Tipi di coro - uomini da donna misti. Cantori del coro Piccola composizione del coro

Il concetto del tipo di coro come composizione specifica e come composizione specifica musica corale. Tipi di coro. Caratteristiche delle loro capacità tecnico-vocali ed esecutive. Esempi.

Tipi di coro. Determinazione del tipo di coro e della partitura corale. Definizione del termine "festa corale". Set completo di parti corali con corrispondenti voci di canto solista. La composizione quantitativa dei cori e le relative possibilità esecutive. Esempi composizioni corali vari tipi.

Varie opzioni posizione del coro.

Terminologia sull'argomento:

Coro omogeneo- un coro composto da voci dello stesso tipo (maschili, femminili o bambini).

Coro di bambini- omogeneo. Ci sono cori minori, medi e anziani, in genere dai 6 ai 15 anni.

coro incompleto- un coro misto in cui non c'è parte.

coro misto- coro, composto da 4 parti: Soprano, Contralto, Tenore e Basso.

La spedizione- parte del coro che canta con le stesse voci.

divisione(divisi) - termine musicale, denotando nella partitura del coro la divisione di una parte in due o più.

7. Costruisci nel coro.

Definizione del concetto di "struttura musicale". L'aspetto storico dell'emergere e della modifica di vari sistemi musicali chiamate scale musicali.

La struttura del coro è uno degli elementi principali della sonorità corale.

Divulgazione del concetto di "sistema a zone". Conferma delle principali conclusioni di P.G. Chesnokov in ricerca scientifica e le opere dell'accademico N.A. Garbuzov sulla natura zonale del sistema vocale.

Accordatura melodica (orizzontale) e armonica (verticale). Struttura melodica come raggiungimento dell'unisono nel suono della parte corale attraverso la consapevolezza delle inclinazioni modali e delle leggi dell'intonazione zonale dei passi e degli intervalli. Sistema armonico e suo rapporto con il sistema melodico. Intonazione degli accordi. Lo sviluppo dei dati uditivi nei cantanti. La natura attiva dell'udito vocale e la sua relazione con le sensazioni muscolari. Il rapporto tra respiro e accordatura, voce e accordatura. Dipendenza del raggiungimento dell'ordine dai mezzi espressivi musicali della partitura, del tempo, della dinamica, ecc. Difficoltà nel raggiungimento dell'ordine dovute alle condizioni di lavoro e ad altri fattori esterni.

Terminologia sull'argomento:

Sistema di coro- uno degli elementi principali della sonorità corale, che determina la purezza intonazionale del canto.

intonazione – riproduzione cosciente musica suono per voce o per strumento. Un'intonazione accurata si basa su connessioni modali.

Forchetta- un dispositivo sorgente sonora che funge da standard per l'intonazione durante l'accordatura strumenti musicali e nel canto. La frequenza del tono di riferimento per la prima ottava è 440 Hz.

Ensemble nel coro.

Il concetto di insieme nelle sue diverse accezioni, anche strutturale e organizzativa. Ensemble come uno degli elementi principali della sonorità corale. Base psicologica insieme. L'ensemble è privato e condiviso. Tipi tecnologici dell'ensemble: per qualità del suono (vocale), per forza (dinamica), nel tempo (ritmica, tempo). Ensemble e dipendenza dall'accordatura. ensemble vocale come unità di posizione vocale, forma articolatoria e timbro. L'ensemble dinamico comprende: un ensemble naturale e artificiale, un ensemble in condizioni di varie trame, un ensemble di solista e coro, un ensemble di coro e accompagnamento strumentale. Ensemble ritmico, la sua dipendenza da metroritmo, tempo, consistenza, ecc. Ensemble di tempo. Insieme artistico, la sua influenza sull'insieme tecnologico.

Terminologia sull'argomento:

Complesso corale(ensemble - insieme) è uno dei componenti principali della sonorità corale.

Dinamica in musica- la forza del suono, il volume e i loro cambiamenti.

Ritmo- la velocità di alternanza delle parti metriche nella musica. Il tempo è strettamente correlato al carattere, allo stile, al genere, nonché alla personalità dell'esecutore.

Metro- l'ordine di alternanza di battiti forti e deboli nella musica.

Metronomo- un dispositivo per determinare il tempo di un brano musicale.

Ritmo- organizzazione temporanea suoni musicali e le loro combinazioni.

Sincope- discrepanza tra sollecitazioni metriche e ritmiche.

Accompagnamento- accompagnamento di uno o più strumenti, nonché dell'orchestra della parte solista (cantante, strumentista, coro).

Struttura- un magazzino, un dispositivo per un tessuto musicale, un insieme dei suoi elementi. E gli elementi della trama, in cosa consiste: melodia, accompagnamento, basso, voci medie e sfumature. La trama può essere molto varia: omofonica, armonica, polifonica, ecc.

coro misto formatosi a seguito dell'unione di un coro di bambini o di donne con uno maschile; in un coro misto - due gruppi di voci: quella superiore è di voci femminili o di bambini, quella inferiore è di voci maschili.
Una composizione tipica di un coro misto a quattro voci ha parti di soprano, contralto, tenore e basso. Un esempio di tale composizione è il coro dell'Atto I dell'opera Ruslan e Lyudmila di Glinka - " Principe leggero e salute e gloria":

A. Composizione incompleta del coro misto
Un coro misto non può includere tutti i partiti nominati, ma solo alcuni di essi. Ad esempio, un coro può avere contralti, tenori e bassi; o soprano, contralto e tenore; qualsiasi combinazione di una delle parti corali del gruppo superiore può essere combinata con una delle parti del gruppo inferiore (soprano + tenore, contralto + basso, contralto + tenore, ecc.). Tali composizioni formano un coro misto incompleto.

