Messaggio su Gioacchino Rossini. Opere di Gioacchino Rossini



Rossini D.A.

(Rossini) Gioacchino Antonio (29 II 1792, Pesaro - 13 XI 1868, Passy, ​​vicino Parigi) - Italiano. compositore. Suo padre, uomo di avanzate convinzioni repubblicane, era un musicista di montagna. spirito. orchestra, madre - una cantante. Ha studiato spinetta suonando inizialmente con J. Prinetti, successivamente (in Luga) con J. Malerby. Possedere una voce eccellente e muse eccezionali. abilità, R. fin dall'infanzia ha cantato in chiesa. cori. OK. 1804 la famiglia R. si stabilisce a Bologna. R. ha studiato con A. Tezei (canto, cembalo, teoria musicale), successivamente con M. Babini (canto); padroneggiava anche l'arte di suonare la viola e il violino. Ha cantato con successo nelle chiese e nelle chiese di Bologna, è stato direttore di coro e accompagnatore (accompagnava il cembalo) nei teatri lirici spagnoli. parte di viola negli archi amatoriali da lui organizzati. quartetto. Dal 1806 (all'età di 14 anni) membro. Filarmonica di Bologna. accademia. Nel 1806-10 studiò al Museo di Bologna. liceo a V. Kavedagni (violoncello), S. Mattei (contrappunto), oltre che nella classe di pianoforte. Contemporaneamente ha scritto una serie di opere: 2 sinfonie, 5 archi. quartetti, la cantata "Denuncia dell'armonia sulla morte di Orfeo" (scritta nel 1808 sotto la direzione dell'autore), ecc. Nel 1806 compose la prima opera "Demetrio e Polibio" (post. 1812, Roma) nel tradizionale genere dell'opera seria. Nel 1810 fu rappresentata la sua farsa "Paghera di matrimonio". Già qui è apparso un teatro musicale luminoso e originale. Il talento di R., la sua melodia. generosità. Padroneggiando l'abilità, R. ne scrisse diversi. opere all'anno (nel 1812 - 5 opere, disuguali, ma che testimoniano la formazione dell'individualità creativa dell'autore). Nel fumetto opere, il compositore ha trovato soluzioni originali. Così, nella farsa "Happy Deception" creò un tipo di ouverture operistica, che divenne caratteristica della maggior parte delle sue opere scritte per l'Italia: una giustapposizione contrastante di un'introduzione melodiosa e lenta e di un allegro capriccioso, allegro, impetuoso, solitamente costruito su temi allegri, provocatori e lirici, furbi. . Tematico non c'è connessione tra l'opera e l'ouverture, ma la colorazione di quest'ultima corrisponde al generale emotivo e psicologico. il tono dell'opera (un esempio di tale ouverture è nella farsa "The Silk Stairs", 1812). La sua successiva opera buffa, The Touchstone (1812, commissionata dal compagno La Scala), si distinse non solo per l'arguzia e l'allegria della musica, ma anche per l'espressività e la satira. precisione nella rappresentazione del personaggio. Nella serie operistica "Tancred" e nell'opera buffa "Italian in Algeri" (entrambe del 1813) si rifletteva il patriottismo. idee che hanno ispirato l'italiano le persone in un'atmosfera di crescente libertà nazionale. movimenti dei Carbonari. Queste opere hanno mostrato tendenze riformiste, sebbene il compositore non rompa ancora i confini della tradizione. generi. In "Tancrede" (basato sull'omonima tragedia storica di Voltaire), R. ha introdotto cori eroici. il carattere di marcia, intriso delle intonazioni delle canzoni di combattimento di massa, ha sviluppato un dramma. scene recitative, create eroiche. arie di un magazzino di canzoni popolari (tuttavia, secondo la tradizione, il ruolo del coraggioso Tancredi era destinato a un cantante farsa). Pieno di scene comiche, l'opera-buffa "Italian in Algeri" R. si è arricchita di patetico. ed eroico episodi (l'aria dell'eroina, accompagnata da un coro, un coro militante in marcia di italiani, in cui suonano le intonazioni della marsigliese, ecc.).

Contemporaneamente R. ha continuato a scrivere tradizionale. opere buffa (ad esempio, Il turco in Italia, 1814) e opere seria (Aureliano a Palmira, 1813; Sigismondo, 1814; Elisabetta, regina d'Inghilterra, 1815, ecc.), ma anche in esse innovò. Quindi, per la prima volta nella storia italiana. opera art-va R. ha scritto nella partitura di "Elizabeth" tutti i lavori virtuosistici. decorazioni e passaggi, precedentemente improvvisati dai cantanti; ha introdotto gli archi nell'accompagnamento dei recitativi. strumenti dell'orchestra, abolendo così il recitativo secco (cioè sullo sfondo di accordi di cembalo sostenuti).
Nel 1815 R., affascinato dalla liberazione nazionale. idee, scrisse su richiesta dei patrioti bolognesi l'"Inno dell'Indipendenza" (per la prima volta in spagnolo sotto la sua direzione). Dopo la partecipazione di R. al patriottico. manifestazioni australiane. La polizia lo mise sotto sorveglianza segreta, che durò per molti anni. anni.
Nel 1816, in 19-20 giorni, R. creò la sua opera migliore, un capolavoro dell'italiano. opere buffa - "Il barbiere di Siviglia" (basato sulla commedia di Beaumarchais; per evitare parallelismi con l'opera di G. Paisiello sulla stessa trama, l'opera di R. fu chiamata "Almaviva, o Vain Precaution"). Per mancanza di tempo R. usò l'ouverture della sua opera Aurelian in Palmyra. In "Il barbiere di Siviglia" si è affidato al drammaturgo musicale. scoperte di W. A. ​​Mozart e del miglior italiano. tradizioni buffonesche. In questa op. ha unito tutto ciò che è innovativo e brillante, trovato da R. nel suo ex fumetto. opere. I personaggi hanno ricevuto caratteristiche succose e sfaccettate, la musica segue con sensibilità le svolte inaspettate dell'azione. La ricchezza e la flessibilità del wok è sorprendente. melodica, a volte cantilena lirica, a volte intonazioni generalizzanti dell'italiano capriccioso. discorso. Gli ensemble sono numerosi e vari: il fulcro del dramma musicale. Azioni. Anche nella precedente op. R. ha aggiornato e arricchito l'arte dell'orchestrazione. La partitura de "Il barbiere di Siviglia" testimonia gli alti risultati di R. nel campo dell'orchestra: frizzante e melodiosa, ricca di timbro e contrasto, forte e trasparente. R. ha portato alla perfezione la ricezione di un'enorme tecnica emotivo-dinamica che aveva incontrato prima. crescita, raggiunta da un graduale aumento della forza della sonorità, la connessione di nuovi cantanti. voci e strumenti (in particolare percussioni), accelerazione generale del tempo, ritmica. iniezione. R. ha introdotto un simile crescendo alla fine di certe arie, ensemble e necessariamente alla conclusione dei finali dell'opera. "Il barbiere di Siviglia" è davvero realistico. musica commedia con elementi di satira. I suoi eroi sono dotati di personaggi tipici strappati alla vita. Le situazioni, con tutti i cumuli di situazioni comiche e vivida teatralità, sono naturali e veritiere. Alla prima, a causa degli intrighi di intriganti e invidiosi, l'opera fallì, ma la rappresentazione successiva si rivelò un trionfo.

