Biografia Walter. Walter Scott - Biografia - vita e lavoro

Sir Walter Scott (ing. Walter Scott; 15 agosto 1771, Edimburgo - 21 settembre 1832, Abbotsford, sepolto a Dryburgh) - scrittore, poeta, storico, collezionista di antichità, avvocato, scozzese di nascita, famoso in tutto il mondo. Considerato il fondatore del genere del romanzo storico.

Nato a Edimburgo, figlio di un ricco avvocato scozzese Walter John (1729-1799) e Anna Rutherford (1739-1819), figlia di un professore di medicina all'Università di Edimburgo. Era il nono figlio della famiglia, ma quando aveva sei mesi ne sopravvissero solo tre. In una famiglia di 13 figli, sei sono sopravvissuti.

Nel gennaio 1772 si ammalò di paralisi infantile, perse la mobilità della gamba destra e rimase zoppo per sempre. Due volte - nel 1775 e nel 1777 - fu curato nelle località turistiche di Bath e Prestonpans.

La sua infanzia è stata strettamente associata agli Scottish Borders, dove ha trascorso del tempo nella fattoria di suo nonno a Sandinow, così come a casa di suo zio vicino a Kelso. Nonostante il suo handicap fisico, già dentro gioventù ha colpito gli altri con una mente vivace e una memoria fenomenale.

Nel 1778 tornò a Edimburgo. Dal 1779 studiò in una scuola di Edimburgo, nel 1785 entrò all'Edinburgh College. Al college, si è interessato all'alpinismo, è diventato più forte fisicamente e ha guadagnato popolarità tra i suoi coetanei come eccellente narratore.

Leggeva molto, compresi autori antichi, amava i romanzi e la poesia, enfatizzava le ballate e le leggende tradizionali della Scozia. Insieme ai suoi amici, ha organizzato la "Società poetica" al college, ha studiato Tedesco e ha conosciuto il lavoro dei poeti tedeschi.

L'anno 1792 diventa importante per Scott: all'Università di Edimburgo, supera l'esame di avvocato. Da quel momento è diventato una persona rispettabile con una professione prestigiosa e ha il proprio studio legale.

Nei primi anni di pratica legale indipendente, ha viaggiato molto in tutto il paese, collezionando leggende popolari e ballate sugli eroi scozzesi del passato. Si interessò alle traduzioni di poesie tedesche, pubblicò anonimamente le sue traduzioni della ballata di Burger "Lenora".

Nel 1791 incontrò il suo primo amore, Williamina Belches, figlia di un avvocato di Edimburgo. Per cinque anni cercò di ottenere la reciprocità con Williamina, ma la ragazza lo tenne nel limbo e alla fine scelse William Forbes, figlio di un ricco banchiere, che sposò nel 1796. L'amore non corrisposto è stato il colpo più forte per il giovane; particelle dell'immagine di Villamina sono successivamente apparse più di una volta nelle eroine dei romanzi dello scrittore.

Nel 1797 sposò Charlotte Carpenter (Charlotte Charpentier) (1770-1826).

Nella vita fu un padre di famiglia esemplare, una persona buona, sensibile, piena di tatto, riconoscente; amava la sua tenuta di Abbotsford, che ricostruì in un piccolo castello; amava molto gli alberi, gli animali domestici, una buona festa nella cerchia familiare.

Nel 1830 subisce il primo colpo di apoplessia, che gli paralizza il braccio destro. Nel 1830-1831 Scott subisce altre due apoplessie.

Attualmente, un museo del famoso scrittore è aperto nella tenuta di Scott Abbotsford.

A differenza dei romantici, che sospiravano al passato, con il quale non avevano (usando la propria parola preferita) una successione organica, Walter Scott (1771-1832), baronetto scozzese, si considerava giustamente una particella di storia: i suoi annali di famiglia sono stati inclusi negli annali della nazionale . Inoltre, attraverso l'autoeducazione, acquisì una vasta conoscenza storica ed etnografica, raccolse folklore e collezionò libri e manoscritti antiquari. Nipote di un medico, figlio di un avvocato, divenne lui stesso avvocato, intraprese la professione legale e poi, sposatosi, ricevette la carica di sceriffo, di cui svolse le funzioni fino alla fine dei suoi giorni. Ecco perché, sebbene Walter Scott abbia mostrato presto un debole per la creatività, ha pubblicato per la prima volta le sue poesie solo all'età di trentatré anni e la sua narrativa all'età di quarantadue. Ma molto presto sembrò superare i suoi predecessori.

È vero, la prima esperienza letteraria pubblicata da Walter Scott nel 1796, una traduzione di Lenore di Burger, passò quasi inosservato, ma quando nel 1802, all'epoca della vivace discussione delle Lyrical Ballads, Walter Scott pubblicò le sue Songs of the Scottish Border, e nel 1805 il poema The Song of the Last Minstrel, ricevette un'accoglienza favorevole e il nuovo poeta divenne il leader riconosciuto di un tipo speciale di poesia. I lettori hanno distinto l'autentico folklore e l'atmosfera etnografica delle poesie di Walter Scott dalla colorazione decorativa, fantasticamente misteriosa delle opere di Wordsworth e Coleridge.

L'eredità di Walter Scott è fantastica: un voluminoso volume di poesie, 41 volumi di romanzi e racconti, 12 volumi di lettere, 3 volumi di diari. Tra le sue ballate e poesie, oltre a quelle già citate, le più significative sono "Castle Smalholm" (1802), tradotto da V. A. Zhukovsky, "Marmion" (1808), "Lady of the Lake" (1810) e "Rockby" (1813). I suoi romanzi storici si dividono in due gruppi in base ai temi nazionali: " Scozzese di cui i più importanti sono Waverley (1814), Guy Mannering (1815), The Puritans (1816), Rob Roy (1818) e Inglese”: tra questi i più famosi sono Ivanhoe (1819), Kenilworth (1821), Woodstock (1826). Alcuni dei suoi romanzi sono basati sulla storia di altri paesi, Francia o Bisanzio: "Quentin Dorward" (1823), "Count Robert of Paris" (1832) - ma le trame in essi si intersecano ancora con la storia inglese. Alcuni romanzi dello stesso Walter Scott sono stati combinati in cicli: "Tavernkeeper's Tales" (includevano "The Puritans", "The Black Dwarf", "The Legend of Montrose", ecc.); "I racconti dei crociati" ("I promessi sposi", "Talismano"). "I racconti del nonno" è stato concepito come una conversazione con un nipote sulla storia della Scozia, ma poi è diventato una cronaca regolare di eventi storici. L'unico romanzo "moderno" tra i libri di Scott è St. Ronan's Waters. Tra le altre opere storiche e critiche di Walter Scott, si dovrebbero citare le biografie di Dryden, Swift, Napoleone da lui compilate, articoli sui contemporanei, varie caratteristiche autonome sotto forma di prefazioni alle proprie opere. In totale, Walter Scott ha curato e pubblicato con commenti più di 70 libri di eminenti scrittori inglesi. I diversi legami amichevoli e d'affari di Walter Scott entrarono a far parte della storia della letteratura, in particolare con Burns, Byron, con la scrittrice irlandese Mary Edgeworth, che nominò tra i suoi predecessori, con contemporanei stranieri, tra cui Goethe e Fenimore Cooper. Per noi, ovviamente, l'interesse di Walter Scott per la Russia, la sua amicizia di corrispondenza con Denis Davydov, il suo atteggiamento entusiasta nei confronti di Ataman Platov, il suo rapporto con i rappresentanti della cultura russa Praskovya Golitsyna, Pyotr Kozlovsky e altri illuminati viaggiatori russi che lo hanno incontrato in Inghilterra sono di grande importanza grande importanza e in Francia.

Walter Scott è diventato una leggenda durante la sua vita. I pellegrini accorrevano nella sua tenuta di Abbatsford ai confini della Scozia. I suoi romanzi e alcune poesie divergevano sul mercato librario al di là di ogni concorrenza. Tuttavia, godendo di un riconoscimento universale, avendo un enorme successo creativo e materiale, lo scrittore si trovò in circostanze difficili a metà degli anni '20. Come capo di una casa editrice che aveva un debito con la banca, ha deciso di pagare per tutti. Gli è costato un lavoro incredibile, tre colpi apoplettici, l'ultimo dei quali gli ha portato via la memoria, ed è morto, senza rendersi conto di essere rimasto indebitato. Ben presto, però, Walter Scott fu simbolicamente premiato: nel 1837-1838. fu pubblicata la sua biografia in due volumi, che a sua volta divenne un bestseller, il cui successo fu superato in quegli anni da un solo libro: The Posthumous Papers of the Pickwick Club.