B. Voci doppie in un coro misto
A seconda della trama del brano musicale, un coro misto può cantare all'unisono (casi rari) o in un'ottava, il cosiddetto unisono di ottava (caso comune); può cantare anche a due voci, in quest'ultimo caso la parte del soprano è solitamente raddoppiata in un'ottava dalla parte del tenore, e la parte del contralto dalla parte del basso. Tutte singole e doppie opere corali, quindi, può essere eseguito da un coro misto con raddoppi di ottava.
Quando un coro misto esegue un brano musicale scritto a tre voci, la tecnica di duplicazione più comune è il raddoppio di ottava tra primi soprani e primi tenori, tra secondi soprani e secondi tenori, tra contralti e bassi.
Un esempio di raddoppio delle voci all'unisono e all'ottava sono i seguenti estratti dall'opera "Prince Igor" di I. Borodin:

B. Possibilità di un coro misto in connessione con la divisione delle voci

Si è detto sopra che il coro misto ha fondamentalmente quattro parti. Tuttavia, le possibilità di un coro misto superano di gran lunga questa presentazione tipica. Se in partiture corali pensate per una composizione omogenea la divisione arriva a quattro, cinque, sei e anche sette voci, allora non è difficile immaginare la possibilità di dividere le parti di un coro misto, che ha due cori omogenei.
Consideriamo alcune combinazioni risultanti dalla divisione delle voci di un coro misto, adottando per questo le seguenti convenzioni: le voci sono denotate da lettere (C - soprano, A - contralti, T - tenore, B - bassi); i numeri accanto alla lettera indicano recitare una parte- primo o secondo, ecc. Ad esempio, C 1 indica i primi soprani, C 2 - i secondi soprani, ecc.

1. (DO 1 + DO 2) + LA + T + SI
2. DO + (LA 1 + LA2) + T + SI
3. DO + LA + (T 1 + T 2) + SI
4. DO + LA + MI + (SI 1 + SI 2)

1. (DO 1 + DO 2) + (LA 1 + LA 2) + T + SI
2. (Do 1 + Do 2) + La + (Do 1 + Do 2) + Si
3. (DO 1 + DO 2) + LA + T + (SI 1 + SI 2)
4. C + (A 1 + A 2) + (T 1 + T 2) + B
5. DO+(LA1+LA2)+T+(SI1+SI2)
6. DO+LA+(T1 +T2) + (SI1+SI2)

1. (DO 1 + DO2) + (LA 1 + LA 2) + (MI 1 + MI 2) + SI
2. DO+(LA1 +LA2)+(TI1 +TI2)+(SI1+SI2)
3. (DO 1 + DO2) + LA + (MI 1 + MI 2) + (SI 1 + SI 2)
4. (DO 1 + DO2) + (LA 1 + LA 2) + T + (SI 1 + SI 2)

(DO 1 + DO 2) + (LA 1 + LA 2) + (MI 1 + MI 2) + (SI 1 + SI 2)

Sono possibili anche altre combinazioni. Ci sono casi frequenti in cui composizione musicale richiede l'esecuzione per due o anche tre cori.
Pertanto, in base al numero di voci per le quali è progettato il lavoro eseguito, un coro misto può essere a una voce, a due voci, a tre, quattro, cinque, sei, sette, otto voci, ecc.

In russo letteratura musicale numerosi cori polifonici. Raccomandiamo allo studente di analizzare i cori di Taneyev, op. 27.

Nella pratica musicale esistono altri concetti che hanno un significato vicino al termine "arrangiamento": trascrizione, elaborazione, armonizzazione, orchestrazione o edizione orchestrale.

L'arrangiamento corale ha caratteristiche distintive. Prima di intraprendere l'arrangiamento di qualsiasi opera, l'arrangiatore deve essere sicuro che l'opera suonerà bene nel pentagramma destinato all'esecuzione, che la cosa principale ed essenziale per quanto riguarda i meriti artistici dell'opera rimarrà. Inoltre, questo requisito si applica al trasferimento di vocale o lavoro strumentale nel genere corale. Ad esempio, nei romanzi testo poetico spesso dato in prima persona, e quindi inaccettabile per la performance collettiva. Non dobbiamo dimenticare che il genere romantico richiede sottili sfumature agogiche (tempo) e dinamiche, che si ottengono con grande difficoltà nell'esecuzione corale.

La disposizione viene prima di tutto processo creativo, richiedendo all'arrangiatore soprattutto talento ed estro nel comprendere la misura che non va oltrepassata per non distorcere intenzione dell'autore. Il compito principale a questo proposito è preservare le caratteristiche principali dell'opera, come materiale tematico musicale, struttura modale, linguaggio armonico, ritmo, tempo, testo letterario. È noto che la trasposizione di un'opera in una tonalità diversa ne modifica la colorazione nel suo insieme. In più lavoro alto suona sempre più leggero, e nel deserto inferiore e non così espressivo.

Il requisito principale per un arrangiamento corale è seguire le regole della tessitura confortevole. voci cantanti deve trovarsi nelle zone del campo di lavoro e delle note di lavoro. La gamma di lavoro differisce dalla gamma completa in quanto non contiene suoni superiori e inferiori.

Considera il generale e modi tipici disposizioni. A volte la disposizione può essere limitata modifiche minime originale. Ad esempio, i singoli turni melodici vengono trasferiti ad altri gruppi corali affinché la linea melodica venga eseguita in modo più vivido, espressivo e senza carico eccessivo.