G.Rossini. "Il barbiere di Siviglia". Cavatina Figaro. Pagina del punteggio. Autografo.
R. cercava nuove soluzioni nell'opera seria. L'appello alla drammaturgia di W. Shakespeare nell'opera "Otello" (1816) significava una rottura con il leggendario e lo storico. temi tipici dell'opera seria. In una serie di scene di quest'opera, R. ottiene una rappresentazione drammatica ed espressiva delle situazioni. Nuovo in italiano opera era che l'intera orchestra partecipa all'accompagnamento dei recitativi (recitativo obbligato). Tuttavia, le convenzioni non sono ancora state completamente superate in Otello, ci sono errori di calcolo nel libretto e non c'è musica. abbozzo del personaggio.
Avendo esaurito le possibilità dell'opera buffa nel Barbiere di Siviglia, R. si è adoperato per un drammaturgo. e rinnovamento figurativo del genere. Ha creato musica domestica. commedia in lirica. toni, - Cenerentola (basata sulla fiaba di Ch. Perrault, 1817), l'opera semiseria The Thieving Magpie (1817), in cui le scene di genere piene di testi e umorismo gentile vengono confrontate con il patetico. e tragico. Episodi. Fondamentalmente nuovo è tematico. collegamento tra l'ouverture e l'opera. Il ruolo dell'orchestra è stato rafforzato, il ritmo e l'armonia sono diventati più ricchi e diversificati.
La pietra miliare più importante sulla via della perestrojka, quella italiana. Opera-seria in folk-eroico era l'opera "Mosè in Egitto" (1818), scritta nel genere di "azione tragico-sacra". La leggenda biblica, che è servita come base per il libretto, è stata interpretata dal compositore come un'allusione al moderno. la posizione dell'italiano persone che soffrono sotto il giogo di invasori stranieri. L'opera è sostenuta nel carattere di un maestoso oratorio (predominano scene di coro d'insieme ampiamente sviluppate). La musica è eroica. e inno. intonazioni e ritmi, marcia severa. Allo stesso tempo, ha anche una tenerezza e un lirismo prettamente rossiniani. Con grande successo ha sfilato in Italia e all'estero. Tra i successi del compositore c'è l'opera The Lady of the Lake (basata su una poesia di Walter Scott, 1819), segnata da pathos, sobria eroicità nobile; R. ha prima catturato nella sua musica un senso della natura, il sapore cavalleresco del Medioevo. Coro di massa. le scene si fanno ancora più ampie e significative (nel finale del 1° atto si alternano e si uniscono un sestetto di solisti e 3 diversi cori).
La costante necessità di scrivere più volte. le partiture d'opera all'anno spesso influivano negativamente sui risultati del lavoro. La serie d'opera tradizionalmente risolta in linguaggio storico si è rivelata infruttuosa. trama di "Bianca e Faliero" (1819). Significato allo stesso tempo. un successo fu l'opera Maometto II (basata sulla tragedia di Voltaire, 1820), destinata al San Carlo di Napoli, in cui fu colpita l'attrazione del compositore per l'eroico-patriottico. temi, scene dettagliate, attraverso la musica. sviluppo, dramma. caratteristica. Il compositore affermò anche nuovi principi creativi nell'opera seria Zelmira (1822).
Nel 1820, durante il periodo della rivoluzione. insurrezione a Napoli, capeggiata da ufficiali carbonari, il R. si unì ai ranghi del nat. guardie ✔. Nel 1822, R., insieme all'italiano. troupe, che ha eseguito le sue opere con grande successo, era a Vienna. Una profonda impressione è stata fatta su di lui dall'opera "Free Shooter" di Weber, eseguita sotto controllo. autore. A Vienna, R. visitò L. Beethoven, di cui ammirava le creazioni. In con. Nel 1822, a Venezia, completò la partitura del "melodramma tragico" "Semiramide" (basato sulla tragedia di Voltaire, post. 1823). Questa è l'ultima opera che ha scritto per l'Italia. Si distingue per l'integrità delle muse. sviluppo, sviluppo attivo di temi luminosi in rilievo che contano attraverso immagini, armonia colorata, sinfonia. e arricchimento timbrico dell'orchestra, organico. l'intreccio di numerosi cori al dramma azioni, plastiche, recitazioni espressive. recitativi e melodie wok. feste. Con l'aiuto di questi fondi, il compositore ha incarnato il dramma dello struzzo. e situazioni di conflitto, episodi di musica psicologicamente intensi. tragedia. Tuttavia, qui sono state conservate alcune tradizioni dell'antica opera seria: i lavori solisti. le parti sono eccessivamente virtuose, la festa del giovane comandante Arzache è affidata al contralto. Il problema delle Muse non è stato ancora risolto. personaggio dell'opera seria.
Per creatività R. tipica compenetrazione di generi (non considerava opera seria e opera buffa come qualcosa di isolato, che si escludeva a vicenda). Nel fumetto le opere incontrano i drammi. e anche tragico. situazioni, nell'opera-seria - genere-episodi quotidiani; si intensifica lirico-psicologico. all'inizio, il dramma si aggrava, compaiono i tratti dell'eroico. oratorio. R. si adoperò per una riforma operistica simile a quella realizzata a Vienna da Mozart. Tuttavia, il noto conservatorismo delle arti. gusti italiani. il pubblico è stato ostacolato dalla sua creatività. Evoluzione.
Nel 1823 R. con un gruppo di italiani. cantanti è stato invitato a Londra per lo spagnolo. le sue opere. Ha diretto spettacoli, si è esibito come cantante e compositore in concerti. Dal 1824 fu il capo del "Teatro Italien", dal 1826 il re. compositore e ispettore generale del canto a Parigi. Città rivoluzionaria. tradizioni, intellettuali e arti. il centro dell'Europa, il centro delle figure di spicco dell'arte e della cultura: la Parigi degli anni '20. divenne il terreno più fertile per la piena realizzazione delle aspirazioni innovative di R. Il debutto parigino di R. (1825) si rivelò infruttuoso (l'opera-cantata Viaggio a Reims, o L'hotel del giglio d'oro, scritta da ordine per l'incoronazione di Carlo X a Reims). Avendo studiato il francese arte operistica, caratteristiche delle sue muse. drammaturgia e stile, francese. linguaggio e la sua prosodia, R. rielaborò per la scena parigina uno dei suoi eroico-tragici. opera italiana. periodo "Mohammed II" (scritto in un nuovo libre, che acquisì un topico focus patriottico, R. approfondì l'espressività delle parti vocali). Prima dell'opera "The Siege of Corinth" (1826, "The King's Academy of Music and Dance") suscitò l'approvazione del pubblico e della stampa parigina. Nel 1827 R. creò i francesi. ed. opera "Mosè in Egitto", anch'essa accolta con entusiasmo. Nel 1828 apparve l'opera The Comte Ori (libre di E. Scribe e III. Delestre-Poirson; furono utilizzate le migliori pagine della musica di Journey to Reims), in cui R. si dimostrò un maestro nel nuovo genere del francese . comico opere.
R. ha preso molto dalla cultura operistica francese, ma allo stesso tempo ha avuto un impatto su di essa. In Francia, R. non aveva solo aderenti e ammiratori, ma anche oppositori ("antirossinisti"), tuttavia riconoscevano anche l'elevata abilità dell'italiano. compositore. La musica di R. ha influenzato il lavoro di A. Boildieu, F. Herold, D. F. Aubert, e anche nella definizione. misura su J. Meyerbeer.
Nel 1829, nella cornice delle società. sorgere alla vigilia della Rivoluzione di luglio del 1830, fu composta l'opera Guglielmo Tell (librata secondo un'antica leggenda svizzera, che servì anche come base per la tragedia di F. Schiller), che divenne un risultato eccezionale di tutte le precedenti ricerche del compositore nel folk-eroico. genere. L'ouverture è interpretata in un modo nuovo: una sinfonia di software libero. un poema in cui si alternano episodi lirico-epici, pastorali-pittoreschi, efficaci di genere. L'opera è piena di cori raffiguranti persone che vivono, gioiscono, sognano, piangono, resistono, combattono e vincono. Secondo A. N. Serov, R. ha mostrato "l'esuberanza delle masse" (monumentale scena corale del finale del 2 ° atto; partecipano solisti e 3 cori). In "William Tell" è stato risolto il problema della creazione di muse delineate individualmente. caratteristiche dei personaggi dell'eroico. musica lirica. Ogni personaggio è dotato di un certo un sistema di intonazioni ritmiche; Tell è delineato più chiaramente. R. ha raggiunto la conservazione dell'aspetto individuale di ciascuno dei partecipanti in numerosi. ensemble, crescendo in grandi palchi, pieni di musica continua. sviluppo e dramma. contrasti. Distinguere. caratteristiche di "William Tell" - la solidità degli atti, lo sviluppo del palcoscenico musicale. azione con un grande colpo. Ottimo il ruolo dei recitativi drammatico-espressivi, che tengono insieme il dipartimento. scene in un tutto indivisibile. avviso. una caratteristica della partitura timbrica è un sottile trasferimento di colore locale. L'opera è caratterizzata da un nuovo tipo di musica. drammaturgia, una nuova interpretazione dell'eroismo. R. creato realistico. Nar.-eroico. e patriottico. opera, in cui grandi imprese vengono compiute da persone comuni dotate di personaggi viventi e delle loro muse. la lingua si basa su intonazioni di canzoni e parole diffuse. Subito dopo "Guglielmo Tell" la gloria della rivoluzione si rafforzò. opere. Nella monarchia paesi, è stato censurato. Per posta. Ho dovuto cambiare il nome, il testo (per molto tempo in Russia l'opera si chiamava "Karl the Bold").
La discreta accoglienza riservata a "Guglielmo Tell" dal borghese-aristocratico. il pubblico di Parigi, così come le nuove tendenze nell'arte dell'opera (l'istituzione di una direzione romantica, estranea alla visione del mondo di R., aderente all'estetica dei classici viennesi), il superlavoro causato da un'intensa creatività - tutto ciò ha spinto il compositore di abbandonare ulteriori opere di scrittura. Negli anni successivi, ha creato molti wok. e fp. miniature: raccolte "Serate musicali" (1835), "Peccati di vecchiaia" (non pubblicate); un certo numero di inni e 2 wok.-symphon maggiori. prod. - Stabat mater (1842) e "Piccola Messa solenne" (1863). Nonostante il cattolico ortodosso testi, musica espressiva ed emotiva di questi op. percepito come veramente laico.
Nel 1836-65 R. visse in Italia (Bologna, Firenze), fu impegnato nell'insegnamento. lavoro, sovrintendeva alle muse bolognesi. liceo. Trascorse gli ultimi 13 anni della sua vita a Parigi, dove la sua casa divenne una delle muse più popolari. saloni.
La creatività R. ha avuto un impatto decisivo sul successivo sviluppo dell'italiano. opere liriche (V. Bellini, G. Donizetti, G. Verdi) e una grande influenza sull'evoluzione dell'opera europea nel XIX secolo. "Positivamente, l'intero grande movimento del dramma musicale del nostro tempo, con tutti i suoi ampi orizzonti che si aprono davanti a noi, è strettamente connesso con le vittorie dell'autore di "William Tell"" (A.N. Serov). Melodica inesauribile. ricchezza, leggerezza, brillantezza, dramma lirico. l'espressività della musica e la vivida presenza scenica hanno reso le opere di R. apprezzate in tutto il mondo.
Date chiave della vita e dell'attività
1792. - 29 II. A Pesaro nella famiglia di un musicista di montagna. orchestra (cornista e trombettista), il commissario di mattatoio Giuseppe R. (nato a Lugo) e sua moglie Anna - cantante, figlia di un fornaio pesarese (nata Gidarini) n. figlio di Gioacchino.
1800. - Trasferimento con i genitori a Bologna - Le prime lezioni di spinetta da J. Prinetti. Imparare a suonare il violino.
1801. - Lavora nel teatro. orchestra, dove suo padre era un suonatore di corno (esegue la parte di violino).
1802. - Trasferimento con i genitori nella città di Lugo. - Continua la musica. lezioni con Canon J. Malerby, che ha introdotto R. al lavoro. J. Haydn, W.A.Mozart.
1804-05. - Rientro a Bologna. Lezioni con Padre A. Tezei (canto, cembalo, indicazioni teorico-musicali originali). operazione. R. - Esibizioni come corista nelle chiese - Invito al t-ry di Bologna e città limitrofe per dirigere il coro, accompagnare recitativi su cembalo, spagnolo. lavori da solista. feste.- Classi con il tenore M Babini - Creazione di R. archi amatoriali. quartetto (esegue la viola).
1806. - IV. Accettazione di R. in. membro Filarmonica di Bologna. Accademia. - Estate. Ingresso alle Muse di Bologna. liceo (classe di violoncello di V. Kavedagni e corso di pianoforte).
1807. - Lezioni nella classe di contrappunto con Padre S. Mattei - Indipendente. studio di partiture di D. Cimarosa, Haydn, Mozart.
1808. - 11 VIII. Utilizzo sotto es. R. la sua cantata "Denuncia di Armonia sulla morte di Orfeo" nel concerto delle Muse bolognesi. liceo.- Usa. in un concerto di una delle accademie sinfoniche di Bologna D-dur P.
1810. - La metà dell'anno. Chiusura delle lezioni al Museo di Bologna. liceo.- 3 XI. Prima dell'opera farsa "Pagherò di matrimonio" (l'ouverture fu poi utilizzata da R. nell'opera "Adelaide di Borgogna") - Esibizione come direttore in un concerto dell'Accademia dei Concordi di Bologna (l'oratorio "Creazione di il mondo" di Haydn è stato eseguito).
1812. - 8 I. Posta. opera-farsa "Happy Deception" (ouverture usata nell'opera "Cyrus in Babylon") - 26 IX. Veloce. opera buffa "The Touchstone" (l'ouverture era usata in "Tancred") e altre opere.
1813. - Posta. un certo numero di opere, tra cui l'opera-seria Aurelian a Palmyra.
1815. - aprile. Utilizzo sotto es. R. il suo "Inno dell'Indipendenza" nei tre "Kantavali" (Bologna) - Autunno. Invito dell'impresario R. D. Barbaei alla carica di compositore stabile della t-ra San Carlo di Napoli - Conoscenza della cantante Isabella Colbran - Presentazione di R. alla vedova del feldmaresciallo M. I. Kutuzov - Cantata di E. I. Kutuzov " Aurora" , in cui viene utilizzata la melodia di Rus. canzone da ballo "Ah, perché il recinto del giardino" (successivamente introdotto nella finale del 2 ° d. "Il barbiere di Siviglia").
1816. - Primo post. opere R. fuori dall'Italia.
1818. - Onorare R. a Pesaro in occasione dell'apertura di un nuovo teatro dell'opera e posta. "Gazze ladre".
1820. - Rivoluzionario. insurrezione a Napoli capeggiata da ufficiali carbonari. L'adozione della Costituzione, la temporanea ascesa al potere del governo borghese-liberale - L'ingresso di R. nei ranghi del nat. guardie ✔.
1821. - Posta. a Roma l'opera "Matilda di Shabran", le cui prime tre rappresentazioni sono state dirette da H. Paganini - marzo. La sconfitta dell'austriaco esercito rivoluzionario. moti a Napoli, restaurazione dell'assolutismo - aprile. Utilizzo a Napoli, sotto L'oratorio di R. Haydn "La creazione del mondo".
1822. - Posta. nel ciclo operistico "Zelmira" del "San Carlo" (Napoli) (l'ultima opera scritta per questa t-ra) - Matrimonio con I. Colbran - 23 III. Arrivo di R. con la moglie a Vienna - 27 III. Presenza alla prima viennese dell'opera "Free Shooter" di Weber - Assistere a un concerto in cui lo spagnolo. La 3a sinfonia ("eroica") di Beethoven.- Incontro e conversazione di R. con L. Beethoven.- Fine luglio. Rientro a Bologna. Creazione di sab. wok. esercizi - dicembre. Un viaggio su invito di K. Metternich a Verona con lo scopo di comporre e utilizzare. 4 cantate durante i festeggiamenti che hanno accompagnato il congresso dei membri della Santa Alleanza.
1823. - 3 II. Veloce. "Semiramide" - l'ultima opera R., creata in Italia - Autunno. Un viaggio con la moglie a Parigi, poi, su invito dell'impresario del Covent Garden, a Londra.
1824. - 26 VII. Partenza da Londra - Agosto. Occupazione del posto di muse. direttore del Théâtre Italienne di Parigi.
1825. - 19 VI. Veloce. l'opera-cantata Viaggio a Reims, commissionata per l'incoronazione di Carlo X a Reims.
1826. - La nomina di R. alla carica di re. compositore e ispettore generale del canto - 11 VI. Veloce. a Lisbona, la farsa "Adina, o il califfo di Baghdad".
1827. - Ottenere una posizione onoraria nel re. seguito, approvazione da parte di un membro del Consiglio di amministrazione del re. musica scuole e membro del comitato della t-ra "King Academy of Music and Dance".
1829. - 3 VIII. Veloce. "Guglielmo Tell".- Premiare R. Legion d'Onore.- Partenza con la moglie per Bologna.
1830. - settembre. Ritorno a Parigi.
1831. - Visita in Spagna. Riceve l'ordine dall'arcidiacono di Siviglia, don M. P. Varela, di scrivere Stabat mater - Ritorno a Parigi. - Grave malattia nervosa.
1832. - Conoscenza di Olympia Pelissier (in seguito la seconda moglie di R.).
1836. - Ricevuta dai francesi. governo di una pensione vitalizia.- Rientro a Bologna.
1837. - Rottura con I. Colbrand-Rossini.
1839. - Peggioramento della salute - Ottenimento del titolo di presidente onorario della commissione per la riforma delle Muse bolognesi. lyceum (diventa suo consulente permanente).
1842. - Spagnolo. Stabat mater a Parigi (VII I) ea Bologna (XIII III, sotto G. Donizetti).
1845. - 7 X. Morte di I. Kolbran - Nomina di R. alla carica. Direttore del Bologna Musica liceo.
1846. - 21 VIII. Matrimonio con O. Pelissier.
1848. - Si trasferisce con la moglie a Firenze.
1855. - Partenza dall'Italia con la moglie. La vita a Parigi.
1864. - 14 III. Utilizzo "Piccola Messa Solenne" nel palazzo del Conte Pilet-Ville.
1867. - Autunno. Deterioramento della salute.
1868. - 13 XI. Morte di R. a Passy, ​​presso Parigi.- 15 XI. Sepoltura nel cimitero di Pere Lachaise.
1887. - 2 V. Trasferimento delle ceneri di R. a Firenze, alla chiesa di Santa Croce.
Composizioni : opere - Demetrio e Polibio (1806, post. 1812, tr. "Balle", Roma), Cambiale di matrimonio (La cambiale di matrimonio, 1810, tr. "San Moise", Venezia), Strano caso (L "equivoco stravagante, 1811, "Teatro del Corso", Bologna), Felice inganno (L "inganno felice, 1812, t-r "San Moise", Venezia), Ciro in Babilonia (Ciro in Babilonia, 1812, t-r "Municipale", Ferrara), Scala di seta (La scala di seta, 1812, tr "San Moise", Venezia), Pietra di paragone (La pietra del parugone, 1812, tr "La Scala", Milano), Il caso fa un ladro, o Valigie incasinate (L " occasione fa il ladro, ossia Il cambio délia valigia, 1812, tr "San Moisè", Venezia), Signor Bruschino, or Random Son (Il signor Bruschino, ossia Ilfiglio per azzardo , 1813, ibid), Tancredi (1813, tr Fenice, Venezia), italiano in Algeria (L "italiana in Algeri, 1813, tr San Benedetto, Venezia), Aureliano in Palmira (Aureliano in Palmira, 1813, tr "La Scala", Milano), Turco in Italia (Il turco in Italia, 1814, ibid), Sigismondo (1814, tr "Fenice", Venezia), Elisabetta, regina d'Inghilterra (Elisabetta, regina d'Inghilterra, 1815, tr "San Carlo", Napoli), Torvaldo e Dorlisca (1815, tr "Balle ", Roma), Almaviva, o Vana Precauzione (Almaviva, ossia L "inutile precauzione ; noto sotto il nome Barbiere di Siviglia - Il barbiere di Siviglia, 1816, tr "Argentina", Roma), Giornale, o Matrimonio per concorso (La gazzetta, ossia Il matrimonio per concorso, 1816, tr "Fiorentini", Napoli), Otello, o il Veneziano Moro (Otello, ossia Il toro di Venezia, 1816, tr "Del Fondo", Napoli), Cenerentola, o il trionfo della virtù (Cenerentola, ossia La bonta in trionfo, 1817, tr "Balle", Roma) , Gazza ladra ( La gazza ladra, 1817, tr "La Scala", Milano), Armida (1817, tr "San Carlo", Napoli), Adelaide di Borgogna (Adelaide di Borgogna, 1817, tr "Argentina", Roma), Mosè in Egitto ( Mose in Egitto, 1818, tr "San Carlo", Napoli; Ed. francese - sotto il titolo Moses and Pharaoh, or Crossing the Red Sea - Mopse et pharaon, ou Le passage de la mer Rouge, 1827, "Royal Academy of Music e Danza", Parigi), Adina, o Califfo di Bagdad (Adina o Il califfo di Bagdado, 1818, post. 1826, tr. "San Carlo", Lisbona), Ricciardo e Zoraida (1818, Centro Commerciale San Carlo, Napoli) , Hermione (1819, ibid.), Eduarde e Christina (1819, Centro commerciale San Benedetto, Venezia), Lake Maiden ( La donna del lago, 1819, tr "San Carlo", Napoli), Bianca e Faliero, ovvero il Consiglio di Tre (Bianca e Faliero, ossia II consiglio dei tre, 1819, tr "La Scala", Milano), "Maometto II" (1820, centro commerciale "San Carlo", Napoli; francese ed. - sotto il nome Assedio di Corinto - Le siige de Corinthe, 1826, "King Academy of Music and Dance", Parigi), Matilde di Shabran, o Beauty and the Iron Heart (Matilde di Shabran, ossia Bellezza e cuor di ferro, 1821, tr "Apollo ", Roma), Zelmira (1822, tr "San Carlo", Napoli), Semiramide (1823, tr "Fenice", Venezia), Viaggio a Reims, o Hotel Golden Lily (Il viaggio a Reims, ossia L "albergo del giglio d" oro, 1825, "Teatro Italien", Parigi), Conte Ory (Le comte Ory, 1828, "King Academy of Music and Dance", Parigi), Guglielmo Tell (1829, ibid.); pasticcio (da estratti dalle opere di R.) - Ivanhoe (Ivanhoe, 1826, tr "Odeon", Parigi), Testamento (Le testament, 1827, ibid.), Cenerentola (1830, tr "Covent Garden", Londra ), Robert Bruce (1846, King's Academy of Music and Dance, Parigi), We're Going to Paris (Andremo a Parigi, 1848, Theatre Italien, Paris), Funny Accident (Un curioso accidente, 1859, ibid.); per soli, coro e orchestra. - Inno dell'Indipendenza (Inno dell'Indipendenza, 1815, tr "Contavalli", Bologna), cantate - Aurora (1815, ed. 1955, Mosca), Le nozze di Teti e Peleo (Le nozze di Teti e di Peleo, 1816, t -r "Del Fondo", Napoli), Sincero omaggio (Il vero omaggio, 1822, Verona), Felice presagio (L"augurio felice, 1822, ibid.), Bardo (Il bardo, 1822), Santa Unione (La Santa alleanza, 1822), Reclamo delle Muse per la morte di Lord Byron (Il pianto délie Muse in morte di Lord Byron, 1824, Almack Hall, Londra), Coro della Guardia Municipale di Bologna (Coro dedicato alla guardia civica di Bologna, strumentata da D. Liverani, 1848, Bologna), Inno a Napoleone III e al suo popolo valoroso (Hymne b Napoleon et a son vaillant peuple, 1867, Palazzo dell'Industria, Parigi), Inno nazionale (L'inno nazionale, Inno nazionale inglese, 1867 , Birmingham); per orchestra - sinfonie (Re-dur, 1808; Es-dur, 1809, usata come ouverture della farsa Una cambiale di matrimonio), Serenata (1829), Marcia militare (Marcia militare, 1853); per strumenti con orchestra - Variazioni per strumenti obbligati Fa-dur (Variazioni a più strumenti obbligati, per clarinetto, 2 violini, viola, violoncello, 1809), Variazioni Do-dur (per clarinetto, 1810); per spirito. orco. - fanfara per 4 trombe (1827), 3 marce (1837, Fontainebleau), Corona d'Italia (La corona d'Italia, fanfara per orchestra militare, offerta a Vittorio Emanuele II, 1868); ensemble strumentali da camera - duetti per corni ( 1805), 12 valzer per 2 flauti (1827), 6 sonate per 2 violini, acuti e bassi (1804), 5 quartetti d'archi (1806-08), 6 quartetti per flauto, clarinetto, corno e fagotto (1808-09 ), Tema e Variazioni per flauto, tromba, corno e fagotto (1812); per pianoforte. - Valzer (1823), Congresso di Verona (Il congresso di Verona, 4 mani, 1823), Palazzo di Nettuno (La reggia di Nettuno, 4 mani, 1823), Anima del Purgatorio (L"vme du Purgatoire, 1832); per solisti e coro - cantata Harmony's Complaint about the death of Orpheus (Il pianto d "Armonia sulla morte di Orfeo, for tenor, 1808), Death of Dido (La morte di Didone, stage monologue, 1811, Spanish 1818, t-r "San- Benedetto ", Venezia), cantata (per 3 solisti, 1819, tr "San Carlo", Napoli), Partenope e Higea (per 3 solisti, 1819, ibid.), Gratitudine (La riconoscenza, per 4 solisti, 1821, ibid.) ; per voce con orco. - cantata Offerta del pastore (Omaggio pastorale, a 3 voci, per la solenne apertura del busto di Antonio Canova, 1823, Treviso), Canto dei titani (Le chant des Titans, per 4 bassi all'unisono, 1859, spagnolo 1861, Parigi ); per voce con fp. - Cantate Elie e Irene (a 2 voci, 1814) e Giovanna d'Arco (1832), Serate musicali (Soires musicales, 8 ariette e 4 duetti, 1835); 3 quartetti vocali (1826-27); Esercizi per soprano (Gorgheggi e solfeggi per soprano Vocalizzi e solfeggi per rendere la voce agile ed apprendere a cantare secondo il gusto moderno, 1827); 14 album di brani ed ensemble vocali e strumentali riuniti sotto il titolo Peccati di vecchiaia (Püchés de vieillesse: Album of Italian songs - Album per canto italiano, Album francese - Album français, Pezzi trattenuti - Morceaux réservés, Quattro antipasti e quattro dessert - Quatre hors d "oeuvres et quatre mendiants, per fp., Album per fp., skr., vlch., harmonium e francese corni, molti altri, 1855-68, Parigi, non pubblicati); musica sacra - Diploma (per 3 voci maschili, 1808), messa (per voci maschili, 1808, eseguita a Ravenna), Laudamus (c. 1808), Qui tollis (c. 1808), Messa solenne (Messa solenne, con P. Raimondi, 1819, spagnolo 1820, Chiesa di San Fernando, Napoli), Cantemus Domino (a 8 voci con pianoforte o organo, 1832, spagnolo 1873), Ave Maria (a 4 voci, 1832, spagnolo 1873), Quoniam (per basso e orchestra, 1832), Stabat mater (per 4 voci, coro e orchestra, 1831-32, 2a ed. 1841-42, edito 1842, Sala Ventadour, Parigi), 3 cori - Fede, Speranza, Misericordia (La foi, L " espérance, La charité, per coro femminile e pianoforte, 1844), Tantum ergo (per 2 tenori e basso), 1847, Chiesa di San Francesco dei Minori Conventuali, Bologna), A proposito di Salutaris Hostia (per 4 voci 1857), Piccola messa solenne (Petite messe solennelle, per 4 voci, coro, harmonium e pianoforte, 1863, spagnolo 1864, nella casa del conte Pilet-Ville, Parigi), lo stesso (per soli, coro e orc., 1864, spagnolo 1869, "Italien Theatre", Parigi), Requiem Melody (Chant de Requiem, per contralto e pianoforte. , 1864); musica per spettacoli teatrali. t-ra - Edipo in Colon (alla tragedia di Sofocle, 14 numeri per soli, coro e orchestra, 1815-16?). 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Gioachino Rossini è un compositore italiano di ottoni e musica da camera, il cosiddetto "ultimo classico". Come autore di 39 opere, Gioachino Rossini è conosciuto come uno dei compositori più produttivi con un approccio unico alla creatività: oltre a studiare la cultura musicale del paese, lavora anche con la lingua, il ritmo e il suono del libretto. Rossini è stato notato da Beethoven per l'appassionato d'opera "Il barbiere di Siviglia". Le opere "William Tell", "Cenerentola" e "Mosè in Egitto" sono diventate dei classici dell'opera mondiale.

