Quali popoli slavi sono i più "puliti". Paesi del gruppo slavo

Spazio enorme tra le due maggiori potenze altomedievale- l'impero di Carlo Magno e Bisanzio - fu occupato dalle tribù barbare degli slavi.

All'inizio della nostra era, gli slavi, secondo la maggior parte degli scienziati, vivevano tra la Vistola e il Dnepr, principalmente nella regione dei Carpazi (territorio proto-slavo, o territorio degli antichi slavi). Da lì iniziarono a diffondersi in tutta Europa. Una parte degli slavi si diresse a ovest - verso il fiume Elba, un'altra si trasferì nelle terre dell'attuale Russia, spostando le tribù dei popoli ugro-finnici, e la terza si avvicinò ai confini dell'Impero bizantino sul Danubio.

invasioni slave di Bisanzio

Alla fine del V sec Gli slavi del sud iniziano a invadere impero bizantino oltre il confine del Danubio. L'imperatore Giustiniano riuscì a fermare gli slavi e impedire loro di entrare nei Balcani. Per fare questo, ha costruito molte fortezze lungo il confine del Danubio. Tuttavia, gli slavi del sud sono diventati sempre di più forza formidabile. Nei secoli successivi, non solo conquistarono da Bisanzio le regioni settentrionali della penisola balcanica, ma si stabilirono anche in grandi gruppi nella parte centrale e meridionale dei Balcani, nel cuore di Bisanzio. Da queste tribù slave provenivano i popoli slavi meridionali: bulgari, serbi, croati, ecc.

Gli antichi slavi, come tutti i barbari, erano pagani. Franchi e greci spesso sostenevano l'influenza su queste tribù. C'era persino una rivalità tra Roma e Costantinopoli su chi avrebbe convertito per primo gli slavi al cristianesimo. Quella chiesa, che nel lavoro missionario tra gli slavi supererà la sua rivale, riceverà potere su vaste terre.

La rivalità tra Oriente e Occidente per l'influenza su mondo slavo determinò in gran parte il destino dei popoli slavi e dei loro stati.

Principato di Samo?

Gli storici chiamano spesso il principato di Samo sulla terra dell'attuale Repubblica Ceca e Moravia il primo stato slavo. Le notizie su di lui sono estremamente scarse e incerte. Con parsimonia, il cronista riferisce che un certo uomo di nome Samo radunò le tribù slave e le sollevò per combattere prima con gli Avari e poi con i Franchi. Nel 627 Samo fu eletto principe e regnò per 35 anni. Apparentemente, subito dopo la sua morte, lo stato che ha creato è crollato. Molto probabilmente, non era ancora uno stato reale, ma un'unione instabile di tribù. Non è del tutto chiaro se Samo fosse uno slavo. Secondo alcuni rapporti, è un franco di nascita, che per qualche motivo ha lasciato la sua terra natale. La seconda grande formazione politica tra gli slavi sorse nello stesso secolo, ma già nel sud.

Il primo regno bulgaro del VII-XI secolo.

Nel 681, Khan Asparukh della tribù turca dei bulgari, che si era trasferito poco prima dalla regione del Volga al Danubio, unì gli slavi del Danubio e creò un potente stato, il cosiddetto Primo Regno bulgaro. Ben presto i nuovi arrivati ​​​​turchi si dissolsero tra i numerosi slavi, mentre il nome "bulgari" passò al popolo slavo. Il vicinato con Bisanzio ha contribuito notevolmente al loro sviluppo culturale. Nell'864 lo zar Boris accettò il cristianesimo dai bizantini. Il Patriarca di Costantinopoli non ha insistito sul fatto che la lingua del culto e della letteratura cristiana in Bulgaria debba essere il greco. Pertanto, tutto letteratura cristiana tradotto da greco in slavo, comprensibile sia ai nobili che ai semplici bulgari. L'antica letteratura bulgara fiorì durante il regno di Simeone, figlio di Boris. Lo zar incoraggiava in ogni modo teologi, poeti, storici che scrivevano in lingua slava.

