del paesaggio lirico, glorificando la natura della Russia da artisti: Ivan Shishkin, Isaac Levitan, Fyodor Vasiliev, Mikhail Klodt, Arkhip Kuindzhi e altri artisti. Va notato che tutte le tele presentate in mostra sono poco conosciute dal grande pubblico, poiché non sono state esposte prima e sono di proprietà di collezionisti russi. https://lustinfo.ch

Certo, gli organizzatori hanno fatto il lavoro più duro, ma il risultato supera ogni aspettativa! Chiunque ami la pittura e la storia dovrebbe visitare la mostra Artistic Treasures of Russia. E se stai ancora pensando a come trascorrere il fine settimana, dedica un giorno alla visita del Moscow Arts Center, credimi, non te ne pentirai. A nostro avviso, la mostra è perfetta per essere visitata con tutta la famiglia e interesserà le giovani generazioni, poiché è dotata di moderne tecnologie che aiuteranno i bambini moderni a comprendere e accettare meglio l'arte della pittura.

La sensazione di vedere l'esposizione è come una boccata d'aria fresca nelle realtà della realtà moderna: calma, ebbrezza di contemplazione, pienezza, sensazione di far parte di un Paese Grande e Bello, il desiderio di preservare il fragile patrimonio del Paese , sia culturale che naturale. Lo spettatore lascia le sale del centro, attraversando la stessa infilata lungo la quale ha camminato all'inizio del suo viaggio, ma ora è una persona piena di energia spirituale.

Ci auguriamo che avrai il desiderio di venire alla mostra ancora e ancora.

      Una mostra permanente è stata inaugurata nella galleria di circonvallazione della Chiesa della Trasfigurazione della Cattedrale di Cristo Salvatore “Premi della Chiesa ortodossa russa. Per il duro lavoro…”
      La mostra è stata inaugurata con la benedizione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill e programmata per coincidere con il 100° anniversario della restaurazione del Patriarcato in Russia. L'esposizione rivela il tema dell'ostia sacra e della protezione spirituale dello stato russo.
      I fondatori della maggior parte dei premi della Chiesa ortodossa russa sono i patriarchi: Alessio I, Pimen, Alessio II, Kirill.

      L'Ordine del Santo Uguale agli Apostoli Principe Vladimir (il primo riconoscimento dopo la restaurazione del Patriarcato, istituito nel 1957), l'Ordine del Santo Apostolo Andrea il Primo Chiamato (il più alto riconoscimento del Chiesa Ortodossa Russa, istituita nel 1988 in memoria del 1000° anniversario del Battesimo della Rus'); premi che onorano le donne: l'Ordine del Monaco Eufrosina, Granduchessa di Mosca e l'Ordine della Principessa Olga del Santo Uguale agli Apostoli, premi diocesani, tra cui una medaglia in onore della miracolosa Icona di Smolensk della Madre di Dio Odigitria di tre gradi: questi e molti altri ordini e medaglie vengono riuniti per la prima volta.
      Nell'assegnare ordini e medaglie ai laici, la Chiesa ortodossa russa non solo celebra e incoraggia i loro meriti, ma li affida anche al patrocinio dei santi, le cui azioni sono più in sintonia con le opere di carità dei premiati.
      I reperti della mostra sono stati forniti dal Consiglio araldico nell'ambito della Commissione del premio patriarcale.

      14 novembre 2015 presso il Centro per le Arti. Mosca", nel complesso degli edifici della Cattedrale di Cristo Salvatore, l'inaugurazione della mostra Tesori artistici della Russia: dalle icone all'Art Nouveau. Il meglio delle collezioni russe» dove i moscoviti e gli ospiti della città sono stati presentati con veri tesori artistici della Russia dalle migliori collezioni domestiche.
      La mostra è organizzata da International Exhibition Projects LLC e dalla Christ the Savior Cathedral Foundation con il sostegno del Dipartimento per le politiche nazionali, le relazioni interregionali e il turismo di Mosca.
      Il curatore della mostra è Andrian Melnikov, collezionista, gallerista, membro della Confederazione Internazionale degli Antiquari e dei Mercanti d'Arte.

      L'esposizione comprende più di 300 oggetti esposti: icone di famosi pittori di icone, dipinti ad olio di artisti famosi, tempere, gouache, opere grafiche.
      Tra gli autori le cui tele sono esposte vi sono V.M. Vasnetsov, M.V. Nesterov, I.I. Shishkin, I.I. Levitan, A.I. Kuindzhi, I.K. Aivazovsky, K.S. Petrov-Vodkin e molti altri.