Rossini nacque nel 1792 nella città di Pesaro da una famiglia di musicisti. Dopo che suo padre fu arrestato per aver sostenuto la Rivoluzione francese, il futuro compositore dovette vivere girovagando per l'Italia con sua madre. Allo stesso tempo, il giovane talento cercava di padroneggiare gli strumenti musicali e si dedicava al canto: Gioacchino aveva un forte baritono.

Le opere di Mozart e Haydn, che Rossini imparò mentre studiava nella città di Lugo dal 1802, ebbero una grande influenza sul lavoro di Rossini. Lì ha fatto il suo debutto come interprete d'opera nella commedia "Gemini". Nel 1806, trasferitosi a Bologna, il compositore entrò al Liceo Musicale, dove studiò solfeggio, violoncello e pianoforte.

Il debutto del compositore avvenne nel 1810 al Teatro San Moisè di Venezia, dove fu messo in scena un appassionato d'opera basato sul libretto "La cambiale di matrimonio". Ispirato dal successo, Rossini scrisse la serie di opere Ciro in Babilonia, o la caduta di Baldassarre, e nel 1812 l'opera La pietra di paragone, che portò a Gioacchino il riconoscimento del teatro alla Scala. Le seguenti opere "L'italiano in Algeria" e "Tancred" portano a Rossini la gloria del maestro della buffoneria, e Rossini ha ricevuto il soprannome di "Mozart italiano" per la sua inclinazione per le armonie melodiose e melodiche.