In politica estera I re bulgari hanno gareggiato a lungo con Bisanzio. Ma nel 1018, il basileus bizantino della dinastia macedone, Vasily II the Bulgar Slayer, ottenne una vittoria completa sui bulgari e annesse il regno bulgaro a Bisanzio. Vasily II ha trattato i soldati bulgari catturati in modo molto crudele: ha accecato 15mila soldati, lasciando una guida ogni cento ciechi, che poteva vedere da un occhio. Era la fine del primo regno bulgaro.

Santi Cirillo e Metodio. Grande Moravia

Nel IX sec a nord del regno bulgaro, approssimativamente dove si trovava il leggendario principato di Samo, sorse un'altra potenza slava: la Grande Moravia. Il principe moravo Rostislav aveva molta paura del suo vicino, il regno franco orientale, e quindi cercò sostegno dai bizantini. Rostislav chiese di inviare un mentore spirituale da Bisanzio in Moravia: pensava che gli insegnanti greci avrebbero contribuito a indebolire l'influenza della Chiesa dei Franchi orientali nelle sue terre.

In risposta alla richiesta di Rostislav nell'865, arrivarono in Moravia due fratelli: Costantino e Metodio. Va detto che Costantino è meglio conosciuto con il nome di Cirillo, che prese poco prima della sua morte quando fu tonsurato monaco. Cirillo (Konstantin) e Metodio provenivano dalla città di Solun (in greco - Salonicco). Entrambi hanno ricevuto un'ottima educazione a Costantinopoli. Sebbene fossero greci, entrambi i fratelli parlavano correntemente la lingua slava fin dall'infanzia. Per diffondere con maggior successo il cristianesimo tra gli slavi, hanno creato Alfabeto slavo. Cirillo e Metodio furono i primi a tradurre la Bibbia in slavo, scrivendo la traduzione in una nuova scrittura slava. Il primo alfabeto slavo era chiamato glagolitico.

I fratelli presero parte delle lettere dell'alfabeto glagolitico dall'alfabeto greco, parte dalle lingue semitiche e diversi segni erano nuovi. Successivamente, gli studenti di Cirillo crearono un altro alfabeto slavo, ora basato esclusivamente sull'alfabeto greco con l'aggiunta di alcuni nuovi segni. In onore del loro insegnante, lo chiamarono cirillico. Usiamo ancora questo alfabeto. È anche comune in Bulgaria, Serbia, Bielorussia, Ucraina e alcuni altri paesi.

Le attività dei fratelli Cirillo e Metodio sono di grande importanza per l'intera cultura slava. La scrittura slava e la traduzione della Bibbia che portarono in Moravia si diffusero rapidamente ovunque Terre slave. Pertanto, Cirillo e Metodio sono considerati gli illuminanti degli slavi, che portarono loro il cristianesimo e i fondatori della loro letteratura. IN Paesi slavi ah sono venerati come santi "uguali agli apostoli", cioè uguali agli stessi apostoli.

Bisanzio e la Rus'

Rus pagana del IX secolo. organizzate campagne di rapina contro Bisanzio.

Uno di questi attacchi della Russia a Costantinopoli si rivelò così improvviso che gli abitanti della capitale bizantina, non pronti alla difesa, non speravano più di salvare la città. Romani disperati con preghiere portarono intorno alle mura della città il principale santuario di Costantinopoli - una copertura che un tempo apparteneva, come credevano, alla Madre di Dio. Subito dopo, l'esercito barbaro tolse l'assedio dalla città. I bizantini consideravano l'inspiegabile partenza della Rus' un miracolo, compiuto grazie all'intercessione della Madre di Dio.