Va detto delle caratteristiche dell'arrangiamento di alcune armonie di intervallo. La specificità del suono corale è tale che tutti gli ingervali, in registri convenienti, di solito suonano buoni e nobili. Questo vale anche per intervalli come la quarta, la quinta, l'ottava, che sembrano suonare vuoti al pianoforte. Nei timbri corali, queste consonanze hanno un colore completamente diverso, quindi possono essere utilizzate liberamente nelle partiture a due voci.

Disposizione di cori omogenei a due voci

Se un coro omogeneo è rappresentato dalla sua solita composizione, cioè un coro femminile - soprani e contralti, un coro maschile - tenori e bassi, allora la tonalità di un coro omogeneo viene solitamente conservata nella trascrizione.

Se un coro omogeneo è costituito da due voci acute (soprano I e II o tenore I e II), quando si trascrive in un coro misto, è necessario trasporre verso il basso di un opportuno intervallo, solitamente non superiore a una terza maggiore. Se un coro omogeneo è composto da due voci basse, sarà necessaria una trasposizione verso l'alto.

Nei cori omogenei a due voci, se contengono elementi a tre voci, tutte e tre le voci vengono raddoppiate. Se divisi in due parti si esegue nella voce acuta, allora il soprano I è raddoppiato dai tenori I, il soprano II dai tenori II, i bassi contralti. Con divisi nella voce più bassa, il soprano è raddoppiato dai tenori, i contralti I dai bassi II. La transizione a un'altra chiave non è richiesta qui.

1. La partitura di un coro misto si forma raddoppiando tutte e tre le voci.
2. La partitura di un coro misto si forma raddoppiando due delle tre voci di un coro omogeneo.
3. La partitura di un coro misto si forma raddoppiando una delle voci di un coro omogeneo.

II modo:

Negli arrangiamenti del secondo metodo, di solito viene preservata la tonalità di un coro omogeneo. Tuttavia, se un coro omogeneo ha un divisi nella voce alta (soprano o tenore), sarà necessaria la trasposizione verso il basso, altrimenti i contralti in un coro misto saranno molto alti.

III modo:

quando trascritto dal coro delle donne

quando tradotto da coro maschile

Il metodo principale di tali arrangiamenti consiste nel cambiare la disposizione delle voci in un coro omogeneo mantenendo la tonalità del lavoro. Nella pratica corale ha ricevuto la massima diffusione, poiché quando applicato non richiede alcuna restrizione sugli intervalli nelle voci di un coro omogeneo.

Questo metodo è più conveniente nei casi in cui le voci di un coro omogeneo sono ravvicinate. L'arrangiamento per un coro misto in questo caso fornisce una distribuzione uniforme delle voci nell'accordo e, quindi, il suo suono completo e unificato.

Con una disposizione ampia o mista delle voci di un coro omogeneo, nella trascrizione possono formarsi indesiderate lacune tra le parti corali, deteriorando la qualità sonora della partitura. Per evitare tali interruzioni, è necessario (se possibile nelle condizioni di voicing e tessitura) preservare le relazioni di intervallo che erano negli accordi di un coro omogeneo, o riorganizzare le voci centrali nell'accordo in modo che un break non si verifica, o per introdurre una quinta voce al punto di break.

Quando trascritto in questo modo, l'incrocio di voci in accordi di un coro omogeneo può anche portare a lacune tra le voci. In questi casi, le voci medie non devono essere scambiate per evitare interruzioni. È necessario mantenere la stessa disposizione che era nel coro omogeneo.

Va ricordato che questo metodo di arrangiamento è più appropriato in relazione a opere di natura calma e senza fretta. L'espansione della gamma corale di un'ottava e la modifica della disposizione delle voci in questo caso non influiranno negativamente sul carattere del suono.

Un risultato diverso, direttamente opposto, può essere ottenuto se il lavoro viene eseguito in ritmo veloce ed è dominato da piccole durate. Nella performance possono apparire goffaggine e pesantezza, estranei al tempo mobile. Pertanto, per tali arrangiamenti, non è necessario prendere opere in cui un cambiamento nella trama influirà negativamente sui meriti artistici dell'arrangiamento.

C'è un altro modo, ma in pratica è raro, poiché richiede di limitare le estensioni delle due parti inferiori di un coro omogeneo.

Arrangiamento di cori a tre voci omogenee di un magazzino omofonico-armonico per quattro voci miste

A differenza del precedente tipo di arrangiamento, dove si formava un coro misto raddoppiando per ottava le voci di un coro omogeneo, questo tipo di elaborazione prevede la creazione di una partitura a quattro voci in cui ciascuna delle voci avrà una propria linea melodica indipendente . Questo metodo può essere applicato quando il coro a tre voci o le sue singole costruzioni sono presentate in un magazzino omofonico-armonico. I cori con sviluppo subvocale non dovrebbero essere presi per tali arrangiamenti, poiché la trama armonica a quattro voci può distorcere la colorazione caratteristica insita nel magazzino subvocale.

Se si trascrive il coro femminile, allora la voce più bassa trasmessa ai bassi suonerà un'ottava più bassa; se fai un arrangiamento per il coro maschile, allora quello superiore, trasferito alla parte del soprano, sale di un'ottava più in alto.

Le voci medie di un coro misto (contralti e tenori) sono formate secondo le norme della voce principale sulla base del riempimento dell'armonia di un accordo a quattro voci con suoni mancanti. In questo caso la voce media di un coro omogeneo non deve necessariamente passare invariata ad una delle voci medie di un coro misto.