Trasferitosi a Napoli nel 1816, il compositore scrisse la migliore opera della buffoneria italiana: l'opera Il barbiere di Siviglia, che oscurò l'opera omonima di Giovanni Paisiello, considerata un classico. Dopo un clamoroso successo, il compositore si è rivolto al dramma operistico, scrivendo The Thieving Magpie e Othello, opere in cui l'autore ha lavorato non solo alle partiture, ma anche al testo, ponendo severi requisiti per gli interpreti solisti.

Dopo aver lavorato con successo a Vienna e Londra, il compositore conquista Parigi con l'opera L'assedio di Corinto nel 1826. Rossini adattò abilmente le sue opere per il pubblico francese, studiando le sfumature della lingua, il suo suono, nonché le peculiarità della musica nazionale.

La carriera creativa attiva del musicista terminò nel 1829, quando il classicismo fu sostituito dal romanticismo. Inoltre Rossini insegna musica e ama la cucina gourmet: quest'ultima provocò un mal di stomaco che causò la morte del musicista nel 1868 a Parigi. La proprietà del musicista fu venduta per testamento e con il ricavato fu fondato nella città di Pesaro il Conservatorio Didattico che oggi forma musicisti.

Il famoso compositore italiano Gioacchino Rossini nacque il 29 febbraio 1792 nella cittadina di Pesaro, situata sulla costa del Golfo di Venezia.

Fin dall'infanzia, è stato coinvolto nella musica. Suo padre, Giuseppe Rossini, soprannominato Veselchak per il suo carattere giocoso, era un trombettista cittadino e sua madre, una donna di rara bellezza, aveva una bella voce. C'erano sempre canzoni e musica in casa.

Essendo un sostenitore della Rivoluzione francese, Giuseppe Rossini accolse con gioia l'ingresso di unità rivoluzionarie in Italia nel 1796. La restaurazione del potere del Papa fu segnata dall'arresto del capofamiglia Rossini.

Perso il lavoro, Giuseppe e sua moglie furono costretti a diventare musicisti itineranti. Il padre di Rossini era un suonatore di corno in orchestre che si esibivano in discrete esibizioni, e sua madre eseguiva arie d'opera. Portava reddito alla famiglia anche il bel soprano Gioacchino, che cantava nei cori delle chiese. La voce del ragazzo è stata molto apprezzata dai maestri di coro di Lugo e Bologna. Nell'ultima di queste città, famosa per le sue tradizioni musicali, trovò rifugio la famiglia Rossini.

Nel 1804, all'età di 12 anni, Gioacchino iniziò a studiare musica professionalmente. Il suo maestro fu il compositore di chiesa Angelo Tesei, sotto la cui guida il ragazzo imparò rapidamente le regole del contrappunto, nonché l'arte dell'accompagnamento e del canto. Un anno dopo, il giovane Rossini partì per un viaggio attraverso le città della Romagna come maestro di banda.

Rendendosi conto dell'incompletezza della sua educazione musicale, Gioacchino decise di continuarla al Liceo Musicale di Bologna, dove fu iscritto come studente di violoncello. Le lezioni di contrappunto e composizione furono integrate dallo studio indipendente di partiture e manoscritti della ricca biblioteca del Lyceum.

La passione per il lavoro di personaggi musicali famosi come Cimarosa, Haydn e Mozart, ha avuto un'influenza speciale sullo sviluppo di Rossini come musicista e compositore. Mentre era ancora uno studente del Liceo, divenne membro dell'Accademia di Bologna e dopo la laurea, in riconoscimento del suo talento, ricevette un invito a dirigere un'esecuzione dell'oratorio di Haydn Le quattro stagioni.

Gioacchino Rossini scoprì presto una straordinaria capacità di lavoro, affrontò rapidamente qualsiasi compito creativo, mostrando le meraviglie di una straordinaria tecnica compositiva. Durante gli anni dei suoi studi, ha scritto un gran numero di opere musicali, tra cui opere sacre, sinfonie, musica strumentale e opere vocali, nonché estratti dall'opera Demetrio e Polibio, la prima opera di Rossini in questo genere.

L'anno della laurea al Liceo è stato segnato dall'inizio delle attività simultanee di Rossini come cantante, direttore di banda e compositore d'opera.

Il periodo dal 1810 al 1815 fu segnato nella vita del celebre compositore come "errabondo", in questo periodo Rossini vagò da una città all'altra, non soffermandosi da nessuna parte per più di due o tre mesi.

Il fatto è che nell'Italia del XVIII-XIX secolo esistevano teatri d'opera permanenti solo nelle grandi città - come Milano, Venezia e Napoli, i piccoli insediamenti dovevano accontentarsi dell'arte delle compagnie teatrali itineranti, solitamente costituite da una prima donna , tenore, basso e vari cantanti in ruoli secondari. L'orchestra è stata reclutata da amanti della musica locale, musicisti militari e itineranti.

Il maestro (compositore), assunto dall'impresario della compagnia, ha scritto la musica sul libretto fornito e lo spettacolo è stato messo in scena, mentre il maestro ha dovuto dirigere lui stesso l'opera. Con una produzione di successo, il lavoro è stato eseguito per 20-30 giorni, dopodiché la troupe si è disintegrata e gli artisti si sono sparpagliati per le città.

Per cinque lunghi anni Gioacchino Rossini scrisse opere per teatri e artisti itineranti. La stretta collaborazione con gli esecutori ha contribuito allo sviluppo di una grande flessibilità del compositore, è stato necessario tenere conto delle capacità vocali di ogni cantante, della tessitura e del timbro della sua voce, del temperamento artistico e molto altro.

La gioia del pubblico e il compenso: questo è ciò che Rossini ha ricevuto come ricompensa per il suo lavoro di compositore. Nei suoi primi lavori si notarono una certa fretta e disattenzione, che provocarono severe critiche. Così il compositore Paisiello, che vedeva in Gioacchino Rossini un formidabile rivale, ne parlò come "un compositore dissoluto, poco versato nelle regole dell'arte e privo di buon gusto".

Le critiche non infastidivano il giovane compositore, poiché conosceva bene le carenze delle sue opere, in alcune partiture notava addirittura i cosiddetti errori grammaticali con le parole "per accontentare i pedanti".

Nei primi anni di attività creativa indipendente, Rossini ha lavorato alla scrittura principalmente di opere comiche, che avevano forti radici nella cultura musicale italiana. Nella sua opera successiva, il genere dell'opera seria occupava un posto importante.

Un successo senza precedenti arrivò a Rossini nel 1813, dopo le rappresentazioni a Venezia delle opere "Tankred" (opera seria) e "Italiano ad Algeri" (opera buffa). Le porte dei migliori teatri di Milano, Venezia e Roma si aprirono davanti a lui, le arie delle sue composizioni furono cantate nei carnevali, nelle piazze e nelle strade.

Gioacchino Rossini divenne uno dei compositori più apprezzati in Italia. Melodie memorabili, piene di temperamento incontrollabile, divertimento, pathos eroico e testi d'amore, hanno lasciato un'impressione indimenticabile sull'intera società italiana, che si tratti di circoli aristocratici o società di artigiani.

Anche le idee patriottiche del compositore, che risuonavano in molte delle sue opere di un periodo successivo, trovarono una risposta. Così, nella tipica trama buffonata di "Italiano in Algeria" con risse, scene con travestimenti e amanti che si scontrano, si incuneano inaspettatamente temi patriottici.

L'eroina principale dell'opera, Isabella, si rivolge al suo amato Lindor, che languisce in cattività presso l'algerino Bey Mustafa, con le parole: “Pensa alla tua patria, sii senza paura e fai il tuo dovere. Guarda: in tutta Italia rivivono esempi sublimi di valore e dignità. Quest'aria riflette i sentimenti patriottici dell'epoca.

Nel 1815 Rossini si trasferì a Napoli, dove gli fu offerto un posto come compositore al Teatro dell'Opera di San Carlo, che prometteva una serie di prospettive redditizie, come compensi elevati e lavoro con artisti famosi. Il trasferimento a Napoli fu segnato per il giovane Gioacchino dalla fine del periodo di "vagabondaggio".

Dal 1815 al 1822 Rossini lavorò in uno dei migliori teatri d'Italia, allo stesso tempo viaggiò per il paese e completò ordini per altre città. Sul palcoscenico del teatro napoletano, il giovane compositore ha debuttato con l'opera seria "Elisabetta, regina d'Inghilterra", che era una parola nuova nell'opera tradizionale italiana.

Sin dai tempi antichi, l'aria come forma di canto solista è stata il nucleo musicale di tali opere, il compositore ha dovuto affrontare il compito di delineare solo le linee musicali dell'opera ed evidenziare il principale contorno melodico nelle parti vocali.

Il successo del lavoro in questo caso dipendeva solo dal talento improvvisativo e dal gusto del virtuoso esecutore. Rossini è partito da una lunga tradizione: violando i diritti del cantante, ha scritto nella partitura tutta la coloratura, i passaggi virtuosistici e le decorazioni dell'aria. Ben presto questa innovazione entrò nel lavoro di altri compositori italiani.

Il periodo napoletano contribuì al perfezionamento del genio musicale di Rossini e al passaggio del compositore dal genere della commedia leggera alla musica più seria.

La situazione di crescente impennata sociale, risolta dalla rivolta dei Carbonari nel 1820-1821, richiedeva immagini più significative ed eroiche rispetto ai personaggi frivoli delle opere comiche. Così, nell'opera seria c'erano più occasioni per esprimere nuove tendenze a cui Gioacchino Rossini era sensibile.

Per diversi anni, l'oggetto principale del lavoro dell'eccezionale compositore è stata un'opera seria. Rossini si sforzò di cambiare gli standard musicali e di trama dell'opera seria tradizionale, che erano già stati definiti all'inizio del XVIII secolo. Ha cercato di introdurre contenuti e drammaticità significativi in ​​\u200b\u200bquesto stile, per espandere i collegamenti con la vita reale e le idee del suo tempo, inoltre, il compositore ha conferito a un'opera seria l'attività e le dinamiche prese in prestito dall'opera buffa.

Il tempo del lavoro nel teatro napoletano si è rivelato molto significativo in termini di realizzazioni e risultati. Durante questo periodo furono scritte opere come Tancredi, Otello (1816), che riflettevano la tendenza di Rossini all'alto dramma, così come le monumentali opere eroiche Mosè in Egitto (1818) e Maometto II (1820) .

Le tendenze romantiche che si sviluppavano nella musica italiana richiedevano nuove immagini artistiche e mezzi di espressione musicale. L'opera di Rossini La donna del lago (1819) riflette tali caratteristiche dello stile romantico nella musica come descrizioni pittoresche e il trasferimento di esperienze liriche.

Le migliori opere di Gioachino Rossini sono considerate Il barbiere di Siviglia, creato nel 1816 per essere messo in scena a Roma durante le vacanze di carnevale e frutto di molti anni di lavoro del compositore su un'opera comica, e l'opera eroico-romantica Guglielmo Tell.

Ne Il barbiere di Siviglia è stato conservato tutto il più vitale e vivido dell'opera buffa: le tradizioni democratiche del genere e gli elementi nazionali si sono arricchiti in quest'opera, permeata fino in fondo di ironia intelligente e pungente, sincero divertimento e ottimismo, un rappresentazione realistica della realtà circostante.

La prima produzione de Il barbiere di Siviglia, scritta in soli 19 o 20 giorni, non ebbe successo, ma già al secondo spettacolo il pubblico accolse con entusiasmo il celebre compositore, ci fu persino una fiaccolata in onore di Rossini.

Il libretto dell'opera, composto da due atti e quattro scene, si basa sulla trama dell'opera omonima del famoso drammaturgo francese Beaumarchais. Il luogo degli eventi che si svolgono sul palcoscenico è la Siviglia spagnola, i protagonisti sono il conte Almaviva, l'amata Rosina, il barbiere, medico e musicista Figaro, il dottor Bartolo, tutore di Rosina e il monaco don Basilio, procuratore segreto di Bartolo.

Nella prima immagine del primo atto, il conte Almaviva, innamorato, si aggira vicino alla casa del dottor Bartolo, dove vive la sua amata. La sua aria lirica è ascoltata dall'astuto tutore di Rosina, che ha lui stesso una visione del suo rione. Figaro, il maestro di ogni sorta, viene in aiuto degli innamorati, ispirato dalle promesse del conte.

L'azione del secondo quadro si svolge in casa di Bartolo, nella stanza di Rosina, che sogna di inviare una lettera al suo ammiratore Lindor (sotto questo nome si nasconde il conte Almaviva). In questo momento appare Figaro e offre i suoi servizi, ma l'arrivo inaspettato di un guardiano lo costringe a nascondersi. Figaro viene a conoscenza dei piani insidiosi di Bartolo e Don Basilio e si affretta ad avvertire Rosina di ciò.