Domanda numero 1. Prerequisiti sociali per l'emergere di generi storici nell'Europa post-rivoluzionaria. Opinioni politiche e letterarie di W. Scott. Padroneggiare l'esperienza di W. Shakespeare e D. Defoe. Caratteristiche dei primi lavori: Songs of the Scottish Border, poemi storici Lochinvar, Battle of Sempach e Nora's Oath.

1) A seguito della Rivoluzione francese del 1789, le guerre rivoluzionarie, l'ascesa e la caduta di Napoleone, l'interesse per la storia si risvegliò tra le masse. In questo momento, le masse hanno ricevuto un'esperienza storica senza precedenti. Per due o tre decenni (1789-1814), ciascuno dei popoli d'Europa ha vissuto più sconvolgimenti e sconvolgimenti rispetto ai secoli precedenti. C'è una convinzione crescente che la storia esista davvero, che sia un processo di cambiamento continuo e, infine, che la storia si intrometta direttamente nella vita personale di ogni persona, determinando questa vita. Ciò che prima era stato vissuto solo da poche persone, per lo più persone con inclinazioni avventurose - viaggiare e conoscere l'intera Europa, o almeno una parte significativa di essa - ora, durante gli anni delle guerre napoleoniche, divenne accessibile e persino necessario per centinaia di migliaia e milioni di persone provenienti da vari segmenti della popolazione di quasi tutti i paesi europei. Si presenta così un'opportunità concreta per le masse di comprendere che la loro intera esistenza è storicamente condizionata, di vedere nella storia qualcosa che invade la vita quotidiana - e, di conseguenza, qualcosa che interessa a ogni persona. Su tale base sociale è sorto il romanzo storico creato da Walter Scott.

2) Secondo il proprio visioni politiche W. Scott era un conservatore, tory, sostenitore di una "monarchia giusta", scrittore che, con tutta la sua simpatia per le sofferenze della gente comune, fu un convinto oppositore della rivoluzione.

Nel dicembre 1819, Scott scrisse con pathos melodrammatico sulla prospettiva guerra civile- "la gente fa i suoi soliti affari con i moschetti in mano" - e si è gonfiato al punto che l'orrore della "marmaglia" e l'odio per lei non gli hanno permesso di vedere nemmeno in piccola parte l'ovvio: erano i suoi compagni scozzesi che soffrivano di condizioni di vita intollerabili. "Fino a cinquantamila furfanti sono pronti a ribellarsi tra Tyne e Vir", riferì a fratello Tom il 23 dicembre 1819. Alla fine, non ci fu una guerra civile, ma Scott scrisse con zelante belligeranza sulla preparazione a reclutare volontari per pattugliare con loro in tutta la regione.

Tutto quanto sopra dipinge Scott come uno stupido reazionario del senso più estremo. In realtà, però, le sue visioni politiche e sociali, rimaste pressoché immutate per tutta la sua vita matura, erano ben ponderate e, in un certo senso, perspicaci. Il modo in cui la rivoluzione industriale trattava i lavoratori lo terrorizzava e lo disgustava., e lo stesso Marx potrebbe essere d'accordo con il suo ragionamento su questo problema. La rivoluzione industriale ha distrutto la comunità organica di persone in cui Scott credeva profondamente. È stato paternalista; credeva nei diritti e nei doveri della proprietà; credeva nella dignità dell'individuo. Due passaggi delle lettere di Scott del 1820 rivelano inequivocabilmente il suo punto di vista. È favorevole ad armare i poveri se si può fare affidamento, poiché la cosa più importante è impedire una guerra di classe, "quel più mostruoso dei mali, la guerra servile, nello spirito di Jack Cade".

I "signori naturali" possono farci rabbrividire, e Scott, sebbene nelle pagine dei suoi romanzi abbia ritratto proprietari terrieri ridicoli e stupidi, contrapponendoli a contadini ragionevoli e dignitosi, credeva davvero, se parliamo delle sue convinzioni politiche, nell'ordine naturale delle cose, ponendo il proprietario terriero (idealmente generoso, colto e consapevole della piena misura della sua responsabilità) a capo della comunità locale.

Una comprensione così profonda della verità mette Scott alla pari con i "profeti" dell'era vittoriana, Carlyle, Ruskin e William Morris. Non bisogna dimenticare che la rivoluzione industriale iniziò in Scozia (sulle rive del Clyde) ai tempi della giovinezza di Scott. Prima di lasciare Scott il politico, bisogna aggiungere che Scott l'uomo era per natura umano e generoso, gentile e premuroso con i suoi inquilini di Abbotsford, e aveva un grande dono per ispirare la devozione e l'amore di coloro che dipendevano da lui.

Studiando il passato dell'Inghilterra, Walter Scott cerca di trovare una via di "mezzo"., per trovare il "mezzo" tra gli estremi combattenti. Dalla guerra dei Sassoni con i Normanni sorse il popolo inglese, in cui entrambi i popoli in guerra si fusero e cessarono la loro esistenza separata; il "glorioso" regno della dinastia Tudor, in particolare Elisabetta I, emerse dalla sanguinosa guerra delle Rose Scarlatte e Bianche.Le guerre che si svolsero durante gli anni della rivoluzione borghese inglese, dopo lunghi alti e bassi, compresa la "gloriosa rivoluzione " del 1688, soffocò la società inglese contemporanea. Scott accetta questo progresso. È un patriota, è orgoglioso della storia del suo popolo, e questo è uno dei prerequisiti necessari per creare un vero romanzo storico che rende il passato davvero raffigurato vicino e caro ai contemporanei.

3) W. Scott è arrivato al romanzo storico considerandone attentamente l'estetica, partendo dal noto e popolare del suo tempo romanzi gotici e antichi. Il romanzo gotico ha instillato nel lettore un interesse per il luogo dell'azione, il che significa che gli ha insegnato a correlare gli eventi con lo specifico terreno storico e nazionale su cui si sono sviluppati questi eventi. Nel romanzo gotico si esalta la drammaticità della narrazione, nel paesaggio vengono addirittura introdotti elementi della trama, ma la cosa più importante è che il personaggio abbia ricevuto il diritto all'indipendenza di comportamento e ragionamento, poiché conteneva anche una particella del dramma del tempo storico. Il romanzo antico ha insegnato a Scott ad essere attento al colore locale, a ricostruire il passato in modo professionale e senza errori, ricreando non solo l'autenticità del mondo materiale dell'epoca, ma soprattutto l'originalità del suo aspetto spirituale.

Rifiuto del razionalismo illuministi del XVIII secolo. e le loro idee sulla natura umana, Scott ha dipinto nei suoi romanzi storici immagini della vita, costumi di varie classi della società inglese ed europea di epoche passate. Allo stesso tempo, riuscì anche a toccare molti problemi della sociologia contemporanea, della morale e della giustizia politica, chiedendo l'instaurazione di una pace duratura tra gli Stati, condannando gli autori di guerre ingiuste.

Parlando di Scott come artista innovativo, O. Balzac ha scritto: “Walter Scott ha elevato il romanzo al livello di filosofia della storia ... Vi ha portato lo spirito del passato, unendolo a dramma, dialogo, ritratto, paesaggio, descrizione; includeva sia il miracoloso che il quotidiano, questi elementi dell'epica, e rafforzava la poesia con la disinvoltura dei dialetti più semplici.

4) Shakespeare, come già sappiamo, cronaca drammatizzata e informazione di cronaca, le sue commedie storiche sono popolate principalmente da personaggi noti della vita reale, tra i quali, in via eccezionale, compaiono personaggi di fantasia. Walter Scott modifica le proporzioni nella disposizione di figure reali e fittizie. Per lui, il primo piano e la maggior parte della narrazione sono occupati da eroi da lui creati, mentre i personaggi storici passano in secondo piano, diventano episodici. A Shakespeare avanti c'era una tradizione, che costringeva con la sua autorità a credere a ciò che era raffigurato nell'opera; Scott ha spiegato la cronaca come dall'altra parte, partendo dalle pagine private, poco conosciute e immaginarie. Egli verifica piuttosto che confermare le tradizioni. Shakespeare ha seguito la leggenda, la tradizione, ricamando con straordinaria luminosità sulla tela della comune memoria. Lo stesso Walter Scott ha creato la tela, riproponendo figure tradizionali, in quella "immagine domestica" che Pushkin ha così accuratamente definito e molto apprezzato nel suo metodo. Anche in "Rob Roy", dove il nome di un personaggio storico è in copertina e dove il destino di questa persona reale è descritto in dettaglio nella prefazione, Rob Roy appare solo alla fine del libro, tuttavia, gradualmente costantemente presente nelle conversazioni dei personaggi, formando lo sfondo da cui lui stesso appare in prima linea solo alla fine del sipario. Un tale riarrangiamento ha permesso di scoprire il passato come un paese sconosciuto, e queste immagini del passato "sembravano quasi miracolose ai contemporanei" (B. G. Reizov).