Né la posizione melodica dell'accordo, né la sua forma, né la funzione armonica possono essere modificate. Solo la pienezza del suono armonico e la disposizione delle voci nell'accordo possono cambiare. Spesso nelle opere a tre voci la tonica è rappresentata da un accordo di sesta. In una partitura mista a quattro voci, questo sesto accordo è sostituito dal tipo principale di accordo.

Arrangiamenti di cori omogenei a numero variabile di voci per cori misti

Tali accordi sono presi sulla base di una combinazione vari modi considerato in precedenza. Le costruzioni a voce singola, a due voci, così come a due voci con elementi di tre voci richiederanno un raddoppio di ottava delle voci di un coro omogeneo. Negli episodi a tre voci possono presentarsi due possibilità di arrangiamento: un raddoppio di ottava delle parti corali o la sostituzione degli accordi a tre voci con una presentazione a quattro voci, in cui ciascuna delle voci del coro misto avrà una linea melodica indipendente .

La scelta dell'uno o dell'altro metodo dipenderà dalle caratteristiche di questa costruzione.

Arrangiamenti di cori misti a quattro voci in quattro voci omogenee

Un tratto caratteristico dell'arrangiamento di cori misti a quattro voci per cori a quattro voci omogenee è che da una composizione più ricca in termini registro e timbro-espressivi, il lavoro si trasferisce ad una composizione corale con mezzi e possibilità più modeste. Pertanto, non tutti i brani scritti per un coro misto possono essere arrangiati per composizioni omogenee, fermo restando il loro contenuto artistico.

1. Il ritornello è disposto in un arrangiamento ravvicinato.
2. Il coro è disposto in un ampio arrangiamento.
3. Il coro è disposto in un arrangiamento variabile.
4. Il coro, indipendentemente dalla posizione, è scritto in una forma sviluppata complessa.

Nella letteratura corale ci sono opere per coro misto con un arrangiamento serrato sostenuto dall'inizio alla fine. Più spesso si tratta di piccole costruzioni a forma di periodo. Per organizzare un coro così misto per un coro femminile, è necessario alzare la chiave di un secondo o di un terzo e trasferire le voci secondo il seguente schema:

Con un tale cambio di marcia, a volte viene cambiata l'inversione dell'accordo. Quando si arrangiano brani scritti per un coro misto del tipo nominato per un coro maschile, la chiave del brano deve essere solitamente abbassata di una quinta-sesta (per un coro maschile professionale), e per coro amatoriale fino all'ottava inclusa.

Tali composizioni sono rare nella letteratura corale. Proprio come le opere con un arrangiamento ravvicinato costante, i cori con un arrangiamento vocale ampio e costante sono solitamente presentati sotto forma di miniature corali. Il loro arrangiamento per una composizione omogenea è realizzato trasformando un arrangiamento ampio in uno chiuso senza cambiare la tonalità.

Un'eccezione è l'arrangiamento per un coro maschile professionale, per il quale la tonalità del brano può essere leggermente aumentata. La tonalità del dilettante dipende dal suono acuto della parte del soprano. Non dovrebbe essere più alto del "fa" della prima ottava.

Le opere per un coro misto con una disposizione variabile delle voci si trovano più spesso nella letteratura corale. Quando si dispone questo tipo di partiture in composizioni omogenee, si pone la questione della scelta della chiave per i cori maschili e femminili.

Il fatto è che nelle opere che includono sia un arrangiamento ampio che uno stretto e, quindi, non lo sono più miniature corali, e funziona di più forma grande, è possibile utilizzare l'intera gamma del coro, compresi i registri estremi del coro o le sue singole parti, che il più delle volte risultano impossibili da cambiare né verso l'alto né verso il basso.

Ne consegue che è preferibile preservare il tono dell'originale. Tuttavia, la tonalità preservata porta costantemente a una discrepanza tra i registri di una composizione del coro e un'altra. Pertanto, nell'arrangiare un coro misto con disposizione variabile delle voci per composizioni omogenee in quest'ultimo, è spesso necessario ridurre il numero delle voci negli accordi, riducendole a tre voci, a due voci e talvolta a una voce , assicurandosi che i suoni dell'accordo di riempimento non si trovino sopra la voce superiore e non formino accordi arbitrari di un quarto di sesto.

È necessario monitorare attentamente la fluidità della guida vocale, la cui osservanza è associata a ulteriori difficoltà derivanti dal costante cambiamento di arrangiamento stretto e largo nell'originale, ognuno dei quali richiede una ristrutturazione dell'arrangiamento delle voci all'interno di cori omogenei. Dobbiamo costantemente deviare dalla condotta delle voci dell'autore, quindi tornarci di nuovo.

Se un'opera per un coro misto ha il carattere di una tela estesa e di grandi dimensioni, di norma, non è possibile organizzare un'opera del genere per composizioni sia femminili che maschili a causa della discrepanza tra le capacità dei gruppi esecutivi indicati .

Arrangiamenti di cori misti a quattro voci per tre voci omogenee

Tali trasferimenti vengono effettuati come segue. La linea melodica della voce alta del coro misto è completamente conservata e trasferita alla voce alta del coro omogeneo. Solo l'ottava del suo suono può cambiare, se si tratta di un arrangiamento per coro maschile. Le altre due voci del coro omogeneo si formano sulla base del suono armonico delle altre tre voci del coro misto, tenendo conto della loro nuova collocazione nell'accordo.