      Tuttavia, i grandi nomi degli artisti in questo caso non significano ancora che la mostra presenterà dipinti ampiamente noti alla società. Gli organizzatori dell'evento hanno preparato per il progetto solo quelle tele provenienti dalle collezioni di collezionisti privati ​​e gallerie che non erano state precedentemente esposte al grande pubblico.
      Oltre alle opere d'arte, il pubblico viene presentato con oggetti di valore, elementi di mobili antichi e oggetti di arti e mestieri.

      Nei padiglioni espositivi vengono utilizzate le tecnologie più avanzate. Le soluzioni di illuminazione sottolineano l'individualità di ogni capolavoro. E la colonna sonora ti permette di "ascoltare" letteralmente la trama dell'immagine. Grazie alla tecnologia della "realtà aumentata", gli ospiti dell'evento possono non solo conoscere l'opera e il suo autore, ma anche vedere come i dipinti "prendono vita" sullo schermo di un dispositivo mobile.

      5 novembre 2015 nella galleria di circonvallazione della Chiesa inferiore della Trasfigurazione della Cattedrale Cattedrale di Cristo Salvatore, l'apertura
"Museo patriarcale di arte sacra".

      La solenne cerimonia di apertura è stata presieduta da Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill.

      Alla cerimonia di apertura hanno partecipato il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, il primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie per la città di Mosca, il metropolita Arseniy di Istra, il capo della Segretariato Amministrativo del Patriarcato di Mosca, Vescovo Sergiy di Solnechnogorsk, Primo Vice Amministratore del Patriarcato di Mosca, Vescovo Savva di Voskresensky, Segretario Arciprete Vladimir Divakov, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie per Mosca; Arciprete Mikhail Ryazantsev, Decano della Cattedrale di Cristo il Salvatore, l'arciprete Vladimir Siloviev, capo della casa editrice del Patriarcato di Mosca;
      All'evento hanno partecipato il presidente della Duma della città di Mosca A.V. Shaposhnikov, ministro del governo di Mosca, capo del dipartimento della cultura di Mosca A.V. Kibovsky, capo del dipartimento di politica nazionale, relazioni interregionali e turismo di Mosca V.V. Chernikov, direttore della Galleria Tretyakov Z.I. Tregulova, direttore del Museo storico statale A.K. Levykin, vicepresidente dell'Accademia delle arti russa, l'architetto M.M. Posokhin, rappresentanti dei musei di Mosca.

      Dal 1998, la galleria della Chiesa della Trasfigurazione ospitava una filiale del Museo di Storia di Mosca, il Museo della Cattedrale di Cristo Salvatore. L'esposizione era dedicata alla storia della cattedrale: la sua creazione, morte e rinascita. Nel 2003 è stata aperta al museo una mostra di arte sacra.
      Ora, su iniziativa di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill, la mostra di arte sacra sta assumendo un nuovo formato e sta diventando il Museo Patriarcale di due esposizioni:
Storia della Cattedrale di Cristo Salvatore E "Arte Ecclesiastica".

      Le mostre presentate alla mostra dimostrano la diversità della cultura cristiana di diversi paesi, scuole e direzioni. La maggior parte della collezione - icone, diverse per stile, tecnica, tempo di scrittura, grado di conservazione. L'esposizione dà un'idea degli aspetti storici e geografici dello sviluppo della pittura di icone come genere di arte sacra.
      Mostre provenienti da Bisanzio, Palestina, Asia Minore, Macedonia, Serbia, Bulgaria, Grecia, Cipro, Italia, Georgia e Nord Europa convivono in mostra con icone russe delle scuole di Novgorod, Mosca, Pskov, Stroganov.

      Secondo il curatore della mostra, il chierico della Cattedrale di Cristo Salvatore, l'arciprete Georgy Martynov, i primi monumenti della pittura di icone russa presentati alla mostra risalgono al XIV secolo. - queste sono le icone dell'Arcangelo Michele e dell'Arcangelo Gabriele.
      Uno dei reperti della mostra è un ritratto di Fayum egiziano (la tecnica e il modo di esecuzione dei ritratti di Fayum consentono ai ricercatori di affermare che sono diventati, in un certo senso, uno dei prototipi delle più antiche opere di pittura di icone ).
      Tra i reperti della mostra:
      - Mosaico palestinese (secoli V-VI);
      - Icona bizantina della Natività di Cristo (fine XIV - inizio XV secolo);
      - icone fuse da Bisanzio, Georgia e Asia Minore (secoli V-XII);
      - calice (XII secolo);
      - una rara immagine iconografica del Santo Grande Martire Giorgio il Vittorioso con un "doppio miracolo" (XVI secolo);
      - l'icona della Madonna di Palestina con il Bambino (scuola senese, XIV secolo);
      - icona dell'ardente ascesa del profeta Elia con la vita del santo (metà del XVI secolo);
      è una rara collezione di sottili icone “tavoletta” menaine (XVI secolo), che sono immagini di santi, poste su 12 icone a doppia faccia secondo l'ordine del calendario della chiesa.
      - un trittico dipinto da V.M. Vasnetsov per l'Esposizione Universale di Parigi del 1899.