I Rus non solo combatterono, ma commerciarono anche con i romani. Un'importante rotta commerciale "dai Varanghi ai Greci" passava attraverso le terre degli slavi orientali, che collegavano le regioni settentrionali della Rus' e della Scandinavia con Bisanzio. I Varanghi - immigrati dalla Rus', così come gli stessi Rus' servirono come mercenari nell'esercito bizantino e anche una volta salvarono il basilico dai ribelli. Tuttavia, durante il regno dell'imperatore Basilio II Bulgar-Slayers, i rapporti tra i romani e la Russia si deteriorarono. Nel 988 Principe di Kiev Vladimir pose l'assedio alla fortezza bizantina di Kherson in Crimea. Sebbene i bizantini facessero concessioni agli slavi, spacciando per Vladimir la sorella dell'imperatore Anna, anche i bizantini riuscirono a raggiungere i loro obiettivi. Vladimir accettò da loro il cristianesimo e diffuse la nuova religione in Rus'. Ora il principe di Kiev divenne un vero alleato di Bisanzio.

Il valore di Bisanzio nella storia degli slavi

Bisanzio ebbe la più forte influenza sulla cultura dei popoli slavi meridionali e orientali. Adottarono il cristianesimo da Bisanzio, si unirono all'alta e raffinata cultura greco-romana. Architettura, arte, letteratura, molte usanze arrivarono agli slavi da Bisanzio. Bisanzio, essa stessa gradualmente svanendo, sembrò dare forza ai popoli slavi. In questo senso, la storia di Bisanzio è strettamente connessa con la storia di tutti gli slavi meridionali e orientali, in particolare con la storia dei popoli della Russia.

Da "Strategikon" ("Strategikon" - istruzione sugli affari militari) autore sconosciuto(Pseudo-Mauritius) sugli slavi

Le tribù degli Slavi sono simili nel modo di vivere, nei costumi, nell'amore per la libertà; non possono in alcun modo essere persuasi alla schiavitù o alla sottomissione nel proprio paese. Sono numerosi, resistenti, sopportano facilmente il caldo e il freddo, la pioggia, la nudità, la mancanza di cibo. Gli stranieri che vengono da loro sono trattati con gentilezza e, mostrando loro i segni della loro posizione (quando si spostano) da un luogo all'altro, li custodiscono se necessario ...

Hanno un gran numero di diversi animali e frutti della terra che giacciono in cumuli, specialmente miglio e grano.

La modestia delle loro donne supera ogni natura umana, tanto che la maggior parte di loro considera la morte del marito la propria morte e si strangola volontariamente, senza contare l'essere vedova a vita.

Si stabiliscono nelle foreste, vicino a fiumi impraticabili, paludi e laghi, organizzano molte uscite nelle loro abitazioni a causa dei pericoli che incontrano, il che è naturale. Seppelliscono le cose di cui hanno bisogno in nascondigli, non possiedono apertamente nulla di superfluo e conducono una vita errante...

Ciascuno è armato con due piccole lance, alcuni hanno anche degli scudi, robusti ma difficili da portare. Usano anche archi di legno e piccole frecce imbevute di un veleno speciale per le frecce, che è potente se la persona ferita non prende prima un antidoto, o (non usa) altro AIDS, noto a medici esperti, o tagliare immediatamente la ferita con un ripido in modo che il veleno non si diffonda in tutto il corpo.

Cronista bizantino sull'incontro del basileus bizantino Romano I e del re bulgaro Simeone