Walter Scott ha approfittato dell'esperienza Defoe- i principi della "finzione veritiera", rivelati nelle "avventure di Robinson", e i metodi di narrazione storica e cronaca utilizzati Defoe nel "Diario dell'anno della peste", che Walter Skota ha messo particolarmente in alto: il materiale storico viene presentato attraverso le labbra di una persona casuale, non storica. Quindi nel "Diario" il narratore-sadler opera con dati statistici, riportando quanti e dove sono stati sepolti i morti, come hanno scavato tombe comuni ecc. - la prima persona che incontra, un comune contemporaneo, un testimone, riporta fatti noti, raccolti da fonti documentarie e, di conseguenza, il lettore apprende ciò che è già noto e testato come se fosse nuovo.

Scott considera il suo predecessore e insegnante Henry Fielding; il suo romanzo "Tom Jones" è, secondo W. Scott, un esempio di romanzo, perché in esso la storia di un privato è raccontata su un ampio sfondo vita pubblica, e anche perché ha una trama ben sviluppata (il romanzo si distingue per la sua unità d'azione) e una composizione chiara e completa.

5) "Canzoni del confine scozzese" combinano molte delle grandi ballate scozzesi, tra cui "Sir Patrick Spence", "Johnny Strong Arm", "The Battle of Ottenburn", "Raven Flies to Raven", "Lord Ronald", "Vigil at the Coffin", "The Woman da Ashers bene". L'edizione era ben progettata, fornita di note preziose e includeva testi che Scott indubbiamente "migliorò" in alcuni punti (ad esempio, "Il corvo vola verso il corvo"). Ha fatto molti sforzi per raccogliere ballate, spesso registrandole dalla voce, ma la sua generazione non ha mostrato scrupolosità nel preservare i testi nella forma in cui esistevano - la scrupolosità caratteristica dei filologi moderni, e Scott credeva di aver aveva tutto il diritto di smussare furtivamente una strofa o addirittura di sostituire i versi originali con altri più sonori ed eroici. In una lettera del 1806, affermò di "non aver inframmezzato queste vecchie ballate" e menzionò le fonti di alcune delle "registrazioni originali"; ma è indubbio che abbia messo mano a numerosi testi da lui pubblicati, per lo più unendo però testi diversi, e non sostituendo gli originali.

"Locinvar"- questa è una ballata di W. Scott, che fa parte della sua poesia "Marmione"(1808). Il coraggioso cavaliere L. appare senza invito alla cerimonia nuziale della sua ex sposa Matilda (secondo un'altra versione - Helen), che, credendo L. morto, sta per sposare la sua vecchia rivale. Tuttavia, L., che ha ricevuto il diritto di ballo d'addio con la sposa, la "balla" sotto il portico, la mette in sella e si avvia verso la comune felicità matrimoniale.

All'inseguimento hanno inseguito lungo i fossi, sulle colline

E Musgrave, e Forster, e Fenwick, e Gramm;

Saltarono, cercarono vicino e lontano -

La sposa scomparsa non si trovava da nessuna parte.

Per. I. Kozlov

"Marmion" ha immediatamente spostato Scott dai poeti delle Terre di Confine, come appariva in "The Minstrel", nella categoria dei poeti nazionali.

Battaglia di Sempach(tedesco: Schlacht bei Sempach; 9 luglio 1386) - una battaglia tra la milizia dell'Unione Svizzera e le truppe austriache degli Asburgo. La sconfitta dell'esercito austriaco da parte degli svizzeri fece sì che gli Asburgo riconoscessero l'indipendenza svizzera.

Walter Scott scrisse questa poesia nel 1818 in segno di rispetto per la piccola ma orgogliosa Svizzera, che riuscì a difendere la propria indipendenza dall'impero austriaco.

Stendardi austriaci nella polvere

A Sempach, in battaglia...

Molti cavalieri trovati

La tua tomba è lì.

Per. B. Tomashevsky

"Il giuramento di Nora" scritto nel 1816 per "Mr. Campbell's Anthology" - una raccolta di poesie di famosi poeti inglesi dell'inizio del secolo. È stato scritto sulla base di una vecchia canzone gaelica, di cui Scott scrive in una nota, specificando la differenza tra la sua poesia e l'originale.

Ma il vento d'autunno, a sua volta,

Il loro vestito infuocato si strapperà,

E il conteggio è umido fino all'autunno

Chiamerà la donna della montagna sua moglie!

Per. B. Shmakov

1) Nel XVIII e all'inizio del XIX secolo c'erano continue controversie sulla possibilità del genere stesso del romanzo storico, in altre parole, sulla possibilità di unire verità storica e finzione in un'unica opera. La finzione distrugge la verità storica, distorcendo eventi e sentimenti, e la nuda verità non può offrire piacere artistico al lettore. Secondo W. Scott, il compito del romanzo storico non era affatto un'adesione rigorosa, scientifica e pedante ai fatti. A suo avviso, la cosa più importante per un romanziere storico è interpretare gli eventi in modo tale che il lettore moderno li capisca e se ne interessi: "Per suscitare almeno un certo interesse nel lettore", ha scritto nel prefazione al romanzo "Ivanhoe", è necessario enunciare l'argomento scelto nella lingua e nel modo dell'epoca in cui si vive. Pertanto, il romanziere non dovrebbe lasciarsi trasportare dall'archeologia e può, se la trama lo richiede , commettere errori fattuali in date, biografie di personaggi storici, ecc. L'importante, secondo W. Scott, non è separare nettamente l'antico dal moderno e non dimenticare "un ampio spazio neutro, cioè su quello massa di costumi e sentimenti che sono ugualmente caratteristici di noi e dei nostri antenati, che ci sono passati immutati da loro ..."

"Per quanto riguarda questa prefazione, il lettore dovrebbe considerarla come espressione delle opinioni e delle intenzioni dell'autore che ha intrapreso questo opera letteraria a condizione che sia ben lungi dal pensare di essere riuscito a raggiungere l'obiettivo finale.

2) Il secondo modo che Scott ha usato è stato quello di cambiare il rapporto tra finzione e realtà. La storia nelle opere di V. Scott è creata dai personaggi stessi, ma sono così saturi dell'epoca, così tipici che la storia viene rivelata al lettore in modo più che completo. Pushkin l'ha definita "la via di casa" e ammiravo molto questo approccio.

Walter Scott credeva che un romanzo storico trasmettesse al lettore l'essenza di ciò che sta accadendo in un'epoca in modo più completo rispetto a uno studio scientifico. Dopotutto, il mondo della psicologia e delle passioni umane ci è molto più vicino degli aridi fatti storici.

3) "Ivanhoe" (1819) - uno dei romanzi più interessanti e significativi di W. Scott. L'azione del romanzo si riferisce alla fine del XII secolo, cioè al periodo dell'instaurazione dei rapporti feudali nell'Inghilterra medievale. Allo stesso periodo risale la lotta tra gli anglosassoni, che vivevano sul territorio dell'Inghilterra da diversi secoli, ei conquistatori - i Normanni, che presero possesso dell'Inghilterra alla fine dell'XI secolo. Fu una lotta tra feudatari anglosassoni e normanni. Era complicato dalle contraddizioni sociali tra servi e feudatari (sia normanni che anglosassoni). Il conflitto nazionale era strettamente intrecciato con quello sociale. Allo stesso tempo, durante questo periodo, ci fu una lotta per la centralizzazione del potere reale, la lotta del re Riccardo contro i feudatari. Il processo di centralizzazione dell'Inghilterra è stato un fenomeno storicamente progressivo, poiché ha preparato il terreno per l'emergere della nazione inglese.