È impossibile porsi il compito di trasferire con precisione una qualsiasi delle tre voci inferiori di un coro misto alla partitura di un coro omogeneo. Il desiderio di mantenere intatte queste voci può portare a un suono inferiore degli accordi in un coro omogeneo. In una partitura a tre voci, inoltre, non è necessario preservare la forma dell'accordo rispetto alla sua presentazione a quattro voci. Più importante in questo caso è la corretta disposizione delle voci nell'accordo. I giri di cadenza nella versione a tre voci consentono un approccio più libero in termini di arrangiamento. Ad esempio, la tonica finale e la dominante che la precede possono essere rappresentate dalle loro inversioni: un sesto accordo di tonica e un secondo accordo di dominante (incompleto). Sostituendo gli accordi a quattro parti con quelli a tre parti, quando si perde in una certa misura la completezza del suono armonico, quindi è desiderabile preservare in questi accordi il tono introduttivo, settimo, nessuno, toni alterati, su cui la colorazione dell'armonia, la sua colorazione specifica dipende direttamente.

Uno dei compiti più importanti nella trasposizione del tipo denominato è giusta scelta l'intervallo tra la linea melodica e la voce più bassa appena formata. Questo intervallo dovrebbe riprodurre il più accuratamente possibile il colore armonico del corrispondente accordo a quattro parti. Ad esempio, un accordo di settima dominante (nella posizione di una terza) con una risoluzione di una triade tonica, quando sostituito da un due voci, un quarto allargato con una risoluzione di una sesta tonica suonerà meglio:

Va notato che sostituendo l'accordo di settima dominante e le sue inversioni con un suono a due voci, è desiderabile preservare il suono più caratteristico di questo accordo: il settimo.

La scelta dell'intervallo richiesto quando trascritto in una composizione corale a due voci dipende in gran parte dalla posizione melodica dell'accordo a quattro voci del coro misto. Ad esempio, se c'è un secondo accordo dominante nella posizione melodica del tono di apertura, è meglio sostituire questo accordo con una quarta aumentata:

Se prendi il secondo accordo dominante nella posizione di un quinto o tono fondamentale, allora invece di un quarto aumentato, suonerà un grande sesto (1) o un grande secondo (2):

Quando si trascrivono cori misti a quattro voci per cori omogenei a due voci, la colorazione armonica delle triadi e le loro inversioni è meglio trasmessa da intervalli dal suono pieno: terze, seste, meno spesso decimali. Quando si sostituiscono gli accordi di settima del gruppo dominante con un suono a due voci, sono ampiamente utilizzati una seconda maggiore, una settima minore, tritoni, meno spesso una sesta e una terza.

Gli intervalli dal suono vuoto (quarta e quinta) nelle opere di un magazzino armonico sono usati al meglio sui battiti deboli della misura. Su un ritmo forte nel mezzo di costruzioni musicali, un quarto è più spesso usato sotto forma di ritardo. Nelle rivoluzioni finali, la quarta e la quinta sono usate nel loro suono immediato. Il quarto di solito riproduce l'armonia dell'accordo cadenzato quarto di sesto, e la quinta - la cadenza dominante, risolta nella tonica finale.

I quarti e le quinte, in combinazione con altri intervalli, sono usati in vari modi nelle esecuzioni a due voci di canzoni popolari russe. Qui l'ambito del loro utilizzo è notevolmente ampliato. La colorazione caratteristica di questi intervalli conferisce al suono quella colorazione speciale e inimitabile che è insita nel magazzino subvocale della musica popolare russa.

Il tipo di coro è determinato a seconda delle parti che lo compongono. Coro, composto da voci femminili, è chiamato coro femminile omogeneo. Allo stesso modo, un coro maschile è chiamato coro maschile omogeneo e un coro composto da ragazzi e ragazze è chiamato coro di bambini. C'è una tradizione di eseguire opere scritte per un coro di bambini, composizione femminile e viceversa. È possibile determinare quale tipo di coro assume l'autore in questo caso, se non indica tipi specifici di voci, in base al contenuto figurativo dell'opera.

Un coro composto da voci maschili e femminili è chiamato coro misto. Una sua variante è il coro, in cui le parti delle voci femminili sono eseguite da ragazzi, è spesso chiamato coro di ragazzi. Di norma, tutti i canti spirituali ortodossi scritti prima dell'inizio del XX secolo dovevano essere eseguiti da un tale coro misto.

La tipologia dei cori misti comprende anche incompleti cori misti. I cori misti incompleti sono cori in cui manca una qualsiasi delle parti. Molto spesso si tratta di bassi o tenori, meno spesso di qualsiasi voce femminile.

Ogni tipo di coro corrisponde a determinati tipi di cori. Il tipo di coro indica il numero di partiti corali inclusi nella sua composizione; i cori sono a una voce, a due voci, a tre voci, a quattro voci, ecc.

I cori omogenei, di regola, hanno due parti principali (soprano + contralto o tenore + basso), quindi il tipo principale di coro omogeneo è in due parti. Il coro misto è composto da quattro parti principali e la sua forma più caratteristica è a quattro parti.

La riduzione e l'aumento del numero di parti dal suono reale mediante la duplicazione o, al contrario, la divisione possono dare nuovi tipi di coro. Ad esempio: coro omogeneo a una voce, coro omogeneo a quattro voci, coro misto a otto voci, coro misto a una voce, ecc.

Le duplicazioni e le divisioni possono essere permanenti o temporanee. Partitura corale con variazione instabile del numero dei voti avrà una forma detta episodica a una, due, tre, otto voci, con l'indicazione obbligatoria di un numero stabile di voti (ad esempio un coro femminile omogeneo a due voci con episodico a tre voci). Con divisioni temporanee, talvolta denotate dalla parola italiana divisi, le nuove voci emergenti hanno, di regola, un significato subordinato.