A settembre (924) ... Simeone con il suo esercito si trasferì a Costantinopoli. Devastò la Tracia e la Macedonia, diede fuoco a tutto, lo distrusse, abbatté alberi e, avvicinandosi alle Blacherne, chiese di mandargli il patriarca Nicola e alcuni nobili per negoziati di pace. Le parti si scambiarono ostaggi e il primo ad andare da Simeone fu il patriarca Nikolai (seguito da altri messaggeri) ... Cominciarono a parlare con Simeone del mondo, ma lui li mandò via e chiese un incontro con lo zar (romano) stesso, sentito parlare della sua intelligenza, coraggio e intelligenza. Il re ne fu molto felice, poiché desiderava ardentemente la pace e voleva fermare questo spargimento di sangue quotidiano. Mandò la gente a terra ... per costruire un molo affidabile nel mare, al quale potesse avvicinarsi la trireme reale. Ordinò di racchiudere il molo su tutti i lati con muri, al centro di costruire un tramezzo dove potessero parlarsi. Simeone, nel frattempo, ha inviato soldati e ha bruciato il tempio Santa madre di Dio, dimostrando con ciò che non vuole la pace, ma inganna il re vuote speranze. Lo zar, giunto a Blacherne insieme al patriarca Nicola, entrò nel santo sepolcro, allungò le mani in preghiera ... chiese alla Gloriosissima e Immacolata Madre di Dio di ammorbidire il cuore inflessibile e inesorabile dell'orgoglioso Simeone e convincerlo a farlo accettare la pace. E così hanno aperto il santo kivot, ( Kivot (kiot) - un gabinetto speciale per icone e reliquie) dove era custodito il santo omophorion (cioè copertura) della Santa Madre di Dio, e, gettandolo, il re sembrò coprirsi con uno scudo impenetrabile, e invece di un elmo stabilì la sua fede nell'Immacolata Madre di Dio e così ha lasciato il tempio, difeso da un'arma affidabile. Dopo aver fornito al suo seguito armi e scudi, si presentò nel luogo designato per i negoziati con Simeone ... Il re fu il primo ad apparire al molo citato e si fermò in attesa di Simeone. Le parti si sono scambiate ostaggi e i bulgari. Perquisirono attentamente il molo: c'era qualche trucco o agguato, solo dopo che Simeone saltò giù da cavallo ed entrò nel re. Dopo essersi salutati, iniziarono a negoziare per la pace. Dicono che il re disse a Simeone: “Ho sentito che sei un uomo pio e vero cristiano Tuttavia, per come la vedo io, le parole non corrispondono ai fatti. Dopotutto, una persona pia e un cristiano si rallegra nella pace e nell'amore... ma una persona malvagia e infedele gode degli omicidi e del sangue versato ingiustamente... Quale conto darai a Dio, essendo partito per un altro mondo, per i tuoi ingiusti omicidi? Con quale volto guarderai il formidabile e giusto Giudice? Se lo fai per amore della ricchezza, te ne darò da mangiare a sazietà, tieni solo la tua mano destra. Rallegrati nel mondo, ama l'armonia, in modo che tu stesso viva una vita pacifica, incruenta e calma, ei cristiani si libereranno delle disgrazie e smetteranno di uccidere i cristiani, perché non vale la pena per loro alzare una spada contro i compagni di fede. Così disse il re e tacque. Simeone si vergognò della sua umiltà e dei suoi discorsi e accettò di fare la pace. Dopo essersi salutati, si dispersero e il re fece piacere a Simeone con doni lussuosi.



Il territorio dell'odierna Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania era abitato nel periodo dell'antico Paleolitico, come testimoniano i dati archeologici. I primi popoli in questo territorio, di cui si sono conservate fonti scritte, furono i Celti, giunti qui nel IV-II secolo.