Nel suo romanzo, Scott riflette davvero questa complessa era della riorganizzazione dell'Inghilterra, il processo di trasformazione di feudi sparsi in un unico regno.

Il conflitto del romanzo si riduce alla lotta della nobiltà feudale ribelle, interessata a mantenere la frammentazione politica del paese, contro il potere reale, che incarnava l'idea di un unico stato centralizzato. Questo conflitto è molto tipico del Medioevo. Re Riccardo Cuor di Leone nel romanzo è portatore dell'idea di potere reale centralizzato, traendo il suo sostegno dal popolo. Simbolico a questo proposito è l'assalto congiunto al castello di Fron de Boeuf da parte del re e delle frecce di Robin Hood. Il popolo insieme al re contro la cricca ribelle dei feudatari- come significato ideologico questo episodio.

La trama di "Ivanhoe" è in gran parte guidata da inimicizia tra il cavaliere Ivanhoe, vicino a re Riccardo, e il sinistro templare Brian de Boisguillebert. Un ruolo importante nello sviluppo della trama è svolto anche dall'episodio della cattura di Cedric Sax e dei suoi compagni da parte dei soldati de Bracy e Boisguillebert. Infine, l'attacco dei tiratori di Robin Hood a Torquilston, il castello di Front de Boeuf, è motivato dal loro desiderio di liberare i prigionieri. Si può vedere che negli eventi mostrati da Scott, apparentemente di natura privata, si riflettono conflitti di portata storica.

4) I principali conflitti del romanzo derivano da contraddizioni sia nazionali che sociali che hanno avuto luogo nel paese. rivelatore contraddizioni tra rappresentanti dell'antica nobiltà anglosassone (Cedric, Athelstan) e feudatari normanni (cavalieri normanni Fron de Boeuf, de Malvoisin, de Bracy), V. Scott mostra l'inevitabilità del crollo di tutte le pretese della nobiltà sassone e la dinastia sassone per restaurare il vecchio ordine. Non è un caso che Athelstan, l'ultimo discendente dei re sassoni, sia mostrato nel romanzo come una persona pigra e inattiva, un grasso ghiottone che ha perso la capacità di agire attivamente. E anche Cedric - l'incarnazione delle virtù dell'antica nobiltà anglosassone, uscita per difendere il proprio onore nazionale e i propri possedimenti ancestrali, anche lui, nonostante tutto il suo coraggio, determinazione, fermezza, non è in grado di impedire quanto sta accadendo. Vincono i Normanni, e questa vittoria storicamente naturale; significa la vittoria di un nuovo ordine sociale con complicate forme di feudalesimo, con lo sfruttamento feudale compiuto, con una gerarchia di classi, ecc. Relazioni patriarcali sconfitte dal feudalesimo, la cui crudeltà è rivelata in modo convincente dallo scrittore.

Anche W. Scott presta grande attenzione a lotta dei contadini con i conquistatori normanni. I contadini li odiano come oppressori.

Nella canzone cantata dallo schiavo contadino Wamba si esprime l'atteggiamento dei contadini nei confronti dei feudatari normanni:

Seghe normanne sulle nostre querce,

giogo normanno sulle nostre spalle,

Cucchiaio normanno in porridge inglese,

I Normanni governano il nostro paese.

Nel suo romanzo, Scott fornisce caratteristiche sociali molto nitide degli oppressori feudali, non solo normanni, ma anche anglosassoni. W. Scott dipinge un quadro realistico della crudeltà dei costumi e dei costumi feudali.

Domanda numero 3. La cultura materiale e spirituale del Medioevo come sfondo vivente dell'azione del romanzo. Caratteristiche dettagliate di vita e costumi: anglosassoni e normanni. Il concetto di "colore locale".

1) Il Medioevo è raffigurato nel romanzo come un periodo sanguinoso e cupo. Il romanzo di Scott dà un'idea dell'arbitrarietà sconfinata dei signori feudali, della trasformazione dei castelli dei cavalieri in covi di ladri, della mancanza di diritti e della povertà dei contadini, della crudeltà dei tornei cavallereschi e delle prove disumane delle streghe. L'era appare in tutta la sua severità. Le simpatie democratiche dell'autore si sono manifestate in caratteristiche nettamente negative della nobiltà e del clero. L'infido principe Giovanni, la cavalleria depravata e predatoria - il feroce Fron de Boeuf, l'infido Voldemar Fitz Urs, lo senza principi de Bracy - questa è una galleria di ladri feudali che saccheggiano il paese e la sua gente, incitando alla guerra civile. Anche nell'immagine di Cedric, che è in un campo diverso da tutti questi conquistatori, Scott sottolinea la vanità esorbitante, il dispotismo sconfinato e la testardaggine.

Scott considerava problemi seri e accuratezza storica come condizione per creare un romanzo veramente storico. Lo scrittore ha studiato attentamente e coscienziosamente monumenti storici, documenti, costumi, costumi. VG Belinsky ha scritto: “Quando leggiamo un romanzo storico di Walter Scott, diventiamo noi stessi, per così dire, contemporanei dell'epoca, cittadini dei paesi in cui si svolge l'evento del romanzo, e ne riceviamo, sotto forma di contemplazione vivente , un concetto più accurato di quello che chiunque potrebbe darci su di loro..

Ma ancora la cosa principale nei romanzi di Scott non è l'immagine della vita e dei costumi, e l'immagine della storia nel suo movimento e sviluppo.

2) Dipinge quadri della sanguinosa lotta dei signori feudali e dei contadini sassoni con i conquistatori normanni, crea ritratti espressivi dei thanes sassoni, inferiore in cultura rispetto ai Normanni, aristocratici normanni maleducati ed estremamente arroganti che disprezzano il popolo e insultano la dignità nazionale dei Sassoni.

Scott non considerava barbara e anarchica l'antica libertà degli anglosassoni, ma non considerava la società anglosassone una sorta di idillio. Ha esortato a valutare in modo differenziato l'"antica libertà" degli anglosassoni: la "libertà" del leader anglosassone Cedric, che aspirava all'indipendenza dai conquistatori, differiva dalla "libertà" del suo porcaro Gurt, perché il rapporto tra loro è il rapporto di padrone e servo.

Entro il 1066 i Normanni erano a un livello superiore di civiltà e cultura degli abitanti nativi della Gran Bretagna e degli anglosassoni che li conquistarono. L'arretratezza tecnica e militare dei gallesi e degli anglosassoni era evidente. Scott riteneva che la conquista normanna dell'Inghilterra avesse accelerato il processo di feudalizzazione del paese, che a sua volta portò all'istituzione di un potere reale più forte e, di conseguenza, alla centralizzazione del paese. I gallesi hanno conservato con cura le tradizioni e le usanze nazionali dei loro antenati, e allo stesso tempo non hanno evitato le innovazioni portate dai vincitori, prendendo in prestito da loro anche i dettagli dell'abbigliamento. E questo non li ha affatto umiliati, mentre la feroce adesione alle vecchie tradizioni, che Cedric Sax ha mostrato in Ivanhoe o Lady Baldringham in The Betrothed, li ha solo rallentati. sviluppo storico nazione.

In "Ivanhoe" è raffigurato il XII secolo, fino a poco tempo fa c'erano gli anglosassoni, la conquista dei Normanni. E lì puoi vedere chiaramente cosa sono gli inglesi moderni. Questo è il sistema radicale anglosassone, rielaborato dai Normanni. Riciclato a tutti gli effetti: nel quotidiano, sociale, psicologico, culturale. In "Ivanhoe" si sottolinea meravigliosamente che la lingua anglosassone, la lingua indigena, la lingua dei nativi - è rimasta solo nelle classi inferiori della società, è la lingua della vita quotidiana, la lingua delle classi inferiori e vita di ogni giorno. E la lingua della guerra, della caccia e dell'amore è la lingua dei Normanni. Analisi molto accurata. Nell'inglese moderno, lo strato linguistico di concetti superiori e raffinati è quasi tutto di origine francese, normanna. E lo strato domestico è di origine germanica, sassone.

3) colore locale(Francese colore locale) è un concetto sia geografico che storico. Implica la passione per l'esotico di altre epoche, di altre terre e la loro dettagliata descrizione.