      Lo studio scientifico della collezione è attualmente in corso e si prevede la pubblicazione di un catalogo. Poco dopo l'apertura dell'esposizione principale, verrà allestita un'ulteriore sala espositiva.
      Il museo è aperto ai visitatori tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.

Tesori artistici della Russia. Il meglio delle collezioni russe”.

Esposizione della mostra “Tesori artistici della Russia. Il meglio delle collezioni russe: dalle icone all'Art Nouveau” è davvero unico. Per la prima volta negli ultimi cento anni, collezionisti e intenditori d'arte si sono uniti per una causa così nobile. Per quasi un secolo i capolavori sono stati accuratamente nascosti da occhi indiscreti nel tentativo di proteggerli, mentre i cataclismi storici si susseguivano: la prima guerra mondiale, poi la rivoluzione, l'emigrazione, la repressione, la seconda guerra mondiale, tempi instabili...

Alexey Savrasov. Pescatori. 1859

Al. Savrasov. "Vista rurale nelle vicinanze di Mosca al tramonto" 1858

Solo ora i capolavori della pittura russa, che non sono mai stati mostrati a un vasto pubblico, sono pronti ad apparire davanti al pubblico russo. Icone perdute e ritrovate, preziosi oggetti interni della Casa Imperiale e rappresentanti di nobili famiglie nobili, dipinti sconosciuti dei maestri più famosi, senza i cui nomi è impossibile immaginare la cultura russa, appariranno davanti al pubblico in modo che lo spettatore possa sentire il ricchezza finora nascosta del patrimonio artistico della Russia dei secoli passati.

M. Nesterov (1862-1942), "Ragazze sulla riva del fiume"

Arkhip Kuinzhi. Paesaggio con un arcobaleno. 1890

Quasi nessuno ha visto opere del genere di Vasnetsov, Nesterov, Shishkin, Levitan, Kuindzhi, Aivazovsky, Petrov-Vodkin e altri grandi maestri: queste opere non sono mai state esposte. Senza dubbio, lussuosi oggetti d'arredo appartenuti a rappresentanti della famiglia imperiale e di brillanti famiglie nobiliari, accuratamente conservati e tramandati di generazione in generazione, nonché preziose icone, che dopo quasi un secolo di peregrinazioni, sono tornate in patria per apparire davanti al pubblico in tutta la loro magnificenza.

Ivan Shishkin. Straripamento del fiume Kama vicino a Yelabuga. 1895

Molti reperti appartenevano a personalità straordinarie. Ad esempio, il dipinto di Mikhail Nesterov "The Appearance of the Child Bartholomew, Part II", scritto appositamente per Fyodor Chaliapin. Pavel Tretyakov ha acquistato due tele accoppiate di Alexei Savrasov per la sua collezione domestica. La scena della battaglia di Pavel Kovalevsky "La cavalleria sta avanzando" era appesa nell'ufficio dell'imperatore Alessandro II. Un orologio da tavolo in malachite con la più bella miniatura raffigurante il Palazzo d'Inverno fu un regalo di Nicola I a sua figlia, la Granduchessa Olga Nikolaevna. L'armadio intagliato con cassetti segreti apparteneva al granduca Vladimir Alexandrovich, terzo figlio di Alessandro II. La storia dell'esistenza di dipinti, icone e oggetti dell'esposizione della mostra è degna di un adattamento cinematografico, sono così interessanti.

Ivan Fedorovich Schultze (1874-1939), Costa Azzurra (anni '20).

Naturalmente, la mostra è in grado di sorprendere sia il non iniziato che lo spettatore sofisticato. Grazie all'approccio non accademico all'esposizione di mostre accademiche, lo spazio espositivo non è affatto come un museo. Il nipote della musa di Salvador Dalì, Gala, designer e architetto Julien Boaretto, ha contribuito a rendere armonioso lo spazio.