AVANTI CRISTO. Una di queste tribù - le battaglie - occupò la parte settentrionale della Boemia e della Moravia, e successivamente penetrò a sud. Un'altra tribù celtica, i Kotini, si stabilì nella parte meridionale della Slovacchia. All'alba della nostra era, i Celti furono cacciati dai Germani, che provenivano dal nord e dall'ovest. Dal I al IV sec ANNO DOMINI Le legioni romane si trovavano nella regione del Danubio. Hanno guidato continue guerre con i tedeschi. I Longobardi passarono attraverso la Repubblica Ceca verso l'Italia ei Goti attraverso la Slovacchia. Alla fine del V e VI sec. venuto in questa zona slavo popolazione. In sostanza, era una colonizzazione agricola di terre convenienti quasi deserte. L'occupazione principale degli slavi era l'agricoltura e l'allevamento del bestiame, occupavano territori precedentemente abitati e li ampliavano anche sradicando le foreste. La tecnica agricola degli slavi era sufficientemente sviluppata per garantire la vita e una certa crescita della popolazione. Gli slavi coltivavano grano e miglio, oltre a segale, piselli, lenticchie, canapa, ortaggi e raccoglievano frutti selvatici. Allevavano principalmente bovini, conoscevano la lavorazione del legno, dell'argilla, delle ossa e delle corna, la produzione tessile elementare. Abbastanza alto livello ha raggiunto la lavorazione del metallo. Gli slavi vivevano principalmente in insediamenti di tipo rurale, ma quando il suolo si esaurì (15-20 anni) si trasferirono in altre zone. Per quanto riguarda il sistema sociale, gli slavi, a quanto pare, stavano attraversando un periodo di transizione da sistema tribale alla democrazia militare. La cellula principale della società era una comunità di diverse famiglie, solo 50-60 persone.

All'inizio del VI sec. v Europa centrale nomadi infiltrati Avari(obra in "Il racconto degli anni passati"). Nella seconda metà del secolo occuparono la provincia romana della Pannonia, da dove attaccarono i Franchi, Bisanzio e soprattutto gli Slavi, dai quali presero tributi, li costrinsero a partecipare alle loro azioni militari, ecc. Nel 623-624 gli slavi si ribellarono. A loro si unì un mercante franco Samo con la sua squadra. L'unica fonte su questi eventi è la cronaca di Fredegar (c. 660) che racconta la sconfitta degli Avari e l'elezione di Samo a capo degli slavi. Nel 631 scoppiò un conflitto tra Samo e il re franco Dagoberto I (629-638), a seguito del quale gli slavi sconfissero i Franchi e i loro alleati, i Longobardi e gli Alemanni, invasero il regno franco e attirarono il principe della Lusazia Serbi, Drevan, al loro fianco. Stato di Samo, situata in parte sul territorio della Repubblica Ceca e anche dei serbi lusaziani, era un'unione tribale, sia per difendersi dai nemici che per compiere incursioni predatorie sui vicini. Secondo la cronaca di Fredegar, Samo ha governato per 35 anni. Allo stato attuale, si esprime l'opinione che il nucleo del territorio dello stato fosse la Moravia meridionale e parti della Bassa Austria ad essa adiacenti. La questione è ancora aperta.

Durante l'VIII e il IX secolo l'area di insediamento degli slavi si sta espandendo. La Moravia meridionale diventa la più sviluppata, dove vengono creati castelli fortificati e interi quartieri. La contea con sede a Mikulčice era probabilmente un centro principesco, e anche la contea di Nitra in Slovacchia era importante. Tra i territori della Repubblica Ceca e della Slovacchia c'era un'ampia fascia di terre disabitate. I castelli fortificati sorsero anche nella regione ceca, in particolare il castello fortificato di Praga nel IX secolo. Ciò indica la stabilizzazione dell'insediamento del territorio e ulteriori sviluppi forze produttive. A giudicare dai dati dell'archeologia, nei secoli VIII-IX. l'agricoltura raggiunse un livello elevato, assicurato anche dallo sviluppo dell'artigianato, che arrivò a livello europeo. Gli archeologi hanno scoperto che in città si sono sviluppate 24 fornaci per la fusione dell'acciaio, il fabbro e la lavorazione del legno, da cui sono già state costruite abitazioni. La produzione di botti e ceramiche si diffuse. C'era anche la produzione di gioielli in oro, argento, vetro, concentrata nei centri principali. Gioielli e piccoli oggetti gli scopi domestici erano fatti di osso e corno, tessuto - di lino, canapa, lana. Nel IX sec si sviluppò l'industria delle costruzioni. Sono note 18 chiese in pietra di quell'epoca.