Scott non era tra i pionieri del colore locale. Lui stesso riconosce il primato del "romanzo gotico" Il castello di Otranto (1765) di H. Walpole, in cui apprezza soprattutto l'intenzione "attraverso una trama attentamente studiata e un sapore storico accuratamente riprodotto di quei tempi, di evocare simili associazioni nella mente del lettore e prepararlo alla percezione di miracoli, credenze e sentimenti congeniali dei personaggi stessi della storia.

Queste parole furono scritte da Scott nel 1820 nella prefazione a una nuova edizione del romanzo di X. Walpole. A questo punto, lui stesso aveva superato di gran lunga l'abilità del suo predecessore nella capacità di creare l'illusione del passato.

conoscitore di storia, W. Scott non idealizza affatto il passato, mostra un mondo aspro, crudele e pericoloso, dove un normale viaggio dalla tenuta alla città è possibile solo sotto la copertura di un distaccamento armato, che inoltre non garantisce un lieto fine: tutto può succedere lungo la strada. Inoltre, osserva maliziosamente l'autore, descrivendo le lussuose camere di Lady Rowena, i lettori non dovrebbero invidiare gli appartamenti di una bellezza medievale: le pareti della casa sono così scarsamente calafatate che ne esce fuori e i tendaggi ondeggiano costantemente da questo . Tuttavia, il disagio non occupava le menti delle persone di quel tempo, per loro era la norma e non aveva importanza rispetto a un altro problema: essere costantemente all'erta, prepararsi a respingere un attacco e proteggere la propria vita.

Scott ha anche apprezzato il sapore locale, ma amava sentire la diversità delle epoche non per contrastarle. Per lui l'importante era capire la connessione tra passato e presente, scoprire nella storia le origini dei problemi e degli eventi di oggi.

Scott conosce la storia non solo dai racconti e dalle canzoni popolari. Già un famoso romanziere, si è confrontato così con i suoi numerosi successori e imitatori: “Per acquisire conoscenza, devono leggere libri antichi e far fronte a raccolte di antichità, ma io scrivo perché ho letto tutti questi libri per molto tempo tempo e, grazie a una forte memoria, hanno informazioni che devono cercare. Di conseguenza, i loro dettagli storici sono disegnati per i capelli...” (annotazione del diario del 18/11/1826).

Domanda numero 4. Caratteristiche della struttura figurativa. Il ruolo e il posto dei personaggi storici. Nuove possibilità per la digitazione realistica di personaggi immaginari. Le masse come motore della storia. Immagine delle relazioni sociali.

1) Ovviamente, i personaggi storici di Scott sono sia immaginari che non storici. I documenti e ogni tipo di informazione sull'epoca, ovviamente, sono necessari per il romanziere, ma spesso deve rinunciare al proprio dispotismo, che potrebbe interferire con la creatività storica. Dallo stesso considerazioni, Scott ha cercato di liberarsi dai personaggi storici e ne ha introdotti molti di fantasia nei suoi romanzi per cercare e creare liberamente la verità. Più verità storica può essere incarnata in un personaggio di fantasia che in un personaggio storico; per creare e quindi spiegare un personaggio immaginario, si può attingere a maggiori informazioni su vita morale, la vita quotidiana, l'esistenza delle masse - informazioni che non sono nei documenti, ma che determinano la natura dell'intera epoca.

Sir Walter nacque nell'agosto del 1771 a Edimburgo. La sua famiglia era molto ricca e istruita. Padre - Walter John - era un avvocato. La madre - Anna Rutherford - era la figlia di un professore di medicina. La coppia ebbe tredici figli. Lo scrittore è nato nono di fila, ma quando ha raggiunto l'età di sei mesi, gli erano rimasti solo tre fratelli e sorelle.

Lo stesso Walter Scott potrebbe seguire i morti. Una breve biografia per bambini non approfondisce questo punto. Ma nel gennaio 1772 il bambino si ammalò gravemente. I medici hanno diagnosticato la paralisi dei bambini. I parenti temevano che il bambino sarebbe rimasto immobile per sempre, ma dopo lunghe manipolazioni terapeutiche i medici sono riusciti a rimetterlo in piedi. Sfortunatamente, non è stato possibile ripristinare completamente la mobilità e Sir Walter è rimasto zoppo per tutta la vita.

Walter Scott, padre dello scrittore, in gioventù

Anna Scott, la madre dello scrittore, in età avanzata. Da un dipinto di George Watson

La maggior parte della sua infanzia è stata trascorsa nella meravigliosa cittadina di Sandinow, dove si trovava la fattoria di suo nonno. All'età di sette anni tornò dai suoi genitori a Edimburgo e dal 1779 iniziò a frequentare la scuola. Il suo handicap fisico è stato più che sostituito da una mente vivace e da una memoria fenomenale. Dopo essersi diplomato alla Walter Scott School, breve biografia che è molto istruttivo, va in un college locale.

In questo momento inizia a dedicarsi all'alpinismo, sempre a causa della sua salute. Lo sport ha aiutato giovanotto diventare più forti e guadagnare il rispetto dei coetanei. Ha letto molto, con particolare attenzione ai racconti e alle ballate scozzesi. Sir Walter ha imparato il tedesco per comprendere meglio i poeti tedeschi, di cui amava anche il lavoro durante i suoi anni da studente.

Tutto come uno dei suoi amici ha affermato di essere un eccellente narratore e ha predetto che sarebbe stato un grande scrittore. Ma Scott aveva un obiettivo diverso: sognava di laurearsi in giurisprudenza. Carriera È successo nel 1792, quando la futura celebrità letteraria ha superato l'esame all'università. Ha ricevuto un diploma e Walter Scott, la cui biografia è una conferma del successo dello scrittore, ha aperto il proprio studio legale.

Carriera

Ciò accadde nel 1792, quando la futura celebrità letteraria superò l'esame all'università. Ha ricevuto un diploma e Walter Scott, la cui biografia è una conferma del successo dello scrittore, ha aperto il proprio studio legale.

Nel 1791, Scott si unì al club dei dibattiti, ne divenne tesoriere e segretario. Successivamente vi terrà una conferenza sui temi delle riforme parlamentari e dell'immunità dei giudici. Per la prima volta, Scott ha agito come difensore in un processo penale nel 1793 a Jedburgh. A causa della natura del suo lavoro, Sir Walter trascorse poco tempo a Edimburgo, viaggiando molto nel distretto e prendendo parte a vari casi giudiziari. Nel 1795 si recò a Galloway, dove agì come avvocato per la parte accusata. Non abbandona la sua passione per la letteratura e porta da ciascuno dei suoi viaggi molto materiale folcloristico, registrazioni di leggende e miti locali.

Attività poetica

Walter Scott, la cui breve biografia non contiene tutti gli eventi della sua vita interessante, ha viaggiato molto alla ricerca di vecchie ballate e leggende che sognava di pubblicare. La sua attività di scrittore è iniziata con le traduzioni. La prima esperienza è stata il poeta tedesco Burger, le cui poesie ("Lenore", "The Wild Hunter") ha adattato per gli abitanti del Regno Unito. Poi c'erano Goethe e il suo poema Goetz von Berlichingem. Nel 1800 scrisse la prima ballata originale "Ivan's Evening". Nel 1802, il suo sogno divenne realtà: fu pubblicata la pubblicazione della Canzone del confine scozzese, in cui fu pubblicato tutto il materiale folcloristico raccolto.

modo prosaico

Iniziando a scrivere romanzi, Walter Scott dubitava del successo di questa attività, sebbene fosse già noto al pubblico. Il suo primo prosa Waverley uscì nel 1814. Per non dire che ha riscosso successo e fama, ma è stato molto apprezzato sia dalla critica che dai lettori ordinari.

Per molto tempo, Scott ha pensato a quale genere scrivere i suoi romanzi. Il fatto che saranno collegati alla storia, l'autore non dubitava. Ma essere diversi dagli altri e portare qualcosa di nuovo a mondo letterario, ha sviluppato una struttura completamente nuova e ha creato così il genere del romanzo storico. In esso, le personalità reali agiscono solo come sfondo e riflesso dell'epoca, e vengono alla ribalta personaggi di fantasia, il cui destino è influenzato da eventi storici.

Il primo romanzo storico di Scott è Waverley, completato e pubblicato nel 1814. Seguono opere con conflitti storico-sociali come "Guy Mannering" (1815), "The Antiquary" (1816), "The Puritans" (1816), "Rob Roy" (1818), "The Legend of Montrose" (1819) e altri. Dopo il loro rilascio, Walter Scott diventa famoso in tutto il mondo e molti dei suoi lavori in tempo diverso messo in scena a teatro e al cinema.