Oltre ai semplici cori, esistono anche composizioni multicoro, quando più cori con parti corali indipendenti partecipano contemporaneamente all'esecuzione di brani. Tali partiture multi-coro sono particolarmente comuni nella musica operistica. Nella pratica musicale ortodossa esiste anche una tradizione di comporre le cosiddette opere antifonali 6, in cui cantano due cori, come se si rispondessero a vicenda. Tali composizioni sono chiamate rispettivamente: doppie, triple, ecc.

2. Caratteristiche di gamma e tessitura del prodotto

Dopo aver determinato il tipo e il tipo del coro, è necessario scoprire le caratteristiche di estensione e tessitura delle parti corali. Prima di tutto, viene determinata la gamma generale della partitura corale. Per fare questo è necessario “misurare” la distanza tra i suoni estremi inferiore e superiore che si trovano in questa partitura. Per chiarezza, puoi contrassegnarli sul rigo musicale come segue:

Il concetto di gamma è strettamente correlato al concetto di tessitura, la parte più utilizzata della gamma in questo lavoro. Per valutare la tessitura, è necessario studiare attentamente l'uso delle possibilità di registro delle voci in tutte le parti, durante l'intera composizione. La Tessitura, a seconda della gamma e delle caratteristiche di registro di un particolare lotto, può essere media, alta o bassa. Ad esempio, i registri della parte del soprano sarebbero così.

Esempio 20

Analogamente, tenendo conto delle peculiarità delle estensioni vocali, i registri saranno distribuiti in altre parti corali.

Una tessitura può essere definita comoda se la posizione in altezza della parte corale corrisponde al suono libero della voce. Se, durante la performance, la voce suona a lungo in un registro scomodo, teso, la tessitura è considerata scomoda. È difficile cantare a lungo nel registro acuto. In un registro grave, le capacità tecniche e dinamiche della voce sono notevolmente limitate. Nella maggior parte dei casi, parti significative delle parti corali sono poste nel mezzo, più conveniente per cantare, tessitura.

Tuttavia, quanto sopra non significa che l'uso di registri estremi sia indesiderabile e sbagliato. Molto spesso è in questo modo che il compositore ottiene la necessaria selezione timbrica di una particolare parte, la creazione di un certo colore.

Essere un corista al monastero di Danilov è un ottimo lavoro. Dopotutto, il coro del monastero partecipa a quasi tutti i suoi eventi. Questi, ovviamente, sono servizi domenicali e festivi (e dato il numero di chiese e troni nel monastero, le festività si verificano più volte alla settimana). Questo è il servizio di akathisti, preghiere, requiem e funerali. Molto spesso il coro partecipa ai servizi patriarcali e gerarchici nel monastero e oltre.

Ed essere un membro della composizione concertistica del coro è doppiamente difficile. Infatti, oltre a tale attiva attività liturgica, non vi è un'attività concertistica ed educativa meno attiva. Spettacoli nella regione di Mosca, tournée in Russia e all'estero... I cantanti non hanno quasi mai non solo giorni liberi, ma a volte anche ore libere!

Molti artisti dei cori di Mosca guadagnano soldi extra come cantanti e molti cantanti delle chiese di Mosca lavorano nei cori di Mosca. Ma non incontrerai quasi nessuno dei membri del coro del monastero di Danilov in altri gruppi. Impossibile da abbinare per mancanza di tempo!

Certo, un tale carico può essere sostenuto solo essendo sinceramente attaccati al monastero e al coro, e tutti i cantori di questo gruppo sono proprio così. Nonostante alcuni di loro lavorino qui sin dal suo inizio - la maggior parte ha 10-15 anni e i partecipanti più giovani non hanno ancora 30 anni - il coro è per loro grande famiglia, dove condividono il più intimo tra loro, si immedesimano e cercano di aiutarsi a vicenda in tutto. Una tale atmosfera nella squadra per tutto il tempo per lunghi anni creato e mantenuto fino ad oggi direttore artistico e il capo reggente del coro - Georgy Safonov. Lui, non solo come attento insegnante, è un buon amico, ma anche come un buon padre si prende cura di ciascuno dei suoi artisti, sa tutto delle loro famiglie, della vita, ognuno di loro ha aiutato o sta aiutando ad ambientarsi nella vita.

Secondo George Safonov, ognuno dei suoi cantanti è unico. Naturalmente, ognuno di loro ha un'istruzione corale o vocale superiore, esperienza nel lavoro artistico e d'insieme, alfabetizzazione musicale a il livello più alto. Ma la cosa più importante nei suoi artisti è la capacità di astrarre dalle circostanze esterne, dimenticare i propri problemi e dare il 200% alle esibizioni. Questo è ciò che distingue il coro maschile festivo del monastero di Danilov dagli altri cori: determinazione, sincerità, spiritualità, completa unità con il pubblico, indipendentemente dal programma eseguito dal coro.

Direttore Artistico e Capo Reggente

Georgy Safonov è nato il 3 luglio 1964 in Bielorussia, nella città di Minsk. Nel 1971, all'età di sette anni, è entrato nella Scuola Secondaria Speciale di Musica del Conservatorio di Stato bielorusso, classe direzione corale. Ha cantato nel coro dei ragazzi sotto la direzione dell'artista onorato della Russia I. A. Zhuravlenko.

Finì la scuola nel 1982. Nello stesso anno è entrato all'Accademia Russa di Musica. Gnesins nella classe dell'artista onorato della Russia, professore associato M. A. Bondar (allievo del noto direttore d'orchestra in Russia, l'ultimo reggente del coro sinodale, professore del Conservatorio di Mosca N. M. Danilin).