"Al largo della costa della Crimea", 1893. " Questo è un mare tranquillo per chi ha vissuto un quarto di secolo Senza nuvole e preoccupazioni,Felice e gelosoMa, davvero, è monotono e noioso.(una poesia-dedica, che Ivan Konstantinovich Aivazovsky ha scritto su un pezzo di carta - probabilmente per trasferirla sul retro dell'immagine, che avrebbe presentato a qualcuno vicino).

E. Aivazovsky (1817 - 1900) "Al largo di Ischia", 1894.

Il suo stesso. "Tramonto su Ischia", 1857

La sua stessa “Veduta di Costantinopoli al tramonto. Corno d'oro", 1866

Le tecnologie innovative introdotte nell'esposizione della mostra hanno portato la cultura della contemplazione dell'arte a un nuovo livello: ora sia l'illuminazione che l'accompagnamento sonoro dei dipinti aiutano lo spettatore non solo ad assorbire nuove conoscenze, ma anche a lasciare la mostra scioccata nel profondo.

Sergei Evgrafovich Lednev-Shchukin (1875 - 1961), "Giorno d'inverno"

Mikhail Konstantinovich Klodt (1832-1902), "Campo", 1870-1880.

Fyodor Vasiliev (1850 - 1873), "Famiglia contadina in barca", 1870

A differenza delle esposizioni tradizionali, la mostra non è costruita secondo principi cronologici o tipologici: si basa su una ricca tavolozza emotiva, e ogni stanza qui è una certa emozione; la successione delle sale è una sorta di sinfonia di sentimenti, coreografata in modo tale che il cuore, accuratamente riempito d'arte, batte più forte.

Il nome della mostra - "Artistic Treasures of Russia" - ci rimanda a uno dei più grandi periodici del passato dedicati all'arte russa. La rivista con lo stesso nome fu pubblicata prima della rivoluzione su iniziativa della Società Imperiale per l'Incoraggiamento degli Artisti. I più brillanti rappresentanti della cultura dell'epoca, scrittori, artisti e mecenati si unirono per pubblicare la rivista. Hanno proclamato come obiettivo il risveglio dell'interesse per il patrimonio di antichi maestri domestici, lo sviluppo della cultura artistica e l'attrazione delle masse nel campo dell'arte.

Ivan Ivanovich Shishkin "Giornata gelida", 1891

Dopo più di cento anni, la cerchia dei collezionisti russi ha continuato l'opera d'arte e le associazioni educative a cavallo tra il XIX e il XX secolo, interrotte da eventi storici.

Feodosia in una notte di luna. Vista dal balcone della casa di Aivazovsky sul mare", 1881

Pavel Bryullov (nipote), porto di Crimea.Paul non aveva meno talento del suo illustre zio.“Gli artisti hanno detto di Bryullov che era un bravo matematico, si è laureato all'università e ha ascoltato lezioni di matematica in Inghilterra. I matematici hanno assicurato che era un musicista diplomato al conservatorio, ei musicisti lo hanno riportato nel seno degli artisti.La sua natura era già molto dotata e sembrava che non gli costasse nulla studiare tutte e tre le specialità. E in effetti dipingeva quadri, mostrava una grande conoscenza della matematica e suonava il violoncello e il pianoforte.Yakov Danilovich Minchenkov, "Memorie dei vagabondi".

AA. Kiselev

Ivan Schultze "Uliveto".

Timofey Andreevich Neff (1807-1876)."Ritratto della granduchessa Maria Nikolaevna sotto forma di angelo con una candela e un incensiere."

Julius Klever "Re della foresta", 1921

La tela è basata su una leggenda popolare danese, nota al pubblico di lingua russa dal poema di Goethe tradotto da Zhukovsky.Julius Klever (1850-1924) lesse per la prima volta la ballata sul re degli elfi all'età di 13 anni, e per molti anni “nutrì” questa trama: “Questo “Re” mi ha lasciato un'impressione indelebile. Ero spaventato, ho avuto paura di lui per molto tempo, approfondendo i dettagli della leggenda indicata dal poeta e integrata dalla mia immaginazione. È avvolta nella nebbia. Li ho amati sin dalla mia prima infanzia. E nei primissimi anni di coscienza, ho capito e sentito la verità che il carattere e lo spirito misterioso dei misteri - credenze, leggende - sono sorti nelle intricate condizioni del chiaro di luna, conferendo a ogni cosa forme bizzarre. Puoi sentire lo spirito misterioso dei misteri nella sala del paesaggio lirico vicino alla tela di Julius Klever.

Volkhonka, 15. Ingresso dalla piazza XXC.