Vita privata

Walter Scott è stato sposato due volte. Si innamorò per la prima volta nel 1791 di Villamina Belches, figlia di un noto avvocato della città. I giovani avevano una relazione difficile, poiché Vinyamine ha tenuto Scott un po' distante per cinque anni. Alla fine, quando ebbe luogo una conversazione seria tra gli innamorati, si scoprì che Vinyamina era fidanzata da tempo con il figlio di un banchiere locale, quindi Walter era solo con la sua cuore spezzato e il desiderio irraggiungibile di ricambiare il primo amore.

Nel 1796, la scrittrice sposò Charlotte Carpenter, che diede al suo amante quattro figli: due femmine e due maschi. Nella vita, a Walter Scott non piacevano le avventure rumorose e le avventure stravaganti, l'inventore del romanzo in versi trascorreva il tempo in modo misurato, circondato dalla famiglia e dai propri cari. E ancora di più, Walter non era un Don Juan: l'uomo disprezzava i legami fugaci dalla parte ed era completamente fedele a sua moglie.

WALTER SCOTTO
(1771 — 1832)

Walter Scott nacque il 15 agosto 1771 nella capitale scozzese di Edimburgo nella famiglia di un baronetto scozzese, un ricco avvocato. Era il nono figlio di una famiglia di dodici figli. Nel gennaio 1772 Scott si ammalò di paralisi infantile, perse la mobilità della gamba destra e rimase permanentemente zoppo. Due volte (nel 1775 e nel 1777) il piccolo Scott fu curato nelle località turistiche di Bath e Prestonpans. Nel 1778 Scott tornò a Edimburgo. Dal 1779 studiò alla scuola di Edimburgo, nel 1785 entrò all'Edinburgh College.

L'anno 1792 diventa importante per Scott: all'Università di Edimburgo, supera l'esame di avvocato. Da quel momento, Walter Scott è diventato una persona rispettata con una professione prestigiosa, ha il proprio studio legale. Il 24 dicembre 1796 Scott sposa Margaret Carpenter, nel 1801 ha un figlio e nel 1803 una figlia. Dal 1799 divenne sceriffo della contea di Selkirk, dal 1806 cancelliere del tribunale.

Primo spettacoli letterari Caduta di W. Scott alla fine degli anni '90: nel 1796 vengono pubblicate le traduzioni di due ballate poeta tedesco G. Burger "Lenora" e "The Wild Hunter", e nel 1799 - una traduzione del dramma di I. V. Goethe "Getz von Berlichingem". La prima opera originale del giovane poeta fu la ballata romantica "Ivan's Evening" (1800). Fu da quest'anno che Scott iniziò a raccogliere attivamente il folklore scozzese e, di conseguenza, nel 1802 pubblicò la raccolta in due volumi Songs of the Scottish Border. La raccolta comprende diverse ballate originali e molte elaborate leggende della Scozia meridionale. Il terzo volume della raccolta fu pubblicato nel 1803.

Walter Scott, in cattive condizioni di salute, aveva una capacità di lavoro fenomenale: di norma pubblicava almeno due romanzi all'anno. Da più di trent'anni attività letteraria lo scrittore ha creato ventotto romanzi, nove poesie, molte storie, critiche letterarie, opere storiche.

Le poesie romantiche del 1805-1817 gli portarono fama come poeta eccezionale, resero popolare il genere del poema lirico-epico, combina la trama drammatica del Medioevo con paesaggi pittoreschi e canzoni liriche nello stile delle ballate: "The Song of the Last Minstrel" (1805), "Marmion" (1808), "Lady of the Lake" (1810), "Rockby" (1813), ecc. Scott divenne il fondatore del genere del poema storico.

All'età di quarantadue anni, lo scrittore ha presentato per la prima volta ai lettori i suoi romanzi storici. Come i suoi predecessori in questo campo, Scott ha nominato numerosi autori di romanzi "gotici" e "antichi". Era particolarmente affascinato dal lavoro di Mary Edgeworth, il cui lavoro riflette la storia irlandese. Ma Scott stava cercando la sua strada. I "romanzi gotici" non lo soddisfacevano di eccessivo misticismo, "antiquario" - di incomprensibilità per il lettore moderno.

Dopo una lunga ricerca, Scott ha creato una struttura universale per il romanzo storico, ridistribuendo il reale e l'immaginario in modo tale da mostrare che non sono le vite dei personaggi storici, ma il movimento costante della storia che non può essere fermato da nessuno del personalità di spicco, è un oggetto reale degno dell'attenzione dell'artista. La prospettiva di Scott sullo sviluppo società umana chiamato provvidenziale (dal latino Provvidenza - volontà di Dio). Qui Scott segue Shakespeare. Le cronache storiche di Shakespeare comprese storia nazionale, ma a livello della "storia dei re". Scott ha tradotto figure storiche nel piano dello sfondo e portato in primo piano negli eventi personaggi di fantasia, la cui quota è influenzata dal cambiamento delle epoche. Così, Scott ha dimostrato che la forza trainante della storia sono le persone, vita popolareè l'oggetto principale ricerca artistica Scotto. La sua antichità non è mai vaga, nebbiosa, fantastica; Scott è assolutamente accurato nel rappresentare le realtà storiche, quindi si ritiene che abbia sviluppato il fenomeno del colore storico, cioè abbia mostrato abilmente l'originalità di una certa epoca. I predecessori di Scott hanno ritratto la storia per amore della storia, hanno dimostrato la loro conoscenza superiore e quindi hanno arricchito la conoscenza dei lettori, ma per amore della conoscenza stessa. Scott non è così: lo sa epoca storica in dettaglio, ma lo collega sempre con questioni contemporanee, mostrando come problemi simili siano stati risolti in passato. Quindi, Scott è il creatore del genere del romanzo storico; il primo di questi, Waverley (1814), apparve anonimo (i romanzi successivi fino al 1827 furono pubblicati come opere dell '"autore di Waverley").

Al centro dei romanzi di Scott ci sono eventi associati a significativi conflitti storico-sociali. Tra questi ci sono i romanzi "scozzesi" di Scott (scritti sulla base della storia scozzese) - "Guy Mannering" (1815), "The Antiquary" (1816), "The Puritans" (1816), "Rob Roy" (1818), "La leggenda di Montrose » (1819). I più riusciti tra loro sono "Puritans" e "Rob Roy". Il primo raffigura la ribellione del 1679, diretta contro la restaurata dinastia degli Stuart nel 1660; l'eroe di "Rob Roy" è il vendicatore del popolo, il "Robin Hood scozzese".

Nel 1818 appare un volume dell'Encyclopædia Britannica con l'articolo di Scott "Chivalry". Dopo il 1819, le contraddizioni nella visione del mondo dello scrittore si intensificarono. Per porre in modo deciso, come prima, le questioni della lotta di classe, Scott non decide più. Tuttavia, i temi dei suoi romanzi storici sono diventati notevolmente più ampi. Andando oltre la Scozia, lo scrittore si rivolge ai tempi antichi della storia dell'Inghilterra e della Francia. Eventi storia inglese raffigurato nei romanzi Ivanhoe (1820), The Monastery (1820), The Abbot (1820), Kenilworth (1821), Woodstock (1826), The Beauty of Perth (1828). Il romanzo "Quentin Dorward" (1823) è dedicato agli eventi in Francia durante il regno di Luigi XI. La scena del romanzo "Il talismano" (1825) diventa il Mediterraneo orientale. Se generalizziamo gli eventi dei romanzi di Scott, allora vedremo un mondo speciale e peculiare di eventi e sentimenti, un gigantesco panorama della vita di Inghilterra, Scozia e Francia nel corso di diversi secoli, dalla fine dell'XI a inizio XIX secolo.

Nell'opera di Scott degli anni '20, pur mantenendo una base realistica, la presenza e l'influenza significativa del romanticismo aumenta nel tempo (soprattutto in Ivanhoe, un romanzo del tardo medioevo). Un posto speciale in esso è occupato da un romanzo di vita moderna"St. Ronan Waters" (1824). La borghesia della nobiltà è mostrata con toni critici, la nobiltà titolata è rappresentata in modo satirico. Negli anni '20 furono pubblicate numerose opere di Walter Scott su argomenti storici e storico-letterari: The Life of Napoleon Bonaparte (1827), The History of Scotland (1829-1830), The Death of Lord Byron (1824).