Ha combinato i suoi studi all'Accademia con il lavoro in due gruppi: il coro da camera per bambini della Casa della cultura dei bambini "Moskvorechye" (direttore artistico) e il coro da camera "Vivat" Società Musicale Regione di Mosca (maestro di coro). Nel 1988 sul Primo Competizione tutta russa conduttori nella città di Gorky (ora Nizhny Novgorod) è diventato un vincitore (II premio). Dopo aver completato cinque corsi, è entrato nell'assistente-tirocinio presso l'Accademia, che si è laureato nel 1991.

Durante il periodo di assistentato è stato docente presso il Dipartimento di Direzione di Coro dell'Accademia (classe di direzione e arrangiamento corale). Nel 1990 è diventato direttore principale del coro del Centro Bakhovsky di Mosca e nel 1991 direttore artistico e direttore principale dell'ensemble di solisti di Mosca "Rinascimento russo".

Dal 1989 è stato invitato come corista nel coro del Convento Novodevichy di Mosca, dove ha iniziato a studiare come direttore di coro. Iniziato nel 1991 carriera di cantante in Danilov stauropegiale monastero ROC di Mosca.

Solisti del coro

Korogod Alexander Ivanovich Primo tenore.

Canta nel monastero dal novembre 2012.

Nato a Mikhailovka, nella regione di Volgograd. Laureato presso il Volgograd College of Arts intitolato a P.A. Serebryakova, Accademia arte corale loro. V.S. Popov. Ha collaborato con il coro del monastero Sretensky. È il fondatore, direttore artistico e produttore del gruppo artistico di varietà Choir Bravissimo.

Denisov Denis Nikolaevich Secondo tenore.

Canta nel monastero dal 2002.

Ha ricevuto la sua educazione musicale presso l'Istituto ortodosso di San Tikhon dell'Epifania presso la Facoltà di canto ecclesiastico, diplomandosi presso la scuola di specializzazione dell'Accademia di musica russa. Gnesins. Dal 2003 al 2013 direttore artistico e direttore principale Coro della Chiesa di San Tikhon Patriarca di tutte le Russie a Klin.

Savenkov Dmitry Viktorovich. Altino tenore.

Canta nel monastero dal 2011.

Nato in Ucraina a Kharkov. Laureato da RAM loro. Gnesins, nel 2010 entra nel P.I. Čajkovskij presso il Dipartimento di direzione d'opera e sinfonica. Ha lavorato come maestro del coro del coro russo di stato intitolato ad A. A. Yurlov sotto la direzione di G. A. Dmitryak, ha collaborato con il coro da camera di Mosca di V. N. Minin, il coro russo accademico di stato. A. V. Sveshnikov, accademico statale cappella sinfonica V. Polyansky. Ha servito come corista in molti monasteri a Mosca e nella regione di Mosca.

Obukhov Valery Petrovich. Basso.

Canta nel monastero dal 2011.

Artista onorato della Russia, diplomato al Conservatorio statale Tchaikovsky di Mosca, GITIS intitolato ad A. V. Lunacharsky. Solista del Teatro musicale per bambini accademici statali di Mosca intitolato a N. I. Sats. È membro del coro del monastero di Danilov dal 1995 e si è esibito in oltre un centinaio di tournée in Russia e all'estero.

Coro di canto

Alexey Zamley. Tenore.

Si è laureato presso lo Stavropol Regional College of Arts, il Conservatorio statale di Rostov intitolato a S. V. Rachmaninoff e gli studi post-laurea in direzione corale. È stato corista e maestro di coro del coro Donskoy "Anastasia", ha collaborato con il coro maschile di Rostov "Svetilen". Servito come reggente a St. Demetrio di Rostov, ha guidato il coro misto professionale intitolato a S. Dimitri Rostovsky.

Alessandro Pronin. Tenore.

Educato a Accademia Russa musica per loro. Gnesins. Ha lavorato nel coro da camera di Mosca sotto la direzione di V. N. Minin, allo stesso tempo è stato solista della Filarmonica di Mosca. Canta nel coro del monastero di Danilov dall'inizio degli anni 2000.

Igor Krasnoschekov. Tenore.

Diplomato al Conservatorio di Stato di Rostov intitolato a S. V. Rachmaninov, classe di viola. Come violista ha collaborato con l'Orchestra della Radio e della Televisione, la grande orchestra sinfonica diretta da V. I. Fedoseev e l'Orchestra Sinfonica della Cinematografia. Ha lavorato come cantante nel coro intitolato ad A. A. Yurlov, così come nella cappella di sintesi guidata da G. Shaidulova.

Alessandro Kanzyuba. Basso.

Nato a Donetsk. Laureato al Conservatorio statale degli Urali intitolato a M. P. Mussorgsky. Ha lavorato a Kemerovo istituto statale insegnante di cultura presso il dipartimento di direzione corale, allo stesso tempo era reggente della Cattedrale di San Nicola Taumaturgo a Kemerovo. Organizzato il primo festival dei cori della chiesa degli Urali e della Siberia "Meeting".

Andrey ucraini. Basso.

Nato a Chelyabinsk, dove si è diplomato alla Scuola di Musica e all'Istituto delle Arti, ha lavorato come reggente a Cattedrale Chelyabinsk.

Ama la pesca, la raccolta di funghi, l'inscatolamento e la vinificazione, e lavora anche a maglia con ferri da maglia.

Evgeny Ilyinsky. Basso.