Presto Almaviva irrompe in casa sotto le spoglie di un soldato ubriaco, Bartolo cerca di metterlo fuori dalla porta. In questo tumulto, il conte riesce a passare tranquillamente un biglietto alla sua amata e informa che Lindor è lui. Anche Figaro è qui, insieme ai servi di Bartolo, sta cercando di separare il padrone di casa e Almaviva.

Tutti tacciono solo con l'arrivo di una squadra di soldati. L'ufficiale dà l'ordine di arrestare il conte, ma la carta archiviata con un gesto maestoso cambia istantaneamente il suo comportamento. Il rappresentante delle autorità si inchina rispettosamente all'Almaviva travestita, provocando sconcerto tra tutti i presenti.

La seconda azione si svolge nella stanza di Bartolo, dove arriva il conte amoroso, travestito da frate, fingendosi maestro di canto di don Alonzo. Per guadagnarsi la fiducia del dottor Bartolo, Almaviva gli consegna il biglietto di Rosina. La ragazza, riconoscendo nel monaco il suo Lindor, inizia volentieri i suoi studi, ma la presenza di Bartolo interferisce con gli amanti.

In questo momento arriva Figaro e offre al vecchio di radersi. Con l'astuzia il barbiere riesce ad impossessarsi della chiave del balcone di Rosina. L'arrivo di Don Basilio rischia di rovinare lo spettacolo ben interpretato, ma viene “allontanato” dal palco appena in tempo. La lezione riprende, Figaro continua la procedura di rasatura, cercando di bloccare gli amanti da Bartolo, ma l'inganno viene svelato. Almaviva e il barbiere sono costretti a fuggire.

Bartolo, servendosi di un biglietto di Rosina, consegnatogli con noncuranza dal conte, persuade la ragazza delusa a firmare il contratto di matrimonio. Rosina svela al suo tutore il segreto dell'imminente fuga, e questi va a chiamare le guardie.

In questo momento, Almaviva e Figaro entrano nella stanza della ragazza. Il conte chiede a Rosina di diventare sua moglie e riceve il consenso. Gli innamorati vogliono uscire di casa il prima possibile, ma si presenta un imprevisto ostacolo rappresentato dalla mancanza di scale vicino al balcone e dall'arrivo di Don Basilio con un notaio.

L'apparizione di Figaro, che annuncia Rosina come sua nipote e il conte Almaviva come suo fidanzato, salva la situazione. Il dottor Bartolo, venuto con le guardie, trova già compiuto il matrimonio del rione. Con rabbia impotente attacca il "traditore" Basilio e il "furfante" Figaro, ma la generosità di Almaviva lo corrompe e si unisce al coro generale di benvenuto.

Il libretto de Il barbiere di Siviglia differisce notevolmente dalla fonte originale: qui l'acutezza sociale e l'orientamento satirico della commedia di Beaumarchais si sono notevolmente attenuati. Per Rossini, il conte Almaviva è un personaggio lirico, non un vuoto aristocratico libertino. I suoi sentimenti sinceri e il desiderio di felicità trionfano sui piani mercenari del tutore di Bartolo.

Figaro appare come una persona allegra, abile e intraprendente, nella cui festa non c'è nemmeno un accenno di moralismo e filosofia. Il credo della vita di Figaro è risate e battute. Questi due personaggi sono in contrasto con personaggi negativi: il vecchio avaro Bartolo e l'ipocrita ipocrita Don Basilio.

La risata allegra, sincera, contagiosa è lo strumento principale di Gioacchino Rossini, che nelle sue commedie e farse musicali si affida alle immagini tradizionali dell'opera buffa: il guardiano amoroso, il servitore abile, l'allievo grazioso e l'astuto frate canaglia.

Rianimando queste maschere con tratti di realismo, il compositore conferisce loro l'aspetto di persone, come se fossero state strappate alla realtà. È successo che l'azione rappresentata sul palco o il personaggio fosse associato dal pubblico a un determinato evento, incidente o persona specifica.

Il barbiere di Siviglia è quindi una commedia realistica, il cui realismo si manifesta non solo nella trama e nelle situazioni drammatiche, ma anche nei personaggi umani generalizzati, nella capacità del compositore di caratterizzare i fenomeni della vita contemporanea.

L'ouverture che precede gli eventi dell'opera dà il tono all'intera opera. Si immerge nell'atmosfera di battute divertenti e facili. In futuro, l'atmosfera creata dall'ouverture si concretizza in un certo frammento della commedia.

Nonostante questa introduzione musicale sia stata ripetutamente utilizzata da Rossini in altre opere, è percepita come parte integrante del Barbiere di Siviglia. Ogni tema dell'ouverture si basa su una nuova base melodica e le parti di collegamento creano una continuità di transizioni e conferiscono all'ouverture un'integrità organica.

Il fascino dell'azione operistica del Barbiere di Siviglia dipende dalla varietà delle tecniche compositive utilizzate da Rossini: introduzione, il cui effetto è il risultato di una combinazione di azione scenica e musicale; alternanza di recitativi e dialoghi con arie soliste caratterizzanti questo o quel personaggio, e duetti; scene d'insieme con una linea di sviluppo continua, progettate per mescolare i vari fili della trama e mantenere un intenso interesse per l'ulteriore sviluppo degli eventi; parti orchestrali che sostengono il ritmo rapido dell'opera.

La fonte della melodia e del ritmo de "Il barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini è la brillante musica italiana di temperamento. Nella partitura di questo lavoro si sentono giri e ritmi di canti e danze di tutti i giorni, che costituiscono la base di questa commedia musicale.

Creati dopo Il barbiere di Siviglia, le opere Cenerentola e Gazza ladra sono lontane dal solito genere comico. Il compositore presta maggiore attenzione alle caratteristiche liriche e alle situazioni drammatiche. Tuttavia, nonostante tutti gli sforzi per un nuovo Rossini, non riuscì finalmente a superare le convenzioni di un'opera seria.

Nel 1822, insieme a una troupe di artisti italiani, il famoso compositore fece un tour di due anni nelle capitali degli stati europei. La gloria ha preceduto il famoso maestro, ovunque fosse atteso da un ricevimento di lusso, tasse enormi e i migliori teatri e artisti del mondo.

Nel 1824, Rossini divenne il capo del teatro dell'opera italiano a Parigi e fece molto in questo incarico per promuovere la musica lirica italiana. Inoltre, il famoso maestro ha patrocinato giovani compositori e musicisti italiani.

Durante il periodo parigino, Rossini scrisse una serie di opere per l'opera francese, molte vecchie opere furono rielaborate. Così, l'opera "Mohammed II" nell'edizione francese si chiamava "L'assedio di Coronth" ed è stata un successo sul palcoscenico parigino. Il compositore è riuscito a rendere le sue opere più realistiche e drammatiche, per ottenere semplicità e naturalezza del discorso musicale.

L'influenza della tradizione operistica francese si è manifestata in un'interpretazione più rigorosa della trama operistica, uno spostamento di enfasi dalle scene liriche a quelle eroiche, una semplificazione dello stile vocale, dando maggiore importanza alle scene di folla, coro e ensemble, così come un atteggiamento attento all'orchestra d'opera.

Tutte le opere del periodo parigino furono una fase preparatoria alla creazione dell'opera eroico-romantica Guglielmo Tell, in cui le arie solistiche delle opere tradizionali italiane furono sostituite da scene corali di massa.

Il libretto di quest'opera, che racconta la guerra di liberazione nazionale dei cantoni svizzeri contro gli austriaci, rispondeva pienamente agli umori patriottici di Gioacchino Rossini e alle esigenze del pubblico progressista alla vigilia degli eventi rivoluzionari del 1830.

Il compositore ha lavorato a "William Tell" per diversi mesi. La prima, che ebbe luogo nell'autunno del 1829, suscitò recensioni entusiastiche da parte del pubblico, ma quest'opera non ricevette molto riconoscimento e popolarità. Al di fuori della Francia, la produzione di Guglielmo Tell era tabù.

Le immagini della vita popolare e delle tradizioni degli svizzeri servivano solo da sfondo per rappresentare la rabbia e l'indignazione del popolo oppresso, il finale dell'opera - la rivolta delle masse contro gli schiavisti stranieri - rifletteva i sentimenti dell'epoca.

Il frammento più famoso dell'opera "Guglielmo Tell" era l'ouverture, notevole per brillantezza e abilità, espressione della composizione poliedrica dell'intera opera musicale.

I principi artistici usati da Rossini in Guglielmo Tell trovarono applicazione nelle opere di molte figure dell'opera francese e italiana del XIX secolo. E in Svizzera volevano persino erigere un monumento al famoso compositore, la cui opera contribuì all'intensificarsi della lotta di liberazione nazionale del popolo svizzero.

L'opera "Guglielmo Tell" fu l'ultima opera di Gioacchino Rossini, che all'età di 40 anni smise improvvisamente di scrivere musica d'opera e iniziò ad organizzare concerti e spettacoli. Nel 1836 il celebre compositore tornò in Italia, dove visse fino alla metà degli anni Cinquanta dell'Ottocento. Rossini fornì tutta l'assistenza possibile ai ribelli italiani e scrisse persino l'inno nazionale nel 1848.

Tuttavia, una grave malattia nervosa costrinse Rossini a trasferirsi a Parigi, dove trascorse il resto della sua vita. La sua casa divenne uno dei centri della vita artistica della capitale francese, qui vennero molti cantanti, compositori e pianisti italiani e francesi di fama mondiale.

Il ritiro dall'opera non ha indebolito la fama di Rossini, che gli è venuta in gioventù e non l'ha lasciata nemmeno dopo la sua morte. Tra le opere realizzate nella seconda metà della sua vita, meritano particolare attenzione le raccolte di romanze e duetti “Serate musicali”, nonché la musica sacra “Stabat mater”.

Gioacchino Rossini morì a Parigi nel 1868 all'età di 76 anni. Pochi anni dopo, le sue ceneri furono inviate a Firenze e sepolte nel pantheon della Chiesa di Santa Croce, una sorta di tomba dei migliori rappresentanti della cultura italiana.

(29 II 1792, Pesaro - 13 XI 1868, Passy, ​​presso Parigi)

Gioacchino Rossini Rossini ha aperto il brillante XIX secolo nella musica italiana, seguito da un'intera galassia di creatori d'opera: Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini, come se si passassero a vicenda il testimone dell'opera italiana di fama mondiale. Autore di 37 opere, Rossini ha portato il genere dell'opera buffa a un'altezza irraggiungibile. Il suo "Il barbiere di Siviglia", scritto quasi un secolo dopo la nascita del genere, divenne l'apice e il simbolo dell'opera buffa in generale. D'altra parte, fu Rossini a completare la storia di quasi un secolo e mezzo del genere operistico più famoso - l'opera seria, che conquistò tutta l'Europa e aprì la strada allo sviluppo di una nuova opera eroico-patriottica del era del romanticismo che venne a sostituirlo. Il principale punto di forza del compositore, erede delle tradizioni nazionali italiane, sta nell'inesauribile ingegnosità delle melodie, accattivanti, geniali, virtuosistiche.

Cantante, direttore d'orchestra, pianista, Rossini si distinse per rara benevolenza e socievolezza. Senza alcuna invidia, parlava con ammirazione dei successi dei suoi giovani coetanei italiani, pronto ad aiutare, suggerire, sostenere. È nota la sua ammirazione per Beethoven, con il quale Rossini conobbe a Vienna negli ultimi anni della sua vita. In una delle sue lettere, ne ha scritto nel suo solito modo scherzoso: "Studio Beethoven due volte a settimana, Hayd quattro e Mozart ogni giorno ... Beethoven è un colosso che spesso ti dà una bella mazzata nel fianco, mentre Mozart sempre sorprendente." Weber, con il quale hanno gareggiato, Rossini ha definito "un grande genio, e anche genuino, perché ha creato originale e non ha imitato nessuno". Gli piaceva anche Mendelssohn, specialmente le sue Canzoni senza parole. All'incontro, Rossini ha chiesto a Mendelssohn di suonare per lui Bach, “molto Bach”: “Il suo genio è semplicemente travolgente. Se Beethoven è un miracolo tra gli uomini, allora Bach è un miracolo tra gli dei. Mi sono abbonato alla raccolta completa delle sue opere. Anche nei confronti di Wagner, la cui opera era molto lontana dai suoi ideali operistici, Rossini era rispettoso, interessato ai principi della sua riforma, come dimostra il loro incontro a Parigi nel 1860.