Tutto ciò implica una significativa differenziazione della proprietà della società, che è testimoniata anche dallo sviluppo degli scambi interni e del commercio. Gli oggetti importati erano metalli preziosi, ambra, tessuti costosi, armi - per i ricchi strati della società. Anche il sale veniva importato. Il denaro era già utilizzato, ma in modo irregolare, e il prezzo era espresso, probabilmente, in unità di peso del metallo prezioso (solidus). La principale rotta commerciale del fiume Danubio collegava il califfato arabo di Cordoba attraverso l'impero franco con le terre dell'Asia.

Non si hanno informazioni sulla storia politica della società nel territorio indicato dopo la scomparsa dell'unione tribale Samo. Gli slavi di queste regioni appartenevano allo stesso gruppo etnico, ma, essendosi stabiliti in luoghi diversi, si svilupparono relazioni pubbliche con alcune differenze. Le condizioni più favorevoli erano Moravia. Nelle fonti scritte del IX secolo. I moravi agiscono sempre sotto un unico nome ea capo di un unico principe, il cui potere era ereditario. Genere governato Moimirovsy(secondo il principe Mojmir, c. 830-846). Nell'822 i nobili moravi e cechi partecipavano già alla Dieta di Francoforte, essendo però ancora dipendenti dall'impero franco. Nella Slovacchia occidentale, a Nitra sorse il Principato di Pribina. A seguito della lotta tra Mojmir e Pribina, il Principato di Nitra c. 833 - 836 fu annessa ai possedimenti di Mojmir e Pribina fu espulsa da Nitra. Ciò ha completato l'integrazione dei possedimenti a nord del medio corso del Danubio. La cristallizzazione dello stato, nominata in seguito Grande Moravia.

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Libri

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I paesi slavi sono stati che sono esistiti o esistono ancora, con la maggior parte della loro popolazione di slavi (popoli slavi). I paesi slavi del mondo sono quei paesi in cui la popolazione slava è compresa tra l'ottanta e il novanta per cento.

Quali paesi sono slavi?

Paesi slavi d'Europa:

Tuttavia, alla domanda "la popolazione di quale paese appartiene al gruppo slavo?" La risposta suggerisce immediatamente se stessa: la Russia. La popolazione dei paesi slavi oggi è di circa trecento milioni di persone. Ma ci sono altri paesi in cui vivono i popoli slavi (questi sono stati europei, Nord America, Asia) e parlano lingue slave.

Paesi gruppo slavo può essere suddiviso in:

• slavo occidentale.
• slavo orientale.
• slavo meridionale.

Le lingue in questi paesi discendono da una linguaggio comune(si chiama proto-slavo), che un tempo esisteva tra gli antichi slavi. Si è formato nella seconda metà del I millennio d.C. Non sorprende che la maggior parte delle parole siano consonanti (ad esempio, russo e Lingue ucraine molto simile). Ci sono anche somiglianze nella grammatica, nella struttura delle frasi e nella fonetica. Questo è facile da spiegare se si tiene conto della durata dei contatti tra gli abitanti degli stati slavi. La parte del leone nella struttura delle lingue slave è occupata dal russo. I suoi vettori sono 250 milioni di persone.

È interessante notare che le bandiere dei paesi slavi hanno anche alcune somiglianze nella combinazione di colori, in presenza di strisce longitudinali. Ha qualcosa a che fare con la loro origine comune? Più probabile sì che no.

I paesi in cui si parlano le lingue slave non sono così numerosi. Tuttavia, le lingue slave esistono ancora e prosperano. E sono passati centinaia di anni! Questo significa solo che il popolo slavo è il più potente, risoluto, irremovibile. È importante che gli slavi non perdano l'originalità della loro cultura, il rispetto per i loro antenati, li onorino e mantengano le tradizioni.

Oggi ci sono molte organizzazioni (sia in Russia che all'estero) che fanno rivivere e ripristinare la cultura slava, le feste slave, persino i nomi dei loro figli!