Dopo aver subito un crollo finanziario alla fine degli anni '20, Scott ha guadagnato così tanto in pochi anni da saldare quasi completamente i suoi debiti, che superavano le centoventimila sterline. Nella vita fu un padre di famiglia esemplare, un uomo di buona volontà, sensibile, tattico; amava la sua tenuta Abbotsford - che ricostruì, facendone un piccolo castello; amava molto gli alberi, gli animali domestici, una buona festa nella cerchia familiare. Morì di infarto il 21 settembre 1832.

Creando un romanzo storico, Scott ha stabilito le leggi di un nuovo genere e le ha brillantemente messe in pratica. Ha collegato anche i conflitti familiari e domestici con il destino della nazione e dello stato, con lo sviluppo della vita pubblica. Il lavoro di Scott ha influenzato in modo significativo la letteratura europea e americana. È stato Scott ad arricchirsi romanticismo sociale XIX secolo il principio di un approccio storico agli eventi. In molti paesi europei le sue opere hanno costituito la base del romanzo storico nazionale.

Walter Scott; Scozia, Edimburgo; 15/08/1771 - 21/09/1832

Walter Scott è considerato uno dei più grandi scrittori scozzesi e inglesi di tutti i tempi. È considerato uno dei fondatori del genere del romanzo storico, ammirato dai suoi contemporanei e seguaci. Quindi sono stati i romanzi di Scott a ispirarmi a cimentarmi nel genere del romanzo storico. Dopo tutto, questo Scrittore inglese era popolare in Russia non meno che a casa. I suoi romanzi furono tradotti letteralmente in un anno (che era insolitamente veloce per quel tempo) e godettero di grande popolarità. I romanzi di W. Scott non hanno perso il loro fascino per il lettore moderno. Quindi "Ivanhoe" è un romanzo molto popolare, che gli ha permesso di prendere un posto alto nella nostra classifica.

Biografia di Walter Scott

Walter Scott è nato nella famiglia di un professore di scienze mediche all'Università di Edimburgo. In totale, la famiglia aveva 13 figli, ma ne sopravvissero solo 6. Anche Walter soffrì malattia grave per questo rimase zoppo per sempre. L'infanzia del ragazzo è trascorsa nella fattoria del nonno, dove, nonostante i suoi handicap fisici, ha stupito tutti con la sua memoria fenomenale. All'età di otto anni, Walter entra nella scuola di Edimburgo e dopo 6 anni va al college. Al college ama arrampicare in montagna e legge molto. Fare sport ha permesso di rafforzare il corpo e praticamente ha nascosto il cromato. Allo stesso tempo, l'autoeducazione unita a una memoria fenomenale ha permesso all'autore di studiare la storia in modo molto dettagliato.

A 21 anni, Walter Scott ha superato con successo gli esami all'Università di Edimburgo ed è diventato un avvocato praticante, con il proprio studio legale. Nello stesso anno conobbe Villamina Belches, di cui cercò la mano per più di 5 anni, ma che alla fine preferì un ricco banchiere. Forse i nomi di questo amore non corrisposto hanno ispirato Walter Scott alla poesia. Fu nel 1796 che fu pubblicata la prima traduzione delle ballate di Scott da parte di uno scrittore tedesco.

Nonostante l'amore non corrisposto che è scivolato a lungo nelle immagini delle eroine dei romanzi di Scott, un anno dopo la giovane scrittrice ha sposato Charlotte Carpenter. Il loro matrimonio è durato fino alla morte di sua moglie ed è stato piuttosto forte. Dopotutto, Walter si è rivelato un bravo padre di famiglia e un buon dirigente d'azienda. Nel frattempo, in campo letterario, conquistò tutta l'Inghilterra con i suoi romanzi in versi, che lo resero un famoso poeta.

Tuttavia, nel 1814 Walter Scott decide di cimentarsi con la prosa. Il suo romanzo d'esordio Waverley, o Sixty Years Ago è stato accolto molto bene dalla comunità letteraria. Un'insolita combinazione di personaggi di fantasia con eventi storici reali e molto descrizione dettagliata le epoche erano di gusto del lettore. Ciò ha permesso a Scott di scrivere sempre più attivamente nel genere del romanzo storico. Prima della morte dell'autore nel 1832 per un infarto, Walter Scott riuscì a scrivere 28 romanzi, 9 poesie e molte storie.

Romanzi di Scott sul sito Web di Top Books

La nostra valutazione include il romanzo di Scott "Ivanhoe". Questo romanzo, sebbene non considerato il migliore tra le opere dell'autore, ricevette il meritato amore dai lettori già nel 1814. A quel tempo furono vendute più di 10mila copie del romanzo. Erano numeri davvero altissimi. Grazie alla presenza del romanzo "Ivanhoe" nel curriculum di alcune istituzioni, la popolarità dell'opera è ancora piuttosto ampia. Ciò suggerisce la presenza del romanzo di Scott "Ivanhoe" nelle successive valutazioni del nostro sito.

Tutti i libri di Walter Scott

Poesia:

1. La visione di Don Roderick
2. Sovrano delle Isole
3. Signora del Lago
4. Marmione
5. Canzoni del confine scozzese
6. Canzone dell'ultimo menestrello
7. Campo Waterloo
8. rockby

Romanzi:

1. abate
2. antiquario
3. La vedova di Highlander
4. Woodstock, o Cavaliere
5. Guy Mannering, o astrologo
6. Conte Roberto di Parigi
7. Due autisti
8. Il castello è pericoloso
9. Carlo il Temerario, o Anna di Geierstein, Maiden of Gloom
10. Quentin Dorward
11. Kenilworth
12. Sposa di Lammermoor
13. La leggenda di Montrose
14. Monastero
15. promesso sposo
16. Assedio di Malta
17. Picco Peveril
18. Perth Beauty, o San Valentino
19. Pirata
20. Le avventure di Nigel
21. Puritani
22. redgauntlet
23. RobRoy
24. Acque di San Ronan
25. Mascotte
26. Waverley, ovvero Sessant'anni fa
27. nano nero
28. dungeon di edimburgo

Opere storiche:

1. Le storie del nonno
2. Biografie di romanzieri
3. Vita di Napoleone Bonaparte
4. Storia della Scozia
5. Storie dalla storia della Francia
6. Morte di Lord Byron

Romana è lo scrittore scozzese di fama mondiale Walter Scott. La sua biografia è una cronologia della vita di un lavoratore, allo stesso tempo innamorato della sua terra natale e apprezzando la storia e l'unità della Gran Bretagna.

I suoi connazionali lo apprezzano per essere stato il primo a presentare la cultura e l'identità scozzesi al mondo nei suoi libri. Lo scrittore avvertiva i campioni della grande potenza inglese che un tentativo di "de-scozzesi" dei suoi compatrioti era destinato a un clamoroso fallimento. Rispettava le usanze terra natia e ha onorato il capo della sua famiglia. Tuttavia, è sempre stato un sostenitore dello stato di diritto e dello stato britannico. Pertanto, consapevolmente, lo scrittore accettò il titolo di corte di baronetto concesso dal re.

Infanzia

Nato nella capitale della Scozia - Edimburgo - Sir Walter Scott. La biografia di questa persona volitiva e straordinaria è iniziata con un test. All'età di un anno soffrì di paralisi infantile, e quindi fu segnato per tutta la vita da una zoppia, avendo perso la mobilità della gamba destra. Era il nono figlio della famiglia di un famoso avvocato di Edimburgo. Tuttavia, solo tre bambini sono sopravvissuti. Due volte i genitori hanno curato la malattia del bambino alle sorgenti minerali, che hanno alleviato i sintomi della malattia. Prima di iniziare gli studi, il piccolo Walter Scott era un assiduo frequentatore come nipote nelle fattorie di parenti nella provincia scozzese.

La sua infanzia è stata intrisa della vita semplice dell'entroterra scozzese, racconti popolari, canzoni. Il paesaggio collinare senza pretese della sua terra natale con numerosi laghi e antichi edifici misteriosi era vicino alla sua anima.

Formazione scolastica

Dall'età di otto anni, Walter Scott ha studiato alla Edinburgh School e all'età di 14 anni è entrato all'Edinburgh College. Tra i suoi coetanei, si distingueva per una memoria fenomenale e una mente innata. I suoi compagni lo consideravano un narratore insuperabile. Dall'infanzia alla fine dei miei giorni futuro scrittore ha lavorato in modo indipendente alla sua educazione, ha approfondito la letteratura antica ed europea (soprattutto tedesca), avendo ricevuto conoscenze enciclopediche riconosciute da tutti.