L'arguzia era caratteristica di Rossini non solo nella creatività, ma anche nella vita. Affermò che ciò era prefigurato dalla data stessa della sua nascita, il 29 febbraio 1792. La città natale del compositore è la città balneare di Pesaro. Il padre suonava la tromba e il corno, la madre, pur non conoscendo le note, era cantante e cantava a orecchio (secondo Rossini, "su cento cantanti italiani, ottanta sono nella stessa posizione"). Entrambi erano membri di una compagnia itinerante. Gioacchino, che ha mostrato un talento precoce per la musica, all'età di 7 anni, insieme a scrittura, aritmetica e latino, ha studiato clavicembalo, solfeggio e canto in un collegio a Bologna. All'età di 8 anni si esibiva già nelle chiese, dove gli venivano affidate le parti di soprano più complesse, e una volta gli veniva assegnato un ruolo da bambini in un'opera popolare. Gli ascoltatori entusiasti hanno predetto che Rossini sarebbe diventato un cantante famoso. Si accompagnava a vista, leggeva fluentemente spartiti orchestrali, lavorava come accompagnatore e direttore di coro nei teatri bolognesi. Dal 1804 iniziarono i suoi studi sistematici di viola e violino, nella primavera del 1806 entrò al Liceo Musicale di Bologna, e pochi mesi dopo la famosa Accademia di Musica di Bologna lo elesse all'unanimità come suo membro. Allora la futura gloria dell'Italia aveva solo 14 anni. E a 15 anni ha scritto la sua prima opera. Sentendola qualche anno dopo, Stendhal ammirò le sue melodie - “i primi fiori creati dall'immaginazione di Rossini; avevano tutta la freschezza del mattino della sua vita”.

Ha studiato al Liceo Rossini (compreso il violoncello) per circa 4 anni. Il suo maestro di contrappunto fu il famoso Padre Mattei. Successivamente, Rossini si è pentito di non poter seguire un corso completo di composizione: doveva guadagnarsi da vivere e aiutare i suoi genitori. Durante gli anni di studio, ha conosciuto autonomamente la musica di Haydn e Mozart, ha organizzato un quartetto d'archi, dove ha suonato la parte di viola; su sua insistenza, l'ensemble ha suonato molte delle composizioni di Haydn. Da appassionato di musica, ha preso per un po 'gli spartiti degli oratori di Haydn e delle opere di Mozart e li ha riscritti: dapprima solo la parte vocale, alla quale ha composto il suo accompagnamento, e poi l'ha confrontata con quella dell'autore. Tuttavia, Rossini sognava una carriera di cantante, molto più prestigiosa: "quando il compositore riceveva cinquanta ducati, il cantante ne riceveva mille". Secondo lui, è quasi accidentalmente entrato nel percorso del compositore: è iniziata una mutazione della voce. Al Liceo si cimentò in vari generi: scrisse 2 sinfonie, 5 quartetti d'archi, variazioni per strumenti solisti con orchestra e una cantata. Una delle sinfonie e una cantata sono state eseguite nei concerti del liceo.

Dopo la laurea, il compositore diciottenne il 3 novembre 1810 vide per la prima volta la sua opera sul palcoscenico del teatro veneziano. Nella prossima stagione autunnale, Rossini fu assunto dal teatro di Bologna per scrivere un'opera buffa in due atti. Durante il 1812 compose e mise in scena 6 opere, tra cui una zepa. “Avevo le idee in fretta e mi mancava solo il tempo per scriverle. Non sono mai appartenuto a quelli che sudano quando compongono musica. L'opera buffa "The Touchstone" è andata in scena nel più grande teatro d'Italia, La Scala di Milano, dove si è tenuta 50 volte di seguito; per ascoltarla, secondo Stendhal, “folle di gente venivano a Milano da Parma, Piacenza, Bergamo e Brescia e da tutte le città per venti miglia nelle vicinanze. Rossini divenne il primo uomo della sua regione; Tutti volevano vederlo, qualunque cosa accada". E l'opera ha portato l'esenzione dal servizio militare all'autore ventenne: al generale che comandava a Milano piaceva così tanto La pietra di paragone che si rivolse al viceré, e all'esercito mancava un soldato.

Il punto di svolta nell'opera di Rossini fu il 1813, quando, nel giro di tre mesi e mezzo, due opere, ancora popolari ("Tankred" e "Italiano in Algeria"), videro la luce del palcoscenico nei teatri di Venezia, e la terza, fallita alla prima e ora dimenticata, portava un'ouverture immortale: Rossini l'ha usata altre due volte, e ora tutti la conoscono come l'ouverture del Barbiere di Siviglia. Dopo 4 anni, l'impresario di uno dei migliori teatri d'Italia e il più grande d'Europa, il napoletano San Carlo, intraprendente e di successo Domenico Barbaia, soprannominato il viceré di Napoli, ha firmato un lungo contratto con Rossini, per 6 anni. La prima donna della troupe era la bellissima spagnola Isabella Colbran, che aveva una voce magnifica e un talento drammatico. Conosceva il compositore da molto tempo: nello stesso anno Rossini, 14 anni, e Colbrand, 7 anni più grande di lui, furono eletti membri dell'Accademia di Bologna. Ora era amica del Barbaia e nello stesso tempo godeva del patrocinio del re. Colbrand divenne presto l'amante di Rossini e, nel 1822, sua moglie.

Per 6 anni (1816-1822) il compositore scrisse 10 opere seria per Napoli, contando su Colbran, e 9 per altri teatri, principalmente buffa, poiché Colbran non interpretava ruoli comici. Tra questi ci sono Il barbiere di Siviglia e Cenerentola. Contemporaneamente nasce un nuovo genere romantico, che in futuro soppianterà l'opera-seria: un'opera folk-eroica dedicata al tema della lotta di liberazione, raffigurante grandi masse di persone, ampio uso di scene corali che occupano non meno spazio delle arie ("Mosè", " Maometto II).

Il 1822 apre una nuova pagina nella vita di Rossini. In primavera, insieme alla troupe napoletana, si reca a Vienna, dove le sue opere vanno in scena con successo da 6 anni. Per 4 mesi Rossini è immerso nella gloria, viene riconosciuto per le strade, la folla si raduna sotto le finestre di casa sua per vedere il compositore e talvolta lo ascolta cantare. A Vienna incontra Beethoven, malato, solo, rannicchiato in uno squallido appartamento, che Rossini cerca invano di aiutare. Il tour di Vienna è stato seguito dal tour di Londra, che è stato ancora più lungo e di maggior successo. Per 7 mesi, fino alla fine di luglio 1824, dirige le sue opere a Londra, si esibisce come accompagnatore e cantante in concerti pubblici e privati, anche nel palazzo reale: il re inglese è uno dei suoi più fedeli ammiratori. Qui è stata scritta anche la cantata "The Complaint of the Muses about the Death of Lord Byron", alla prima della quale il compositore ha cantato la parte del tenore solista. Alla fine della tournée Rossini portò fuori dall'Inghilterra una fortuna - 175mila franchi, che gli fecero ricordare il compenso per la prima opera - 200 lire. E da allora non sono passati neanche 15 anni...

Dopo Londra, Rossini aspettava Parigi e un posto ben pagato come capo dell'Opera italiana. Tuttavia, Rossini rimase in questo incarico per soli 2 anni, anche se fece una carriera vertiginosa: "compositore di Sua Maestà il Re e ispettore del canto di tutte le istituzioni musicali" (la più alta carica musicale in Francia), membro del Consiglio per il Dirigente delle Regie Scuole Musicali, membro del comitato del Grand Opera Theatre. Qui Rossini ha creato la sua colonna sonora innovativa: l'opera folk-eroica "William Tell". Nato alla vigilia della rivoluzione del 1830, fu percepito dai contemporanei come un richiamo diretto all'insurrezione. E su questo picco, all'età di 37 anni, Rossini interruppe la sua attività operistica. Tuttavia, non ha smesso di scrivere. 3 anni prima della sua morte, disse a uno dei suoi ospiti: “Vedi questa libreria piena di manoscritti musicali? Tutto questo è stato scritto dopo Guglielmo Tell. Ma non pubblico niente; Scrivo perché non posso fare altrimenti.

Le più grandi opere di Rossini di questo periodo appartengono al genere dell'oratorio spirituale (Stabat Mater, Piccola messa solenne). È stata creata anche molta musica vocale da camera. Le ariette e i duetti più famosi furono "Serate Musicali", altre furono inserite nell'"Album delle Canzoni Italiane", "Misto di Musica Vocale". Rossini scrisse anche brani strumentali, dotandoli spesso di titoli ironici: "Pezzi trattenuto", "Quattro antipasti e quattro dessert", "Musica antidolorifica", ecc.

Dal 1836 Rossini tornò in Italia per quasi 20 anni. Si dedica al lavoro pedagogico, sostiene il neonato Ginnasio Musicale Sperimentale di Firenze, il Liceo Musicale di Bologna, che una volta si è diplomato da lui stesso. Negli ultimi 13 anni Rossini ha vissuto di nuovo in Francia, sia nella stessa Parigi che in una villa alla periferia di Passy, ​​circondato da onore e gloria. Dopo la morte di Colbrand (1845), con il quale aveva rotto circa 10 anni fa, Rossini sposa una francese, Olympia Pelissier. I contemporanei la caratterizzano come una donna insignificante, ma dotata di un cuore comprensivo e gentile, ma gli amici italiani di Rossini la considerano meschina e inospitale. Il compositore organizza regolarmente ricevimenti famosi in tutta Parigi. Questi “sabati rossiniani” riuniscono la compagnia più brillante, attratta sia dalla raffinata conversazione che dalla squisita cucina, di cui il compositore era noto e fu anche l'inventore di alcune ricette culinarie. Una sontuosa cena era seguita da un concerto, e spesso il padrone di casa cantava e accompagnava i cantanti. L'ultima serata del genere ebbe luogo il 20 settembre 1868, quando il compositore aveva 77 anni; ha eseguito l'elegia di recente composizione "Farewell to Life".

Rossini morì il 13 novembre 1868 nella sua villa di Passy vicino a Parigi. Nel suo testamento stanziò due milioni e mezzo di franchi per la creazione di una scuola di musica nella sua nativa Pesaro, dove 4 anni prima gli era stato eretto un monumento, oltre a una grossa somma per l'istituzione di una casa di cura a Passy per cantanti francesi e italiani che hanno fatto carriera in Francia. Alla messa funebre hanno partecipato circa 4.000 persone. Il corteo funebre è stato accompagnato da due battaglioni di fanteria e dalle bande di due legioni della Guardia Nazionale, che hanno eseguito brani di opere e opere sacre rossiniane.

Il compositore fu sepolto nel cimitero di Père Lachaise a Parigi accanto a Bellini, Cherubini e Chopin. Dopo aver appreso della morte di Rossini, Verdi ha scritto: “Un grande nome si è spento nel mondo! Era il nome più popolare della nostra epoca, la fama più ampia - e questa era la gloria dell'Italia! Invitò i compositori italiani a onorare la memoria di Rossini scrivendo un Requiem collettivo, che doveva essere eseguito solennemente a Bologna nel primo anniversario della sua morte. Nel 1887 il corpo imbalsamato di Rossini fu trasportato a Firenze e sepolto nella cattedrale di Santa Croce, nel pantheon dei grandi uomini d'Italia, accanto alle tombe di Michelangelo e Galileo.

A. Königsberg

compositore italiano. Uno dei rappresentanti di spicco del genere operistico nel XIX secolo. Il suo lavoro è allo stesso tempo il completamento dello sviluppo della musica nel XVIII secolo. e apre la strada alle conquiste artistiche del romanticismo. La sua prima opera, Demetrio e Polibio (1806), era ancora scritta abbastanza in linea con la tradizionale opera seria. Rossini si è rivolto ripetutamente a questo genere. Tra le opere migliori ricordiamo Tancredi (1813), Otello (1816), Mosè in Egitto (1818), Zelmira (1822, Napoli, libretto di A. Tottola), Semiramide (1823).

Rossini ha dato un enorme contributo allo sviluppo dell'opera buffa. I primi esperimenti in questo genere furono "Pagarò di matrimonio" (1810, Venezia, libretto di G. Rossi), "Signor Bruschino" (1813) e numerose altre opere. Fu nell'opera buffa che Rossini creò il proprio tipo di ouverture, basato sul contrasto di un'introduzione lenta, seguita da un rapido allegro. Uno dei primi esempi classici di tale ouverture si vede nella sua opera The Silk Stairs (1812). Infine, nel 1813, Rossini creò il suo primo capolavoro nel genere buffon: "L'italiano ad Algeri", dove sono già ben visibili i tratti dello stile maturo del compositore, soprattutto nel meraviglioso finale del primo re.Il suo successo fu anche il buffa opera "Il turco in Italia" ( 1814). Due anni dopo, il compositore scrive la sua opera migliore, Il barbiere di Siviglia, che occupa giustamente un posto eccezionale nella storia del genere.