I primi slavi apparvero nel secondo o terzo millennio aC. Naturalmente, la nascita di questo potente popolo ebbe luogo nella regione Russia moderna ed Europa. Nel corso del tempo, le tribù svilupparono nuovi territori, ma non potevano (o non volevano) allontanarsi dalla loro casa ancestrale. A proposito, a seconda della migrazione, gli slavi erano divisi in orientali, occidentali, meridionali (ogni ramo aveva il proprio nome). Avevano differenze nello stile di vita, nell'agricoltura, in alcune tradizioni. Ma il "nucleo" slavo è rimasto intatto.

Un ruolo importante nella vita dei popoli slavi è stato svolto dall'emergere della statualità, della guerra, della mescolanza con l'altro gruppi etnici. L'emergere di stati slavi separati, da un lato, ridusse notevolmente la migrazione degli slavi. Ma, d'altra parte, da quel momento in poi, anche la loro mescolanza con altre nazionalità è diminuita drasticamente. Ciò ha permesso al pool genetico slavo di prendere saldamente piede sulla scena mondiale. Ciò ha influenzato sia l'aspetto (che è unico) che il genotipo (tratti ereditari).

Paesi slavi durante la seconda guerra mondiale

Secondo Guerra mondiale ha portato grandi cambiamenti nei paesi del gruppo slavo. Ad esempio, nel 1938 la Repubblica Cecoslovacca perse la sua unità territoriale. La Repubblica Ceca cessò di essere indipendente e la Slovacchia divenne una colonia tedesca. IN l'anno prossimo Il Commonwealth finì e nel 1940 accadde la stessa cosa con la Jugoslavia. La Bulgaria si schierò con i nazisti.

Ma c'erano anche aspetti positivi. Ad esempio, la formazione di tendenze e organizzazioni antifasciste. Una disgrazia comune radunò i paesi slavi. Hanno combattuto per l'indipendenza, per la pace, per la libertà. Soprattutto tali movimenti hanno guadagnato popolarità in Jugoslavia, Bulgaria, Cecoslovacchia.

L'Unione Sovietica ha svolto un ruolo chiave nella seconda guerra mondiale. I cittadini del paese hanno combattuto disinteressatamente contro il regime hitleriano, con crudeltà soldati tedeschi con i fascisti. Il paese ha perso un numero enorme dei suoi difensori.

Alcuni paesi slavi durante la seconda guerra mondiale furono uniti dal Comitato tutto slavo. Quest'ultimo è stato creato dall'Unione Sovietica.

Cos'è il panslavismo?

Il concetto di panslavismo è interessante. Questa è una direzione in cui è apparso Stati slavi nei secoli XVIII e XIX. Aveva lo scopo di unire tutti gli slavi del mondo sulla base della loro comunità nazionale, culturale, quotidiana e linguistica. Il panslavismo ha promosso l'indipendenza degli slavi, ha elogiato la loro originalità.

I colori del panslavismo erano il bianco, il blu e il rosso (gli stessi colori compaiono su molte bandiere nazionali). L'emergere di una direzione come il panslavismo iniziò dopo le guerre napoleoniche. Indeboliti e "stanchi", i paesi si sostenevano a vicenda Tempi difficili. Ma col passare del tempo, il panslavismo iniziò a essere dimenticato. Ma ora c'è di nuovo la tendenza a tornare alle origini, agli antenati, a Cultura slava. Forse questo porterà alla formazione del movimento neo-pan-slavo.

Paesi slavi oggi

Il ventunesimo secolo è un periodo di una sorta di discordia nelle relazioni dei paesi slavi. Ciò è particolarmente vero per Russia, Ucraina, paesi dell'UE. Le ragioni qui sono più politiche ed economiche. Ma nonostante la discordia, molti residenti di paesi (del gruppo slavo) ricordano che tutti i discendenti degli slavi sono fratelli. Pertanto, nessuno di loro vuole guerre e conflitti, ma solo relazioni familiari affettuose, come una volta avevano i nostri antenati.