Ha studiato all'Accademia Russa delle Scienze. Gnesins, ha lavorato nel coro da camera del Ministero della Cultura dell'URSS p / a. V. Polyansky, nell'ensemble "Peresvet". Laureato competizione internazionale a Los Angeles come parte della "Choral Academy" p / a. A.Sedogo. Nel coro del monastero di Danilov dal 1997.

Alexander Bezdeneznych. Baritono.

Ha prestato servizio nel coro del monastero di Danilov per più di 20 anni, come assistente del direttore artistico sia sul kliros che fuori. Si è laureato presso il dipartimento di canto ecclesiastico del Seminario degli insegnanti della città di Mosca, ha lavorato con il coro "Cantanti ortodossi" guidato da G. Smirnov.

Kirill Kislyakov. Baritono.

Nato in Bulgaria, la città di Varna. Diplomato alla V. S. Popov Academy of Choral Art. Ha collaborato con la fondazione di beneficenza "World of Art" guidata da V. M. Teterin in diverse regioni della Russia, ha studiato musica con orfani e bambini disabili. Organizza concerti.

Alexander Konev. Baritono.

Nato nella Repubblica dei Komi. Laureato di RAM li. Gnesins. Reggente, organizza le attività concertistiche del coro del monastero di Danilov.

Sergej Gerasimov. Basso.

Nato negli Urali, amato fin dall'infanzia musica folk Suonava l'armonica e la fisarmonica. Ha studiato canto vocale con la professoressa Sodovskaya Helena Bagislavovna. Coro del monastero di Danilov dal 1998. Combina con successo la pratica medica di uno psichiatra-narcologo con il canto in un coro della chiesa.

Ivan Pimenov. Tenore.

Nato a Mosca. Nel 2005 si è laureato al Seminario teologico ortodosso di Mosca. Ha lavorato nell'ufficio di architettura. possiede greco, grazie al quale collabora con il Composto Alessandrino, il Greco centro culturale, Università Statale di Mosca, Ministero degli Affari Esteri. Canta nel coro del monastero dal 2006.

Ama lo sport, ama il ciclismo e lo sci.

Alexey Yurchenko. Baritono.

Nato in Kamchatka. Nel 2000 si è diplomato al Kamchatka Regional Music College ed è entrato al Conservatorio statale di Astrakhan nella classe di direzione corale. Dal 2004 è direttore del coro maschile Skimen presso il Monastero Giovanni Battista. Nel 2007 ha fondato il Resurrection Boys Choir. Dal 2009 al 2011 - direttore artistico del coro maschile della Filarmonica di Astrakhan. Canta nel monastero dal 2013.

Nato e vive a Mosca. Educazione musicale ricevuto prima alla Cappella dei Ragazzi di Mosca, poi alla Scuola di Mosca del Conservatorio di Mosca come direttore di coro. Dopo il college, è entrato in GITIS presso la facoltà di attore di teatro musicale. Ha lavorato come solista presso l'Accademia statale per bambini di Mosca teatro musicale loro. N. I. Sats. Ha servito come cantante nei cori sotto la direzione di V. K. Polyansky, A. Sedov, V. N. Minin. È stato solista degli ensemble GSVG (gruppo Truppe sovietiche in Germania) e "Don Kazaken" (Germania). Dal 2010 canta nel coro del monastero di Danilov.

Nicola preferisce musica classica, jazz e film sovietici.

Pietro Fomin. Tenore.

Nato a Mosca. Nel 1988 si è laureato presso l'Istituto di ingegneria energetica di Mosca. Dal 1983 al 1989 ha cantato nel Coro della Gioventù e degli Studenti sotto la direzione di B. G. Tevlin, dal 1991 al 1993 nel coro del Monastero Novospassky. Ha prestato servizio nel coro "Canto antico russo", nonché nel cortile del monastero delle grotte di Pskov a Mosca ( Monastero Sretensky). Dal 1989 al 1991, e poi dal 1999, lavora nel coro del monastero di Danilov.

Alessandro Kadin. Basso.

Nato nella città di Osh, Kirghizistan ASSR. Nel 1982 si è trasferito in Abkhazia, si è diplomato alla scuola nella città di Tudauta e alla scuola di musica nella città di Sukhumi. Dal 1998 ha lavorato ai kliros del Monastero di New Athos e in Abkhaz cappella del coro. Dal 2007 vive a Mosca. Canta nel monastero di Danilov dal 2010.

Alessandro è sposato e ha 6 figli.

Alessandro Garkusha. Baritono.

santo battesimo accettato nella città del Turkestan del Kazakistan meridionale, dove vivevano molti greci in esilio, grazie ai quali si formò una forte comunità ecclesiale. Ha acquisito capacità di canto in chiesa da sua nonna, che serviva Dio nei kliros. Dopo essersi diplomato, è entrato nella scuola di musica del dipartimento di pianoforte. Dal 1973 al 1975 ha prestato servizio nelle forze speciali. Nel 1983 si è diplomato alla facoltà di direzione e coro del Conservatorio di Stato di Alma-Ata, dopodiché è stato accettato nel gruppo strumenti a percussione Stato Orchestra Sinfonica. Dal 1986 lavora come strumentista nell'associazione kazaka di tour e concerti "Kazakhconcert". In futuro - il lavoro di un accompagnatore e insegnante di pianoforte nei bambini scuole di musica periferia. Dal 1990 ha prestato servizio come corista nel Convento di Novodevichy, dopodiché, nel 1993, è stato nominato alla posizione di un coro fraterno, e poi al kliros festivo del Monastero di Danilov, dove tuttora presta servizio.

Alexander è molto interessato agli sport russi, ama il calcio e le competizioni MMA.