Creata nel 1817, "Cenerentola" testimonia il desiderio di Rossini di ampliare la tavolozza dei mezzi artistici. Elementi puramente buffoneschi vengono sostituiti da una combinazione di inizi comici e lirici, nello stesso anno appare La gazza ladra, scritta nel genere di una semiserie operistica, in cui elementi di commedia lirico convivono con elementi tragici (come non ricordare Don Giovanni di Mozart). Nel 1819 Rossini creò una delle sue opere più romantiche: "Lady of the Lake" (basata sul romanzo di W. Scott).

Tra le sue opere successive, L'assedio di Corinto (1826, Parigi, è un'edizione francese della sua precedente serie operistica Mohammed II), The Comte Ory (1828), scritta nello stile di un'opera buffa francese (in cui il compositore usava alcuni dei temi di maggior successo dell'opera "Viaggio a Reims", creata tre anni prima in occasione dell'incoronazione del re Carlo X a Reims), e, infine, l'ultimo capolavoro di Rossini - "Guglielmo Tell" (1829). Quest'opera, con il suo dramma, i personaggi delineati individualmente, le scene ampie, appartiene già a un'altra era musicale: l'era del romanticismo. Questo lavoro completa la carriera di Rossini come compositore d'opera. Nei successivi 30 anni, ha creato una serie di opere vocali e strumentali (tra cui "Stabat Mater", ecc.), Miniature vocali e per pianoforte.

Ma la sera blu si fa scura,
È presto per noi all'opera;
C'è il delizioso Rossini,
I tirapiedi d'Europa - Orfeo.
Ignorando le dure critiche
Egli è eternamente lo stesso; per sempre nuovo.
Versa suoni: bollono.
Scorrono, bruciano.
Come giovani baci
Tutto è in beatitudine, nella fiamma dell'amore,
Come un sibilo ai
Getto d'oro e spray...
A. Pushkin

Tra i compositori italiani del XIX secolo. Rossini occupa un posto speciale. L'inizio del suo percorso creativo cade in un momento in cui l'arte operistica italiana, che non molto tempo fa dominava l'Europa, cominciava a perdere terreno. L'opera-buffa stava annegando in un intrattenimento senza cervello, e l'opera-seria degenerò in uno spettacolo pomposo e privo di significato. Rossini non solo fece rivivere e riformare l'opera italiana, ma ebbe anche un enorme impatto sullo sviluppo dell'intera arte operistica europea del secolo scorso. "Maestro divino" - così chiamava il grande compositore italiano G. Heine, che vedeva in Rossini "il sole d'Italia, sperperando i suoi raggi sonori in giro per il mondo".

Rossini è nato nella famiglia di un povero musicista orchestrale e cantante d'opera di provincia. Con una compagnia itinerante, i genitori giravano per varie città del paese, e il futuro compositore fin dall'infanzia conosceva già la vita e le usanze che dominavano i teatri d'opera italiani. Un temperamento ardente, una mente beffarda, una lingua tagliente convivevano nella natura del piccolo Gioacchino con una musicalità sottile, un udito eccellente e una memoria straordinaria.

Nel 1806, dopo diversi anni di studi non sistematici di musica e canto, Rossini entrò al Liceo Musicale di Bologna. Lì, il futuro compositore ha studiato violoncello, violino e pianoforte. Classi con il famoso compositore di chiesa S. Mattei in teoria e composizione, autoeducazione intensiva, studio entusiasta della musica di J. Haydn e W. A. ​​​​Mozart: tutto ciò ha permesso a Rossini di lasciare il liceo come musicista culturale che ha padroneggiato l'abilità di comporre bene.

Già all'inizio della sua carriera, Rossini ha mostrato un debole particolarmente pronunciato per il teatro musicale. Ha scritto la sua prima opera Demetrio e Polibio all'età di 14 anni. Dal 1810 il compositore compone ogni anno diverse opere di vario genere, acquisendo gradualmente fama in ampi circoli operistici e conquistando i palcoscenici dei più grandi teatri italiani: Fenice a Venezia, San Carlo a Napoli, La Scala a Milano.

Il 1813 fu un punto di svolta nel lavoro operistico del compositore, 2 composizioni messe in scena quest'anno - "Italian in Algeri" (onepa-buffa) e "Tankred" (opera eroica) - determinarono le modalità principali del suo ulteriore lavoro. Il successo delle opere fu determinato non solo dall'ottima musica, ma anche dal contenuto del libretto, intriso di sentimenti patriottici, così consoni al movimento di liberazione nazionale per la riunificazione d'Italia, che si sviluppò in quel periodo. La protesta pubblica causata dalle opere di Rossini, la creazione dell '"Inno all'indipendenza" su richiesta dei patrioti di Bologna, nonché la partecipazione alle manifestazioni dei combattenti per la libertà in Italia - tutto ciò ha portato a una polizia segreta a lungo termine supervisione, che è stata stabilita per il compositore. Non si considerava affatto una persona di mentalità politica e scrisse in una delle sue lettere: “Non ho mai interferito in politica. Ero un musicista, e non mi è mai venuto in mente di diventare qualcun altro, anche se ho sperimentato la partecipazione più viva a ciò che accadeva nel mondo, e soprattutto al destino della mia patria.

Dopo "Italiano in Algeri" e "Tancredi" il lavoro di Rossini va rapidamente in salita e dopo 3 anni raggiunge una delle vette. All'inizio del 1816, Il barbiere di Siviglia fu presentato per la prima volta a Roma. Scritta in soli 20 giorni, quest'opera non è stata solo il massimo risultato del genio comico-satirico di Rossini, ma anche il punto culminante in quasi un secolo di sviluppo del genere opera-buifa.

Con Il barbiere di Siviglia, la fama del compositore va oltre l'Italia. Lo stile brillante di Rossini ha rinfrescato l'arte dell'Europa con allegria esuberante, arguzia frizzante, passione spumeggiante. "Il mio barbiere ha ogni giorno sempre più successo", ha scritto Rossini, "e anche agli avversari più accaniti della nuova scuola è riuscito a succhiare così che loro, contro la loro volontà, iniziano ad amare sempre di più questo ragazzo intelligente .” L'atteggiamento fanaticamente entusiasta e superficiale nei confronti della musica rossiniana del pubblico aristocratico e della nobiltà borghese contribuì all'emergere di molti oppositori del compositore. Tuttavia, tra l'intellighenzia artistica europea c'erano anche seri conoscitori del suo lavoro. E. Delacroix, O. Balzac, A. Musset, F. Hegel, L. Beethoven, F. Schubert, M. Glinka furono affascinati dalla musica di Rossin. E anche K. M. Weber e G. Berlioz, che occupavano una posizione critica nei confronti di Rossini, non dubitavano del suo genio. "Dopo la morte di Napoleone, c'era un'altra persona di cui si parla costantemente ovunque: a Mosca e Napoli, a Londra e Vienna, a Parigi e Calcutta", ha scritto Stendhal su Rossini.

A poco a poco il compositore perde interesse per onepe-buffa. Scritto presto in questo genere "Cenerentola" non mostra agli ascoltatori nuove rivelazioni creative del compositore. L'opera The Thieving Magpie, composta nel 1817, va completamente oltre il genere della commedia, diventando un esempio di dramma realistico musicale e quotidiano. Da quel momento Rossini iniziò a prestare maggiore attenzione alle opere eroico-drammatiche. Dopo "Otello" compaiono opere storiche leggendarie: "Mosè", "Signora del lago", "Maometto II".

Dopo la prima rivoluzione italiana (1820-21) e la sua brutale repressione da parte delle truppe austriache, Rossini andò in tournée a Vienna con una compagnia d'opera napoletana. I trionfi viennesi rafforzarono ulteriormente la fama europea del compositore. Rientrato per un breve periodo in Italia per la produzione di Semiramide (1823), Rossini si recò a Londra e poi a Parigi. Vive lì fino al 1836. A Parigi, il compositore dirige il Teatro dell'Opera italiano, attirando i suoi giovani compatrioti a lavorarvi; rielabora le opere Mosè e Maometto II per la Grand Opera (quest'ultima andò in scena a Parigi con il titolo L'assedio di Corinto); scrive, su commissione dell'Opera Comique, l'elegante opera The Comte Ory; e infine, nell'agosto 1829, mise in scena il suo ultimo capolavoro sul palcoscenico della Grand Opera: l'opera Guglielmo Tell, che ebbe un enorme impatto sul successivo sviluppo del genere operistico eroico italiano nell'opera di V. Bellini, G. Donizetti e G.Verdi.

"William Tell" ha completato il lavoro teatrale musicale di Rossini. Il silenzio operistico del geniale maestro che lo seguì, che aveva alle spalle circa 40 opere, fu chiamato dai contemporanei il mistero del secolo, circondando questa circostanza di ogni sorta di congetture. Lo stesso compositore in seguito scrisse: “Quanto presto, da giovane appena maturo, ho iniziato a comporre, altrettanto presto, prima di quanto chiunque potesse prevedere, ho smesso di scrivere. Succede sempre nella vita: chi comincia presto deve, secondo le leggi della natura, finire presto.

Tuttavia, anche dopo aver smesso di scrivere opere, Rossini ha continuato a rimanere al centro dell'attenzione della comunità musicale europea. Tutta Parigi ha ascoltato la parola giustamente critica del compositore, la sua personalità ha attratto musicisti, poeti e artisti come una calamita. R. Wagner lo ha incontrato, C. Saint-Saens era orgoglioso della sua comunicazione con Rossini, Liszt ha mostrato le sue opere al maestro italiano, V. Stasov ha parlato con entusiasmo dell'incontro con lui.

Negli anni successivi a Guglielmo Tell, Rossini realizza la maestosa opera spirituale Stabat mater, la Piccola Messa Solenne e il Canto dei Titani, l'originale raccolta di opere vocali denominate Serate Musicali, e un ciclo di brani per pianoforte dal titolo giocoso Peccati d'Antico Età. . Dal 1836 al 1856 Rossini, circondato da gloria e onori, visse in Italia. Qui diresse il Liceo Musicale di Bologna e fu impegnato nell'attività didattica. Tornato poi a Parigi, vi rimase fino alla fine dei suoi giorni.

A 12 anni dalla morte del compositore, le sue ceneri furono trasferite in patria e sepolte nel pantheon della Chiesa di Santa Croce a Firenze, accanto alle spoglie di Michelangelo e Galileo.

Rossini ha lasciato in eredità tutta la sua fortuna a beneficio della cultura e dell'arte della sua città natale di Pesaro. Al giorno d'oggi qui si tengono regolarmente i festival dell'opera rossiniana, tra i partecipanti ai quali si possono incontrare i nomi dei più grandi musicisti contemporanei.

I. Velitsyna

Nato in una famiglia di musicisti: suo padre era un trombettista, sua madre era una cantante. Impara a suonare vari strumenti musicali, cantando. Studia composizione presso la Scuola di Musica di Bologna sotto la direzione di Padre Mattei; non ha completato il corso. Dal 1812 al 1815 lavorò per i teatri di Venezia e Milano: l'"Italiano in Algeri" ebbe un successo particolare. Per ordine dell'impresario Barbaia (Rossini sposa la sua fidanzata, il soprano Isabella Colbran), crea sedici opere fino al 1823. Si trasferì a Parigi, dove divenne direttore del Théâtre d'Italien, primo compositore del re e ispettore generale del canto in Francia. Dice addio alle attività del compositore d'opera nel 1829 dopo la produzione di "William Tell". Dopo essersi separato da Colbrand, sposa Olympia Pelissier, riorganizza il Liceo Musicale di Bologna, rimanendo in Italia fino al 1848, quando le tempeste politiche lo portano nuovamente a Parigi: la sua villa a Passy diventa uno dei centri della vita artistica.

Colui che fu chiamato “l'ultimo classico” e che il pubblico acclamò come il re del genere comico, nelle primissime opere dimostrò la grazia e la brillantezza dell'ispirazione melodica, la naturalezza e la leggerezza del ritmo, che dava al canto, in cui le tradizioni del XVIII secolo si indebolirono, un carattere più sincero e umano. Il compositore, fingendo di adeguarsi ai costumi teatrali moderni, potrebbe però ribellarsi contro di essi, ostacolando, ad esempio, l'arbitrarietà virtuosistica degli interpreti o moderandola.

L'innovazione più significativa per l'Italia in quel momento fu il ruolo importante dell'orchestra, che, grazie a Rossini, divenne viva, mobile e brillante (notiamo la magnifica forma delle ouverture, che si sintonizzano davvero su una certa percezione). Un'allegra propensione per una sorta di edonismo orchestrale deriva dal fatto che ogni strumento, utilizzato secondo le sue capacità tecniche, si identifica con il canto e persino con la parola. Allo stesso tempo, Rossini può tranquillamente affermare che le parole dovrebbero servire la musica, e non viceversa, senza nulla togliere al senso del testo, ma, al contrario, usandolo in modo nuovo, fresco e spesso spostandosi verso il tipico schemi ritmici - mentre l'orchestra accompagna liberamente il discorso, creando un chiaro rilievo melodico e sinfonico ed eseguendo funzioni espressive o pittoriche.