Nella sua giovinezza, trascinato dall'alpinismo, il futuro classico è diventato fisicamente più forte e la sua malattia ha cominciato a manifestarsi in misura minore.

Famiglia, carriera

Walter Scott (1771-1832) era di natura sorprendentemente armoniosa e olistica, lo scrittore ottenne un autentico rispetto pubblico, avendo ricevuto una solida educazione da avvocato e una professione venerata. La sua prima sensazione fu miserabile. Un giovane di vent'anni si innamora della figlia dell'amica di suo padre, Villamina Belches, e si prende cura di lei per cinque anni, ma lei non ricambia i suoi sentimenti e ne sposa un'altra.

Tuttavia, era destinato a un armonioso e felice la vita familiare. All'età di venticinque anni sposò Miss Margaret Carpenter. I coniugi hanno prima un figlio e due anni dopo una figlia. Andare avanti scala di carriera, nel 1806 fu nominato cancelliere.

Buon marito e padre

Secondo i documenti sopravvissuti dei contemporanei, Sir Walter Scott era un padre esemplare e capofamiglia. La sua biografia testimonia che diede ai suoi figli un'educazione adeguata e lo scrittore, innamorato della Scozia, ricostruì a sua discrezione la sua tenuta Abbotsford in un vecchio castello, tuttavia, comodo e confortevole. Il posto delle armerie e delle stanze della servitù nella casa del classico era occupato dalle sale della biblioteca e da un ufficio. Nonostante i disturbi piuttosto frequenti, era un ospite piacevole e ospitale, l'anima della compagnia.

Era una persona gentile ed equa, una persona ottimista, che comunicava altrettanto facilmente e gentilmente sia con i nobili che con la gente comune. Il suo attività professionale ha sempre seguito la regola d'oro della presunzione di innocenza. Nelle battaglie politiche tra i liberali britannici ei conservatori, ognuno dei quali cercò di conquistare dalla propria parte il famoso scrittore, egli non seguì nessuna delle due parti, preferendo la posizione ragionevole di uno statista.

Creatività poetica

Il loro primo Lavori letterari Walter Scott ha scritto all'età di 25 anni. La biografia del famoso romanziere è iniziata con la creatività poetica. Lo scozzese ha tradotto le ballate mistiche di Gottfried Burger The Wild Hunter e Lenora, così come la tragedia cavalleresca di Johann Goethe Goetz von Berlichingen. Ben presto il giovane autore inizia a scrivere opere basate sul folklore scozzese. Il poeta scrisse la sua prima opera nel 1800, era la mistica ballata cavalleresca "Ivan's Evening".

Ispirato epico popolare, il poeta inizia a sviluppare questo tema fertile, pubblicando una raccolta in due volumi delle sue poesie intitolata Songs of the Scottish Border. Ha avuto successo. La creazione del terzo volume di "Songs" era già attesa con impazienza dal pubblico dei lettori in Gran Bretagna. Grazie al suo innovativo poesia romantica Walter Scott è diventato famoso. I suoi libri poesia ebbe successo con i loro compatrioti. Tra questi meritano un riconoscimento speciale le ballate "Marmion", "Rockby", "Lady of the Lake", "Song of the Last Minstrel".

Romanzi sociali

Il famoso romanziere iniziò a scrivere in prosa dieci anni dopo. La sua prima opera fu pubblicata anonima nel 1814 con il titolo Waverley, o 60 anni fa. Abbastanza spesso malato, Walter Scott ha lavorato in modo sorprendentemente fruttuoso. I suoi libri (che significa romanzi) sono stati scritti in media due all'anno. Fino al 1827 la sua prosa fu pubblicata sotto la firma "Autore di Waverley". In totale, nei trent'anni del suo lavoro, dalla penna dello scrittore sono stati pubblicati 28 romanzi e un gran numero di racconti. La sua ricerca letteraria è andata oltre il canonico romanzi cavallereschi, rimase deluso dal misticismo.

Ha creato in letteratura un nuovo stile, mescolando magistralmente la storia della sua terra natale, che conosceva brillantemente, con una narrativa altamente artistica, creando personaggi sorprendentemente brillanti amati dai lettori. Per lui, i veri eventi storici sono solo una tela su cui scorre la vita dei suoi personaggi. Il lavoro di Walter Scott fino al 1819 tende a descrivere eventi e conflitti fatidici per la Gran Bretagna. I romanzi più sorprendenti di quel periodo sono Rob Roy (1818), che racconta la storia di un ribelle e rapinatore scozzese, e The Puritan (1816), dove noi stiamo parlando sulla ribellione contro la dinastia reale. Oltre ai due libri sopra menzionati, l'attenzione del lettore è attirata dall'Antiquary, Guy Mannering e The Legend of Montrose.

Libri romantici

Dopo il 1819, Walter Scott cambia in qualche modo il soggetto delle sue opere. Il romanticismo nei suoi romanzi si intensifica, l'intensità del confronto di classe diminuisce. Ora l'attenzione dello scrittore è rivolta all'intera Gran Bretagna, e non solo alla sua nativa Scozia. La tavolozza del maestro diventa più diversificata. Una sorta di Rubicone nella sua opera è il romanzo "Ivanhoe" (1819), che racconta l'Inghilterra del XII secolo. È stato seguito dalla scrittura dei libri "The Abbot", "The Monastery", "Kenilworth", "Quentin Dorward", "The Beauty of Perth". Lui crea e opere biografiche: "La vita di Napoleone Bonaparte", "La morte di Lord Byron".

difficoltà finanziarie

Tuttavia, il lavoro letterario in cui era impegnato Walter Scott non era così semplice. Fatti interessanti dalla vita dello scrittore testimoniano che nel 1825, mentre lavorava a Il destino di Napoleone, il capitale dell'editore e stampatore che collaborava con lui (Constable e il compianto James Ballantyne), unito al suo capitale, fallì per operazioni speculative società di gestione "Hirst, Robinson and Co.".

Gli inglesi hanno quindi guardato con simpatia alla rovina del loro preferito. Secondo le memorie dei contemporanei, quando il rovinato Sir Walter Scott, come cancelliere del tribunale, apparve alla sua riunione, si comportò con dignità e mansuetudine. Quando i suoi colleghi si sono offerti di prestargli abbastanza soldi per rimettere a posto i suoi condizione finanziaria Lo scrittore ha rifiutato. Lui, ringraziando per la partecipazione, ha risposto: "La mia mano destra mi aiuterà". In queste parole c'era anche un alto dignità umana e puro orgoglio scozzese.

Morte di un classico

Lo scrittore è quasi riuscito a saldare il debito di 120.000 sterline formato dall'ammortamento delle bollette con i proventi dei suoi nuovi romanzi. Tuttavia, la tensione nervosa e il costante lavoro di scrittura irregolare hanno influito sulla sua salute. Nel periodo dal 1830 al 1831, lo scrittore subì tre colpi di apoplessia e il 21 settembre 1832 Sir Walter Scott morì di infarto nella sua tenuta di Abbotsford. Il resto del suo debito fu ripagato quindici anni dopo, grazie alla vendita dei diritti d'autore.

Va notato che non solo i lettori di libri conoscono Walter Scott. L'adattamento delle opere del classico è familiare a milioni di spettatori. Il film "The Legend of the Valiant Knight Ivanhoe", così come il film-mix basato sulle opere del classico "Arrows of Robin Hood", è molto famoso. I film "Rob Roy", "Le avventure di Quentin Durward" sono noti ai fan del suo lavoro.

Conclusione

Scrittore di romanzi letti in Gran Bretagna e in tutto il mondo, Sir Walter Scott era un autore profondamente rispettato. Era all'origine della creazione del genere del romanzo storico: il classico era una personalità molto armoniosa e combinava con successo attività creative e legali.

Comprendeva la scienza della saggezza: vivere con le persone e per le persone, avere il proprio punto di vista, ma allo stesso tempo non avere nemici. È interessante notare che Walter Scott era un vero patriota della Scozia. La sua biografia è un esempio di lavoro letterario creativo.

È deplorevole la scomparsa prematura di questo la persona più talentuosa causato da un pesante lavoro irregolare e da cattive condizioni di salute.