Il genio di Rossini si manifestò subito nel genere dell'opera seria con la produzione di Tancredi nel 1813, che portò all'autore il suo primo grande successo di pubblico grazie alle scoperte melodiche dal lirismo sublime e soave, nonché allo sviluppo strumentale disinvolto, che deve la sua origine al genere comico. I legami tra questi due generi operistici sono infatti molto stretti in Rossini e determinano anche la stupefacente vistosità del suo genere serio. Nello stesso 1813 presentò anche un capolavoro, ma di genere comico, nello spirito della vecchia opera comica napoletana - "L'italiano ad Algeri". Si tratta di un'opera ricca di echi di Cimarosa, ma come ravvivata dall'energia tempestosa dei personaggi, manifestata soprattutto nel crescendo finale, il primo da Rossini, che poi la utilizzerà come afrodisiaco nella creazione di situazioni paradossali o sfrenatamente allegre.

La mente caustica e terrena del compositore trova nel divertimento uno sbocco alla sua smania di caricatura e al suo sano entusiasmo, che non gli permette di cadere né nel conservatorismo del classicismo né negli estremi del romanticismo.

Otterrà un risultato comico molto approfondito in Il barbiere di Siviglia, e un decennio dopo arriverà all'eleganza di Il conte Ory. Inoltre, nel genere serio, Rossini si muoverà a grandi passi verso un'opera di sempre maggiore perfezione e profondità: dall'eterogenea, ma ardente e nostalgica "Signora del lago" alla tragedia "Semiramide", che chiude il periodo italiano del compositore, denso di vertiginose vocalizzazioni e misteriosi fenomeni di gusto barocco, all'"Assedio di Corinto" con i suoi cori, alla solenne descrittività e sacra monumentalità di "Mosè" e, infine, al "Guglielmo Tell".

Se è ancora sorprendente che Rossini abbia raggiunto questi traguardi nel campo della lirica in soli vent'anni, è altrettanto sorprendente che il silenzio che seguì a un periodo così fecondo e durato quarant'anni, considerato uno dei casi più incomprensibili della storia della cultura, - o per distacco quasi dimostrativo, degno però di questa mente misteriosa, o per evidenza della sua leggendaria pigrizia, ovviamente più fittizia che reale, data la capacità del compositore di lavorare nei suoi anni migliori. Pochi notarono che era sempre più preso da un desiderio nevrotico di solitudine, che spiazzava la tendenza al divertimento.

Rossini però non smise di comporre, pur interrompendo ogni contatto con il grande pubblico, rivolgendosi soprattutto a un ristretto gruppo di ospiti, assidui delle sue serate casalinghe. L'ispirazione delle ultime opere spirituali e da camera è progressivamente emersa ai nostri giorni, suscitando l'interesse di non solo intenditori: sono stati scoperti veri e propri capolavori. La parte più brillante dell'eredità di Rossini sono ancora le opere, nelle quali fu il legislatore della futura scuola italiana, creando un numero enorme di modelli utilizzati dai compositori successivi.

Per meglio evidenziare i tratti caratteristici di un così grande talento, è stata intrapresa una nuova edizione critica delle sue opere su iniziativa del Centro Studi Rossiniani di Pesaro.

G. Marchesi (tradotto da E. Greceanii)

Composizioni di Rossini:

opere - Demetrio e Polibio (Demetrio e Polibio, 1806, post. 1812, tr. "Balle", Roma), Cambiale di matrimonio (La cambiale di matrimonio, 1810, tr. "San Moise", Venezia), Strano caso (L 'equivoco stravagante, 1811, Teatro del Corso, Bologna), Felice inganno (L'inganno felice, 1812, San Moise, Venezia), Ciro in Babilonia (Ciro in Babilonia, 1812, t -r "Municipale", Ferrara), Seta Scala (La scala di seta, 1812, tr "San Moise", Venezia), Pietra di paragone (La pietra del parugone, 1812, tr "La Scala", Milano), Il caso fa il ladro, o Valigie confuse (L'occasione fa il ladro, ossia Il cambio della valigia, 1812, San Moisè, Venezia), Signor Bruschino, o Figlio accidentale (Il signor Bruschino, ossia Il figlio per azzardo, 1813, ibid), Tancredi (Tancredi, 1813, tr Fenice, Venezia), Italiano in Algeria (L'italiana in Algeri, 1813, tr San Benedetto, Venezia), Aureliano in Palmira (Aureliano in Palmira, 1813, tr "La Scala", Milano), Turco in Italia (Il turco in Italia, 1814, ibid. ), Sigismondo (Sigismondo, 1814, tr "Fenice", Venezia ), Elisabetta, regina d'Inghilterra (Elisabetta, regina d'Inghilterra, 1815, tr "San Carlo", Napoli), Torvaldo e Dorliska (Torvaldo e Dorliska, 1815, tr "Balle", Roma), Almaviva, o Vain Precaution (Almaviva, ossia L'inutile precauzione; noto sotto il nome Il barbiere di Siviglia - Il barbiere di Siviglia, 1816, tr Argentina, Roma), Giornale, o Matrimonio per concorso (La gazzetta, ossia Il matrimonio per concorso, 1816, tr Fiorentini, Napoli), Otello, o il moro veneziano (Otello , ossia Il toro di Venezia, 1816, tr "Del Fondo", Napoli), Cenerentola, o il trionfo della virtù (Cenerentola, ossia La bonta in trionfo, 1817, tr "Balle", Roma) , Gazza ladra (La gazza ladra , 1817, tr "La Scala", Milano), Armida (Armida, 1817, tr "San Carlo", Napoli), Adelaide di Borgogna (Adelaide di Borgogna, 1817, t -r "Argentina", Roma), Mosè in Egitto (Mosè in Egitto, 1818, tr "San Carlo", Napoli; ed. francese - sotto il titolo Moses and Pharaoh, or Crossing the Red Sea - Moïse et Pharaon, ou Le passage de la mer rouge, 1827, "Royal Academy of Musica e Danza", Parigi), Adina, o Califfo di Baghdad (Adina, ossia Il califfo di Bagdad, 1818, post. 1826, tr "San-Carlo, Lisbona), Ricciardo e Zoraida (Ricciardo e Zoraide, 1818, t-r " San Carlo", Napoli), Ermione (Ermione, 1819, ibid), Eduardo e Cristina (Eduardo e Cristina, 1819, t-r San Benedetto, Venezia), la Signora del Lago (La donna del lago, 1819, t-r San Carlo, Napoli), Bianca e Faliero, ovvero il Consiglio dei Tre (Bianca e Faliero, ossia II consiglio dei tre, 1819, tr "La Scala", Milano), "Maometto II" (Maometto II, 1820, tr "San Carlo ", Napoli; francese ed. - sotto il nome Assedio di Corinto - Le siège de Corinthe, 1826, “Re. Accademia di Musica e Danza, Parigi), Matilde di Shabran, ovvero La bella e il cuore di ferro (Matilde di Shabran, ossia Bellezza e cuor di ferro, 1821, t-r "Apollo", Roma), Zelmira (Zelmira, 1822, t-r "San Carlo", Napoli), Semiramide (Semiramide, 1823, tr "Fenice", Venezia), Viaggio a Reims, o all'Albergo del Giglio d'Oro (Il viaggio a Reims, ossia L'albergo del giglio d'oro, 1825 , Theatre Italien, Parigi), Count Ory (Le comte Ory, 1828, Royal Academy of Music and Dance, Paris), Guglielmo Tell (Guillaume Tell, 1829, ibid.); pasticcio(da estratti dalle opere di Rossini) - Ivanhoe (Ivanhoe, 1826, tr "Odeon", Parigi), Testamento (Le testament, 1827, ibid.), Cenerentola (1830, tr "Covent Garden", Londra), Robert Bruce (1846 , King's Academy of Music and Dance, Parigi), Andiamo a Parigi (Andremo a Parigi, 1848, Theatre Italien, Paris), Funny Accident (Un curioso accidente, 1859, ibid.); per soli, coro e orchestra- Inno dell'Indipendenza (Inno dell'Indipendenza, 1815, tr "Contavalli", Bologna), cantate- Aurora (1815, ed. 1955, Mosca), Le nozze di Teti e Peleo (Le nozze di Teti e di Peleo, 1816, Centro commerciale Del Fondo, Napoli), Omaggio sincero (Il vero omaggio, 1822, Verona) , A lieto presagio (L'augurio felice, 1822, ibid), Bardo (Il bardo, 1822), Santa Alleanza (La Santa alleanza, 1822), Denuncia delle Muse per la morte di Lord Byron (Il pianto delie Muse in morte di Lord Byron, 1824, Almack Hall, Londra), Coro della Guardia Municipale di Bologna (Coro dedicato alla guardia civica di Bologna, strumentato da D. Liverani, 1848, Bologna), Inno a Napoleone III e al suo popolo valoroso (Hymne b Napoleon et a son vaillant peuple, 1867, Palace of Industry, Parigi), National Anthem (L'inno nazionale, inno nazionale inglese, 1867, Birmingham); per orchestra- sinfonie (Re-dur, 1808; Es-dur, 1809, utilizzata come ouverture della farsa Cambiale di matrimonio), Serenata (1829), Marcia militare (Marcia militare, 1853); per strumenti e orchestra- Variazioni per strumenti obbligati Fa-dur (Variazioni a più strumenti obbligati, per clarinetto, 2 violini, viola, violoncello, 1809), Variazioni Do-dur (per clarinetto, 1810); per banda di ottoni- fanfara per 4 trombe (1827), 3 marce (1837, Fontainebleau), Corona d'Italia (La corona d'Italia, fanfara per orchestra militare, offerta a Vittorio Emanuele II, 1868); gruppi strumentali da camera- duetti per corni (1805), 12 valzer per 2 flauti (1827), 6 sonate per 2 skr., vlc. e k-basso (1804), 5 corde. quartetti (1806-08), 6 quartetti per flauto, clarinetto, corno e fagotto (1808-09), Tema e Variazioni per flauto, tromba, corno e fagotto (1812); per pianoforte- Valzer (1823), Congresso di Verona (Il congresso di Verona, 4 mani, 1823), Palazzo di Nettuno (La reggia di Nettuno, 4 mani, 1823), Anima del Purgatorio (L'vme du Purgatoire, 1832); per solisti e coro- cantata Denuncia d'Armonia per la morte di Orfeo (Il pianto d'Armonia sulla morte di Orfeo, per tenore, 1808), Morte di Didone (La morte di Didone, monologo teatrale, 1811, spagnolo 1818, tr "San Benedetto" , Venezia), cantata (per 3 solisti, 1819, tr "San Carlo", Napoli), Partenope e Higea (per 3 solisti, 1819, ibid.), Gratitudine (La riconoscenza, per 4 solisti, 1821, ibid. idem); per voce e orchestra- cantata Offerta del pastore (Omaggio pastorale, a 3 voci, per la solenne apertura del busto di Antonio Canova, 1823, Treviso), Canto dei titani (Le chant des Titans, per 4 bassi all'unisono, 1859, spagnolo 1861, Parigi ); per voce e pianoforte- Cantate Elie e Irene (a 2 voci, 1814) e Giovanna d'Arco (1832), Serate musicali (Soirees musicales, 8 ariette e 4 duetti, 1835); 3 wok quartetto (1826-27); Esercizi per soprano (Gorgheggi e solfeggi per soprano. Vocalizzi e solfeggi per rendere la voce agile ed apprendere a cantare secondo il gusto moderno, 1827); 14 album wok. e instr. pezzi e ensemble, uniti sotto il nome. Peccati di vecchiaia (Pйchйs de vieillesse: Album di canzoni italiane - Album per canto italiano, Album francese - Album francais, Pezzi trattenuti - Riserve di Morceaux, Quattro antipasti e quattro dessert - Quatre hors d'oeuvres et quatre mendiants, for fp., Album per fp., skr., vlch., harmonium e corno; molti altri, 1855-68, Parigi, non pubblicati); musica spirituale- Diplomato (per 3 voci maschili, 1808), messa (per voci maschili, 1808, eseguita a Ravenna), Laudamus (c. 1808), Qui tollis (c. 1808), Messa solenne (Messa solenne, congiunta. con P. Raimondi, 1819, spagnolo 1820, Chiesa di San Fernando, Napoli), Cantemus Domino (a 8 voci con pianoforte o organo, 1832, spagnolo 1873), Ave Maria (a 4 voci, 1832, spagnolo 1873), Quoniam (per basso e orchestra, 1832),